Le panoramiche AI sostituiranno i classici featured snippets riducendo l’importanza delle fonti tradizionali: ciò richiederà nuove strategie per chi lavora sul traffico organico e l’ottimizzazione dei contenuti
📌 TAKE AWAYS
- Sostituzione dei featured snippets
- Con le AI Overviews, Google punta a sostituire i classici featured snippets, centralizzando le risposte fornite e riducendo l’importanza delle fonti individuali. Questo cambiamento richiederà ai professionisti SEO nuove strategie per mantenere la visibilità organica, specialmente per quanto riguarda il traffico qualificato proveniente dal box “People Also Ask”.
- Risposte generate senza fonti dirette
- Le risposte fornite dalle AI Overviews sono sintesi di contenuti provenienti da più fonti e non attribuite a una specifica pagina web. Questo approccio limita l’esposizione diretta per i siti web, creando un “mix informativo” che lascia meno spazio alle fonti tradizionali, ma amplia la gamma di risposte ottenibili dagli utenti, con un potenziale impatto sulla visibilità delle singole fonti.
- Nuove opportunità con link diretti e “in-line links”
- Per non penalizzare il traffico organico, Google ha introdotto link diretti ai siti nelle panoramiche AI, posizionati sulla destra nei risultati desktop e come “in-line links” all’interno dei testi. Questi collegamenti aumentano il traffico verso i siti di origine, offrendo alle aziende una nuova via per intercettare utenti interessati, in un’esperienza di ricerca sempre più arricchita dall’AI.
Le AI Overviews sostituiscono gli snippets di People Also Ask, in via sperimentale. Cosa comporta tutto ciò per chi ha un sito web?
Analizziamo cosa significa questo cambiamento per imprenditori e SEO, le strategie da adottare e le opportunità per sfruttare le AI Overviews a proprio vantaggio.
Google non ci dà mai tregua. Proprio quando pensavamo di aver capito come funziona il gioco del “People Also Ask” (PAA), ecco che arriva un nuovo colpo di scena: AI Overviews al posto dei classici featured snippets!
Come se non bastasse l’umore lunatico degli algoritmi, sempre più oscuro da decifrare, ora dobbiamo fare i conti con le panoramiche AI in una delle sezioni più amate dagli utenti (e dai SEO), quel piccolo box che sa trasformarsi in un pozzo di domande senza fondo.
Ma cosa significa questo per chi lavora online? Perché a Google viene in mente proprio ora di sperimentare in uno dei territori chiave per traffico e visibilità? E soprattutto, cosa dovrebbe fare un imprenditore per non fare la fine della cavia di “sperimentazioni” sempre più ardite?
Che cos’è People Also Ask: un gioiello (finora) alla portata dei SEO
Prima di tutto, capiamo bene cos’è questa sezione “People Also Ask” e perché Google ci ha voluto mettere le mani sopra inserendo le ormai celeberrime AI Overviews.
Apparsa per la prima volta nel 2015, “People Also Ask” è un box di domande correlate alla ricerca dell’utente che offre risposte brevi e rilevanti, di solito tratte dai cosiddetti featured snippet, quelle risposte sintetiche prese da fonti autorevoli che Google mostra in cima alla SERP.
Una risorsa molto semplice in apparenza, ma estremamente utile: non solo per l’utente, che può trovare informazioni rapide senza vagare su mille pagine, ma anche per chi gestisce siti web.
Comparire in un box PAA, infatti, significa guadagnare visibilità, intercettare traffico qualificato e, soprattutto, competere per posizioni anche se il sito non è nei primi posti della SERP.
Insomma, un bel vantaggio, soprattutto per i piccoli e medi imprenditori che cercano di attrarre utenti e convertirli in clienti.
Ma perché allora Google ha deciso di cambiare? Perché questo strumento funzionava troppo bene, ecco perché!
A parte gli scherzi, la risposta è nella tendenza crescente di rendere l’esperienza di ricerca sempre più “intelligente”, con AI che interpretano meglio le domande e forniscono risposte ancora più mirate.
