Il 15 agosto 2024 è uscito il nuovo core update di Google che mira a promuovere i contenuti dei piccoli editori, penalizzando quelli ottimizzati esclusivamente per il ranking. Questo aggiornamento sta già causando significative fluttuazioni nelle SERP, vediamo in che modo.
In cosa consiste il core update del 15 agosto 2024 e in che modo impatterà sui siti web (anche il tuo)
15 agosto, 11 di mattina negli USA, le 17 in Italia: spiaggia sarda assolata, neanche troppo affollata, stavo per godermi un meritato bagno, quando ho avuto la brillante idea di controllare il telefono.
Eccola lì, la notizia che mi paralizza: Google ha appena rilasciato un nuovo core update di agosto 2024!
Con una calma apparente, ripongo il telefono nello zaino. Mia moglie mi chiama dall’acqua, la raggiungo lentamente, quasi in trance. Arrivo da lei, mi dice qualcosa, ma l’unica cosa che riecheggia nella mia testa è: AGGIORNAMENTO GOOGLE.
Perfino il mare sembra condividere la mia agitazione: onde improvvise si alzano, crescendo sempre di più, e non posso fare a meno di pensare alle fluttuazioni che il web subirà nelle prossime ore.
In lontananza, un ragazzo tenta di salire sulla sua tavola da surf, cade, ci riprova, ma ricade ancora. Lo osservo e penso: quel giovanotto è come un piccolo imprenditore col suo sito, in balia delle onde di Big G. Ed è proprio quando il mare è così mosso che serve un consulente SEO capace, uno che sappia destreggiarsi tra le acque agitate e aiuti il surfista a restare in piedi e cavalcare le onde.
Ma al di là delle metafore, in che cosa consiste questo core update di Google di agosto 2024? E qual è il suo obiettivo dichiarato?
L’aggiornamento di Ferragosto: il regalo di Big G per una serena estate
Google trova sempre il momento migliore per lanciare i suoi aggiornamenti: stavolta la data prescelta è stata niente poco di meno che il 15 agosto!
Ogni volta che c’è un aggiornamento del suo algoritmo, noi professionisti SEO, webmaster e creatori di contenuti, ci troviamo a scrutare ansiosi le classifiche, sperando che i nostri siti non siano finiti in un buco nero. Intanto ecco che si registrano “interruzioni in corso…”.
Questo aggiornamento, che verrà implementato completamente nell’arco di un mese, promette di portare cambiamenti significativi nelle SERP (Search Engine Results Pages).
Ma cosa significa davvero? E, soprattutto, chi ne sarà colpito?
Google ha annunciato questo aggiornamento come una risposta alle critiche ricevute negli ultimi mesi, in particolare dopo il famigerato core update di marzo 2024, e l’aggiornamento di giugno 2024, update per il quale molti utenti si stanno ancora leccando le ferite…
Questo nuovo core update dunque ha un obiettivo ambizioso: migliorare la qualità dei risultati di ricerca dando più spazio ai piccoli editori e ai creatori di contenuti indipendenti che producono contenuti utili e originali. In altre parole, Google vuole far emergere quei siti che offrono valore reale agli utenti, rispetto a quelli che sembrano creati solo per scalare le classifiche di ricerca.
I piccoli editori hanno accolto la notizia con scetticismo, ma non pensare che i colossi del web siano così felici, specie dopo il bug dell’8 luglio che per cinque ore ha oscurato per cinque ore i contenuti pubblicati.
Ma perché questo update è così importante per chiunque lavori sul web?
Semplice, perché se gestisci un sito, questo aggiornamento potrebbe determinare la tua presenza o assenza nelle prime pagine di Google. E sappiamo tutti quanto sia vitale essere visibili nelle prime posizioni delle SERP.
L’essenza dell’aggiornamento di agosto 2024: chi vince e chi perde
Google ha dichiarato esplicitamente che questo aggiornamento mira a promuovere contenuti che le persone trovano “genuinamente utili” e a penalizzare quelli che sembrano essere stati creati esclusivamente per performare bene nei motori di ricerca. Ma cosa significa esattamente?
Almeno nelle intenzioni, l’update dovrebbe dare più spazio a quei contenuti originali che forniscono valore reale agli utenti, indipendentemente dalla grandezza del sito.
Ma attenzione, come si dice “le vie per l’inferno sono lastricate di buone intenzioni”; d’altronde anche il famigerato aggiornamento di marzo partiva da buonissimi propositi…
Ma chi verrà penalizzato (almeno in teoria)?
Chi basa il suo sito su strategie SEO aggressive, con contenuti creati principalmente per manipolare le classifiche, potrebbe avere la vita difficile e subire la mannaja di Google. Infatti, il motore di ricerca sembra voler ridurre la visibilità di questo tipo di contenuti, che spesso non offrono un vero valore informativo agli utenti.
