Il 31 ottobre 2024 Google ha registrato un picco di fluttuazioni nei posizionamenti, riportando instabilità nei ranking di numerosi siti web
📌 TAKE AWAYS
- Update misterioso di Halloween
- il 31 ottobre 2024, Google ha scatenato paura tra i professionisti SEO con un’impennata di volatilità nei ranking. Questo evento improvviso ha fatto oscillare le posizioni dei siti web, alimentando il sospetto di un aggiornamento “non dichiarato” da parte di Google, ribattezzato “Halloween Update”.
- Evento al Google Plex e il prossimo aggiornamento
- il 30 ottobre 2024, durante un evento esclusivo, Google ha confermato un nuovo aggiornamento per novembre, avvisando che non correggerà le penalizzazioni subite dai siti colpiti dall’Helpful Content Update di settembre 2023. Parole come “Settembre non tornerà” da parte di Danny Sullivan hanno rafforzato la percezione di un cambiamento irreversibile.
- AI Overviews in crescita e impatto sulla visibilità
- con l’espansione globale delle AI Overviews in oltre 100 Paesi, Google integra informazioni mirate direttamente nelle SERP, cambiando le strategie di posizionamento per i contenuti informativi e ampliando le opportunità di visibilità, anche per chi non è tra i primi dieci risultati.
La notte di Halloween 2024 ha portato volatilità nei ranking di Google, causando fluttuazioni che hanno spaventato i gestori dei siti web.
Google non ha confermato alcun aggiornamento ufficiale, ma i timori per un possibile "Halloween Update" sono rimasti forti.
Cos'è emerso all'evento esclusivo del 30 ottobre 2024 al Google Plex? Quand'è previsto il prossimo aggiornamento?
La notte di Halloween quest’anno è stata davvero spaventosa per ogni professionista SEO.
Streghe? Lupi mannari? Spiriti maligni? Niente di tutto questo.
Il 31 ottobre 2024, i siti web hanno cominciato a fluttuare come rami di alberi spogli mossi da venti demoniaci o scossi da aliti di spettri, terrorizzando la comunità SEO.
Le posizioni nei ranking salivano e scendevano senza preavviso, mozzando il fiato degli osservatori, come se qualche forza oscura stesse giocando con il traffico e la visibilità.
E lì, tra un sobbalzo e l’altro, utenti ed esperti SEO si sono fatti la fatidica domanda: ma che cosa sta succedendo?
Nessuno aveva il coraggio di nominarlo a voce alta, qualcuno ha sussurrato il suo nome nei forum, nei gruppi social, ma poi, con sempre più insistenza, la paura si è tramutata in terrore:
Vuoi vedere che è tornato? Chi, ti chiederai… Ma il temibile update di Google!
Voci e sospetti hanno iniziato a rimbalzare:
“Non dirmi che quei sadici buontemponi di Mountain View hanno lanciato un aggiornamento proprio nella notte di Halloween?“
In tal caso, altro che dolcetto, sarebbe stato uno scherzetto coi fiocchi!
Ma è davvero così? Cos’è successo la notte delle streghe?
Devo deluderti, niente di horror o soprannaturale, le cose sono andate in modo molto più “terreno”, come ti spiegherò in quest’articolo.
Quando è iniziata l’ondata di volatilità?
Come ti ho preannunciato, durante la notte del 31 ottobre 2024 si è osservato un significativo aumento della volatilità nei ranking di Google.
Questo fenomeno ha scatenato una valanga di discussioni nella comunità SEO: alcuni esperti hanno cominciato a notare fluttuazioni nelle posizioni dei loro siti, seguite da un’apparente stabilizzazione il giorno successivo. Strumenti come SimilarWeb hanno registrato questo picco come il più forte da oltre un mese.
Ma come mai è successo? Non c’è stato nessun “Halloween Update”, almeno ufficialmente…
Ma allora quali sono le cause? Per capirlo può essere utile vedere quanto annunciato da Big G al Google Plex il 30 ottobre 2024.
Sì, perché a Mountain View, c’è sempre il cartello “update in corso”, per cui meglio non abbassare mai la guardia.
Cosa ha detto Google sul prossimo aggiornamento di novembre?