Fin qui, tutto bene, penserai.
Peccato che ora sorge un problema non da poco, ovvero: come cambiano le cose per chi crea contenuti?
La “scoperta” di Derek Perkins: AI Overviews “infiltrate” in Also Ask
La novità non è passata inosservata a chi monitora attentamente ogni cambiamento in Google.
A quanto mi risulta, il primo ad accorgersene è stato Derek Perkins, CEO di Nozzle, strumento di monitoraggio SEO che fornisce analisi approfondite delle SERP, per cui diamo a Cesare quel che è di Cesare.
Il 6 novembre 2024, Perkins ha notato le AI Overviews nel box PAA e ha postato una screenshot su X, mostrando la “nuova” risposta AI in People Also Ask, senza un featured snippet a introdurla.
Non tutti sono riusciti a replicare l’esperimento, ma il semplice avvistamento ha già sollevato un interrogativo nel mondo SEO: Google vuole sostituire i featured snippet con le panoramiche AI?
Come funziona: da featured snippet ad AI Overview
Il passaggio dal featured snippet all’AI Overview ti sembrerà una differenza sottile, ma per chi lavora in questo settore, le sfumature – fidati – contano.
Devi sapere che, finora, i featured snippet estraevano contenuti specifici da siti riconosciuti come autorevoli, spesso su argomenti chiave e con risposte concise.
Ora, le AI Overviews fanno un ulteriore passo in avanti: sfruttano algoritmi di generative AI per “sintetizzare” risposte a partire da una vasta gamma di contenuti, senza attribuire necessariamente una fonte specifica.
In pratica, se prima Google pescava da una singola fonte per la risposta breve, ora crea una sorta di “mix informativo” che potrebbe includere contenuti provenienti da più siti, o addirittura “rispondere” senza un vero sito di origine.
Ciò significa, per chi investe in contenuti SEO, una visibilità potenzialmente minore, poiché la fonte del sito non è più direttamente attribuita. Non una differenza da poco, come puoi ben vedere.
Perché questo cambiamento è importante: le nuove sfide per imprenditori e SEO
Per un imprenditore, queste novità richiedono strategie aggiornate e rapide per non rischiare di essere oscurati proprio quando si è arrivati vicini ai vertici della SERP. Le AI Overviews, infatti, comportano una rivoluzione nella gestione dei contenuti e della visibilità, influenzando direttamente i criteri con cui Google assegna spazio e rilevanza.
I dati parlano chiaro: secondo uno studio di SEOClarity, autorevole piattaforma per l’ottimizzazione della ricerca organica, la funzione “People Also Ask” compare nell’80.92% delle ricerche con AI Overview.
Se si considera che circa il 50% delle ricerche Google include già PAA, come emerge dai dati di Ahrefs, noto tool di analisi SEO, la presenza di AI Overview rappresenta una nuova sfida per chi punta ai featured snippet.
La visibilità del tuo sito, che si giocava su fattori come l’autorevolezza e la qualità dei contenuti, ora deve confrontarsi con una “intelligenza” che compone risposte sulla base di fonti multiple.
Sai cosa significa questo? Che ora per i siti è più difficile distinguersi, e potrebbe spingere verso un calo del traffico diretto proveniente dai PAA.
L’uso di AI Overview non è solo una questione tecnica. Cambia anche il modo in cui gli utenti interagiscono con le risposte di Google. Se prima un utente cliccava su una domanda PAA per approfondire sul sito di origine, con le AI Overviews l’incentivo a cliccare potrebbe diminuire.
Google risponde direttamente alla domanda, e la fonte diventa meno rilevante per l’utente, che trova già “tutto ciò di cui ha bisogno” in una panoramica AI sintetica.
A questo proposito mi pare interessante citarti uno studio di NewzDash, sito di news e aggiornamenti sul mondo SEO, su una serie di query negli Stati Uniti, da cui è emerso che il 16% delle risposte PAA proviene da Wikipedia, seguita da NASA.gov (2%), Britannica (1,7%) e YouTube (1,6%).