Un aspetto da non dare per scontato: l’aggiornamento riguarda tutti i tipi di contenuti e ha un impatto globale. Questo significa che nessuna regione o lingua è esclusa. E poiché i core update di Google tendono a influenzare anche altri aspetti della ricerca, come Google Discover e i featured snippets (la sezione privilegiata delle SERP dove Google fornisce risposte immediate alle domande degli utenti), l’impatto potrebbe essere ancora più ampio, come vedremo nel prossimo paragrafo.
L’impatto del core update di Google: cosa emerge dall’analisi dei dati
Fin dai primi momenti dell’aggiornamento, gli strumenti di monitoraggio delle SERP hanno iniziato a registrare una volatilità significativa (dov’è la novità, dirai tu, ma aspetta, c’è qualcosa di nuovo…).
Vediamo cosa hanno registrato per esempio Semrush, Mozcast e Similarweb, strumenti molto utili per monitorare e analizzare le performance dei siti web e le fluttuazioni nelle SERP.
Semrush, ha riportato un incremento della volatilità del 20% nelle prime 24 ore;
Mozcast ha segnalato un picco del 30% nella volatilità;
mentre SimilarWeb ha osservato variazioni del traffico organico che superavano il 15% per i piccoli siti, accompagnate da un calo del 10% per i grandi editori.
Ma cosa vogliono dire questi numeri?
In sostanza, sembrerebbe che l’aggiornamento stia già causando significativi cambiamenti nelle classifiche di ricerca.
Alcuni siti stanno vedendo un aumento improvviso di visibilità e traffico, mentre altri, che fino a ieri dominavano le SERP, stanno subendo cali vertiginosi.
È interessante notare che, in alcuni casi, mentre i grandi editori sembrano perdere terreno, i piccoli e indipendenti stanno guadagnando posizioni, per cui le cose sembrerebbero andare nella direzione giusta (ma ovviamente dobbiamo ancora attendere prima di formulare giudizi definitivi; mi spiace ma è ancora presto per tirar fuori lo spumante…)
Comunque se ripenso alle (negative) conseguenze dell’update di marzo 2024, visibili quasi da subito, mi viene quasi da essere ottimista, anche se con cautela.
Insomma, Mountain View sembra che voglia rimediare ai danni dei recenti aggiornamenti e rispondere alla minaccia delle IA, come GPT e Perplexity nella ricerca online, ma vedremo come andrà.
Intanto negli USA le conseguenze sembrano ancora più evidenti…
Gli effetti dell’update sarebbero già visibili (almeno negli USA)
Prima di mostrarti i grafici sulle ripercussioni del core update di agosto in Italia, preferisco aspettare, ma a quanto pare, negli USA, almeno secondo Glenn Gabe e Aleyda Solis, gli effetti sarebbero già visibili.
D’altronde anche dopo l’aggiornamento di giugno 2024, già da subito si riscontrarono fluttuazioni improvvise, già nelle prime settimane di giugno e in quei frangenti le rassicurazioni dei vertici di Big G come Elizabeth Tucker servirono davvero a poco.
Giudica tu stesso da questi numeri, le fluttuazioni mi paiono evidenti:
Ma quali sono le linee guida fornite dalla società di Alphabet per ovviare a questa volatilità non da poco?
Cosa fare se sei stato “colpito” dall’aggiornamento (secondo Google)?
A Mountain View hanno provato ad anticipare subito la fatidica domanda: cosa fare se il tuo sito è stato colpito dall’aggiornamento?
La risposta breve è: non farti prendere dal panico e non agire d’impulso. Google stesso suggerisce di prendere un momento per riflettere prima di intraprendere azioni drastiche.
La cosa ironica è che Big G nelle sue raccomandazioni scrive spesso cosa fare se sei “colpito” dall’aggiornamento, sottintendendo, non so quanto volontariamente, che l’update possa essere “un colpo”! Insomma, non dice cosa fare quando sei “accarezzato” o “sfiorato” dall’aggiornamento…
Tornando alle raccomandazioni, devo dirti che Google ha anche ristrutturato la sua documentazione sui core update, fornendo linee guida più dettagliate su cosa fare se si è stati colpiti negativamente, ecco i suoi consigli.
Questo è un ottimo punto di partenza per capire meglio come il motore di ricerca valuti i contenuti e come puoi adattare il tuo sito alle nuove linee guida.
Lo sai, suona retorico, ma la società continua a sottolineare che la chiave del successo è creare contenuti che siano utili per gli utenti, piuttosto che scritti esclusivamente per posizionarsi bene nelle ricerche.
Questo significa che, se hai subito un calo di traffico, dovresti chiederti se il tuo contenuto risponde davvero alle esigenze dei tuoi lettori. È informativo? È originale? Offre un reale valore aggiunto? Se la risposta a queste domande è negativa, potrebbe essere il momento di rivedere la tua strategia di contenuto.