Il 9 ottobre ti scrissi che Big G avrebbe organizzato un evento per i publisher scontenti, ricordi?
Bene, evidentemente le mie fonti non sbagliavano, per cui buon per me. Mi perdonerai se gongolo un po’ di tanto in tanto.
Bene, proprio durante questo incontro al Google Plex, riservato e su invito, in cui i dirigenti di Mountain View hanno voluto ascoltare le ragioni degli utenti più indignati, è trapelato come proprio quei giorni ci sarebbero stati lavori di imprecisata natura che avrebbero potuto influire sul posizionamento dei siti web.
Ecco, come volevasi dimostrare le fluttuazioni non si son fatte attendere, ma oltre a questo, vorrei parlarti della cosa più interessante emersa all’evento esclusivo e “quasi segreto”.
Google ha chiarito che per novembre è previsto un nuovo aggiornamento (incrociamo le dita) ma che questo non porterà sollievo a chi è stato penalizzato dall’Helpful Content Update di settembre 2023.
Le parole di Pandu Nayak, vice presidente di Google Search, hanno lasciato pochi dubbi:
“Non posso dare alcuna garanzia di recupero” ha affermato.
È evidente quindi che chi è stato colpito dall’HCU potrebbe non vedere miglioramenti immediati, anche con l’imminente update.
Danny Sullivan, Google Search Liaison, ha aggiunto un’ulteriore nota di realismo: “Settembre non tornerà”. Sullivan ha ribadito che le modifiche al formato dei risultati di ricerca sono permanenti e che eventuali recuperi di visibilità saranno graduali e non garantiti.
Storie dai protagonisti: il Google Web Creator Summit
L’incontro al Google Plex, come ti ho detto, è stato un’occasione per sentire direttamente la frustrazione dei creatori di contenuti penalizzati dagli aggiornamenti.
Tra i partecipanti, spiccano le storie di Mike Hardaker, fondatore di Mountain Weekly News, sito di recensioni di articoli sportivi e Morgan McBride di Charleston Crafted, blog dedicato al miglioramento della casa, ai progetti fai-da-te e alla lavorazione del legno.
I partecipanti fortemente colpiti dall’update di settembre 2023, quello dei “contenuti utili”, autodefinitisi “i losers di Google”, non hanno risparmiato le critiche a Big G, come puoi verificare tu stesso in quest’articolo di Marie Haynes, specialista SEO.
Danny Sullivan ha rassicurato i presenti, spiegando che i loro contenuti non sono il problema principale. Tuttavia, la questione è più complessa: i siti minori stanno perdendo terreno, mentre i grandi brand sembrano mantenere posizioni privilegiate.
In breve, molti creatori hanno lasciato l’evento con una maggiore consapevolezza, ma poche speranze di un recupero a breve termine.
Insomma, se Big G si aspettava che i partecipanti andassero via soddisfatti, ha preso un bel granchio come puoi notare:
Però non tutte le penalizzazioni reali o percepite di Halloween che hanno terrorizzato molti utenti derivano da sedicenti update o di volatilità. Le cause potrebbero essere anche altre…
Google declassa i contenuti “non coerenti”: un nuovo criterio di valutazione
Se hai registrato cali nel ranking, potrebbe essere in seguito a interventi di Big G sulla coerenza dei tuoi contenuti con il tema principale del sito. Mi spiego meglio.
Gli algoritmi stanno diventando sempre più abili nel rilevare contenuti che sembrano indipendenti o radicalmente diversi dal resto del sito. Ciò significa che aggiungere sezioni fuori tema o gestire sottodomini con argomenti scollegati può comportare un declassamento.
Un esempio pratico: siti come Forbes Advisor e CNN Underscored hanno visto un calo significativo nelle loro sezioni affiliate, a causa di questa nuova modalità di valutazione, come spiega bene l’esperto analista del mondo SEO Glenn Gabe.
Bene, se hai notato una diminuzione di traffico su alcune pagine del tuo sito, potrebbe dipendere proprio da questo fattore.
Inoltre è bene che tu sappia una cosa molto importante: non basta più essere nella top 10!
Non sottovalutare l’importanza della diversificazione delle fonti di traffico: fare affidamento esclusivo su Google per il traffico è una strategia rischiosa.