Nonostante, come abbiamo visto, a volte si ha l’impressione che Google Search premi lo spam creato dalle IA, per cui la meritocrazia non parrebbe così scontata!
Un ulteriore aspetto importante: a Mountain View ci tengono a ribadire che gli effetti completi di un core update possono richiedere settimane, se non mesi, per manifestarsi completamente. Questo significa che potresti vedere ulteriori fluttuazioni nel traffico e nelle classifiche nei prossimi giorni e settimane (anche se abbiamo visto che non sempre è così…).
Aggiornamento di agosto 2024: la risposta di Big G ai piccoli editori scontenti di AI Overviews
Nonostante le promesse di Google, resta un po’ di sano scetticismo, anche memori dei problemi passati.
Infatti, come sai, molti nel settore SEO hanno visto troppi aggiornamenti che, nonostante le buone intenzioni dichiarate, hanno finito per danneggiare siti indipendenti a favore dei grandi colossi del web.
Questo aggiornamento sarà diverso? Solo il tempo lo dirà.
A questo proposito mi sembra interessante il post di Aleyda Solis, consulente SEO, esperta di questioni simili, su X:
Per come la vedo io credo che Google con questo core update “a protezione dei piccoli siti”, voglia rimediare e placare gli animi dei piccoli editori e degli imprenditori che lavorano sul web, già sul piede di guerra contro AI Overviews, che penalizza innegabilmente i siti.
Come ti ho già spiegato in altri articoli infatti, AI Overviews utilizza contenuti e informazioni creati dai siti nelle sue panoramiche di risposta, senza neanche garantirgli un semplice click!
Per questo motivo, capisci che l’update che vuole “favorire i piccoli” è un modo per mettere quasi una toppa, che ti dico subito, non sarà sufficiente a lungo termine…
Big G ripete che la chiave è adattarsi e continuare a creare contenuti che siano davvero utili e di valore per i lettori, ma come abbiamo visto, spesso può non bastare, specie quando ci sono aggiornamenti alle porte…
Insomma, Googole continuerà a essere il gigante imprevedibile (e un po’ lunatico) che abbiamo imparato a conoscere, spingendo noi professionisti SEO a migliorare e soprattutto a rimanere all’erta.
Perché quando il mare si increspa, e le onde sembrano insormontabili, c’è sempre il modo di stare in equilibrio sulla tavola e restare in piedi, nonostante la burrasca!
Takeaways
- L’obiettivo dichiarato di questo aggiornamento è favorire i contenuti di piccoli editori e creatori indipendenti, valorizzando il contenuto genuino e penalizzando quello ottimizzato esclusivamente per le classifiche SEO.
- Gli strumenti di monitoraggio come Semrush, Mozcast e SimilarWeb hanno registrato un aumento significativo della volatilità nelle prime 24 ore dall’inizio dell’aggiornamento, indicando cambiamenti importanti nelle classifiche di ricerca.
- Questo core update ha un impatto globale, influenzando siti di tutte le regioni e lingue. Riguarda tutti i tipi di contenuti, compresi Google Discover e i featured snippets, ampliando così la portata delle modifiche.
- Google consiglia di non agire impulsivamente se si subiscono cali di traffico. Invece, suggerisce di valutare attentamente il contenuto e adattarsi alle nuove linee guida, continuando a creare valore per gli utenti.
- Nonostante le promesse di Google, rimane del sano scetticismo tra i professionisti SEO, dati i problemi passati con altri aggiornamenti. La chiave sarà la capacità di adattarsi e di continuare a creare contenuti utili e rilevanti.
FAQ
In cosa consiste il core update di Google di agosto 2024?
Il core update di agosto 2024 mira a migliorare la qualità dei risultati di ricerca, dando più spazio ai piccoli editori e ai creatori di contenuti indipendenti che producono contenuti utili e originali. Google vuole far emergere quei siti che offrono valore reale agli utenti, penalizzando invece quelli ottimizzati esclusivamente per le classifiche SEO.
Quali sono gli impatti previsti dall’aggiornamento di agosto 2024?
L’aggiornamento ha già causato un aumento significativo della volatilità nelle SERP, con strumenti come Semrush che hanno riportato un incremento del 20% nella volatilità nelle prime 24 ore. Mentre i grandi editori sembrano perdere terreno, i piccoli e indipendenti stanno guadagnando posizioni, suggerendo che l’aggiornamento sta effettivamente favorendo i contenuti più genuini e utili.
Cosa fare se il tuo sito è stato colpito negativamente dall’aggiornamento?
Se il tuo sito ha subito un calo di traffico a causa dell’aggiornamento, Google consiglia di non agire impulsivamente. È importante riflettere e analizzare se il tuo contenuto risponde realmente alle esigenze dei lettori. Se necessario, rivedi la tua strategia di contenuto per allinearti alle nuove linee guida, concentrandoti sulla creazione di contenuti utili e originali.