Prova a chiederlo ai “losers” dell’update di settembre 2023!
Non solo, ma investire in contenuti realmente utili e originali può fare la differenza, specialmente in tempi di AI Overviews.
La svolta: AI Overviews e nuove modalità di visibilità
Sarò schietto, è innegabile che molti utenti, come emerso al Google Plex siano stati colpiti da update, indipendenti da loro, ma da Mountain View trapela una risposta molto netta, che ti posso parafrasare così:
“Ora il futuro è AI Overviews, non neghiamo che possiate avere avuto dei problemi col vostro sito, non a causa vostra, ma ora dovreste concentrarvi sulle nuove panoramiche AI di ricerca”.
Infatti, con l’espansione globale degli AI Overviews di Google in oltre 100 Paesi, i risultati di ricerca sono destinati a cambiare ulteriormente.
Dal loro lancio iniziale negli Stati Uniti a maggio e successivamente in altri Paesi ad agosto, questi strumenti basati su intelligenza artificiale stanno diventando un elemento chiave della strategia di visibilità.
Come ti ho già scritto, si tratta di panoramiche che offrono un riepilogo delle informazioni chiave, evidenziando siti e risorse pertinenti direttamente all’interno della pagina dei risultati di Google.
Per chi possiede un sito web, questo significa che, per esempio, monitorare le tendenze delle parole chiave non è più un’opzione: è un imperativo.
Google ha reso noto che AI Overviews ora sono disponibili in diverse lingue, inclusi inglese, hindi, indonesiano, giapponese, portoghese e spagnolo. Si tratta di un cambiamento che impatterà oltre un miliardo di utenti in tutto il mondo, per cui non puoi far finta di niente!
Ti parlo di un’innovazione che non puoi trascurare e, se gestisci un sito, o lavori online, devi assolutamente adattare la tua strategia SEO, per sopravvivere ad AI Overviews.
Quali settori vedranno il maggiore impatto dalle AI Overviews?
Secondo quanto scrive Semrush, settori come la salute, la scienza e le società stanno ricevendo più panoramiche intelligenti, seguiti da ambiti come il cibo e il benessere.
Le query che attivano maggiormente gli AI Overviews sono di tipo informativo e generalmente hanno un volume di ricerca basso: l’80% delle query su desktop e il 76% su mobile rientrano in questa categoria.
Per te che gestisci un business sul web, ciò si traduce in un’opportunità di posizionamento strategico se il contenuto risponde efficacemente a domande specifiche.
Inoltre, i dati mostrano che le panoramiche AI su desktop contengono una media di 11 link, mentre su mobile si arriva a 302 link per argomenti molto complessi, come un itinerario turistico.
Tuttavia, il 50% delle AI Overviews non include i siti in cima ai risultati organici, evidenziando che non basta essere tra i primi per apparire anche nelle panoramiche AI.
Capisci che AI Overviews sta davvero rivoluzionando i siti web tradizionali, proprio per questo credo sia utile riportare qualche osservazione utile di Sara Taher, esperta di SEO.
L’importanza dei featured snippet e delle menzioni strategiche per emergere nelle AI Overviews
Google sta puntando tutto su AI Overviews, ormai è risaputo.
Per affrontare questa sfida serve una visione rinnovata e un approccio SEO moderno.
Secondo Sara Taher di Search Engine Land, adottare alcune strategie chiave può fare la differenza per mantenere la visibilità in questo panorama in continua evoluzione.
Partiamo dai featured snippet: ottenere uno snippet in primo piano non è solo un ottimo traguardo SEO, ma anche una carta vincente per apparire nelle AI Overviews, dove i contenuti delle risposte sono spesso citati direttamente. Ottimizzare per i featured snippet è un investimento a lungo termine, utile anche nel caso in cui Google decidesse di rimuoverli dal layout classico.
Ma non basta puntare ai primi posti nei risultati: le AI Overviews sono ricche di citazioni multiple per ogni risposta, con una media di quasi nove link per query. Questo apre nuovi orizzonti per la visibilità, perché non serve più essere nelle prime posizioni per guadagnare un posto tra le citazioni. È la qualità del contenuto a contare davvero, anche se non figura tra i primi dieci risultati organici.
Investire in contenuti di valore diventa quindi cruciale, specialmente perché circa il 46,5% dei link citati nelle AI Overviews appartiene a URL fuori dai primi cinquanta risultati. Significa che i contenuti utili, approfonditi e mirati hanno chance di emergere anche senza essere al top della SERP. È un’opportunità unica per i siti che mirano a soddisfare domande specifiche del pubblico.
Un altro aspetto da non trascurare è il valore delle menzioni del brand. Con l’evoluzione dei modelli linguistici, i brand citati di frequente — anche senza backlink — hanno più probabilità di apparire nelle risposte AI. Diventa quindi importante investire nella presenza del marchio su piattaforme informative e di discussione come Reddit e Wikipedia, sfruttando queste menzioni per consolidare la propria reputazione senza spammare.
Queste piattaforme infatti non sono scelte a caso: Reddit e Wikipedia, in particolare, rappresentano fonti significative per l’addestramento dei modelli linguistici e dunque per le AI Overviews. Pubblicare contenuti mirati su questi canali aumenta la probabilità di essere citati nelle risposte, ampliando la visibilità del brand in modo naturale.
Per proteggersi dalle manipolazioni dell’AI e da eventuali tattiche di SEO negativa, è inoltre fondamentale monitorare la reputazione del brand online. Difendere la propria immagine e costruire una solida identità online sono armi potenti contro le tentate manipolazioni delle AI Overviews da parte di eventuali concorrenti.
Scommettere sul futuro: AI Overviews e oltre
Con il continuo espandersi delle AI Overviews, Google si allontana sempre di più dalla ricerca tradizionale. È quindi fondamentale continuare a sperimentare, monitorare e adattarsi, mantenendo sempre un occhio attento alle nuove tendenze. Il futuro della SEO è in continua evoluzione, e gli imprenditori devono essere pronti a rivedere costantemente le loro strategie.
Siamo di fronte a una trasformazione simile a quella dell’economia durante la rivoluzione industriale: i modelli tradizionali di visibilità sono destinati a cambiare, e solo chi saprà adattarsi sopravvivrà.
Per gli imprenditori che vogliono consolidare e ampliare i propri ricavi, l’IA è diventata una risorsa indispensabile, che cambierà per sempre il mondo della ricerca, ma va usata con consapevolezza e strategia. Google non è più l’unico colosso in campo: il principale concorrente, Search GPT, è ora ufficialmente disponibile per gli utenti Plus, aprendo nuove possibilità per il posizionamento e la visibilità online.
Tra i due concorrenti, il vincitore potresti essere davvero tu, ma solo se lavori in modo lungimirante.
Se vuoi davvero migliorare il ranking del tuo sito, anche grazie al nostro servizio di link-building, è fondamentale affidarsi a un professionista SEO che sappia utilizzare al meglio i dati strutturati e che possa rafforzare la reputazione del tuo brand con le digital PR.
Perché è questo il segreto: senza persone che sappiano utilizzare e domare l’IA, tutte queste tecnologie rischiano di restare inutili promesse.
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Volatilità di Halloween: Domande & Risposte
Cos’è successo la notte di Halloween 2024 sui ranking di Google?
La notte di Halloween 2024 ha visto un’improvvisa volatilità nei posizionamenti di Google, con numerose fluttuazioni nei ranking di vari siti web. Questo ha allarmato la comunità SEO, facendo temere che Google avesse lanciato un aggiornamento proprio in quella notte.
Google ha confermato un Halloween Update?
No, nonostante i timori e le speculazioni, Google non ha ufficialmente confermato un aggiornamento per Halloween 2024. Tuttavia, la volatilità osservata nei ranking ha comunque sollevato preoccupazioni tra gli esperti.
Come si possono affrontare i cambiamenti costanti nei ranking di Google?
Per affrontare le fluttuazioni nei ranking, è essenziale mantenere una strategia SEO aggiornata, con contenuti di qualità e una solida presenza del brand online. Collaborare con specialisti SEO esperti in dati strutturati e digital PR può aiutare a migliorare la visibilità e a mitigare gli effetti degli aggiornamenti imprevisti.