Questi dati mostrano una tendenza verso le fonti enciclopediche e istituzionali, ma con AI Overview la situazione si complica. Le fonti più autorevoli non sempre garantiscono una presenza in PAA se le risposte diventano “generate” da un algoritmo che decide di riassumere il contenuto.
Ma, se devo essere sincero, questa evoluzione di People Also Ask mi pare perfettamente naturale, al di là delle controindicazioni…
L’evoluzione di People Also Ask: dai contenuti dinamici alle panoramiche AI
Ti ho detto di come People Also Ask sia uno degli strumenti di ricerca più amati, sia dagli utenti che dai SEO, particolarmente utile per chi punta a ottimizzare la propria presenza online, grazie specialmente alla sua natura dinamica, capace di adattarsi alle nuove domande degli utenti e ai contenuti emergenti sul web.
Ma come ti dicevo, la sua evoluzione in panoramiche AI non è casuale e mi pare quasi obbligata. Mi spiego meglio.
Devi sapere che dal 2017, Google ha introdotto un caricamento dinamico per le domande, consentendo l’aggiunta di domande correlate ogni volta che l’utente clicca su una domanda PAA. Questo aggiornamento ha permesso agli utenti di esplorare nuovi argomenti senza allontanarsi dalla SERP.
Come vedi si può quasi parlare di una AI Overviews ante-litteram!
L’unica differenza? Beh, Overviews sposta ulteriormente l’attenzione, lasciando meno spazio alle fonti originarie e concentrando le risposte in sintesi generate dall’algoritmo. Cosa non trascurabile, in effetti.
Ma allora come bisogna comportarsi per far fronte a questi cambiamenti ormai ineluttabili?
Che strategia adottare per intercettare i box PAA con AI Overview?
Per chi vuole ancora competere nei box PAA nonostante questo cambiamento, ci sono alcune strategie da considerare.
Uno studio di Ahrefs mostra che le domande brevi, dirette e organizzate in liste o tabelle hanno maggiori possibilità di essere incluse nei box PAA, ma l’uso di AI Overview richiederà un’ulteriore ottimizzazione.
Integrare contenuti sotto forma di domande e risposte potrebbe dunque aiutare i siti a posizionarsi sia in PAA che nelle AI Overview. Ogni contenuto perciò dovrebbe cercare di rispondere a domande comuni, utilizzando frasi concise e una struttura chiara per semplificare il compito agli algoritmi di Google.
Anche se le AI Overview sono sintetiche, le query lunghe e le domande specifiche possono aiutare a catturare l’attenzione di Google. Analizzare le query di tipo domanda (chi, cosa, dove, quando, perché) e includere contenuti che rispondano a questi intenti potrebbe aumentare le possibilità di essere considerati nelle risposte AI.
L’uso del markup schema Q&A e una struttura gerarchica dei contenuti con sottotitoli chiari può aiutare gli algoritmi a interpretare meglio le risposte. Questo è fondamentale per intercettare le risposte dinamiche, mantenendo le informazioni ben organizzate.
In questo senso, strumenti come Google Search Console e Ahrefs possono fornire insight utili per identificare le query che attivano le AI Overview e adattare di conseguenza la tua content strategy, ma questo è il mio lavoro, non voglio tediarti con aspetti troppo tecnici.
Sappi solo che il tuo sito web può finire nelle AI Overviews, come prima finiva nei classici snippets, con l’aiuto di un consulente SEO aggiornato su tutto ciò che di nuovo succede nel settore.
L’espansione globale delle AI Overviews: opportunità reale o solo strategia di marketing?
Insomma, come hai potuto vedere, per te che gestisci un business online, AI Overviews rivoluziona sul serio Google Search, per cui, meglio se ti fai trovare pronto, come ti scrivevo qui.
Da maggio 2024 Google sta puntando tutto sulle AI Overviews, e ora ha lanciato il suo progetto più ambizioso: l’espansione di AI Overviews in più di 100 Paesi e territori, con supporto in un numero crescente di lingue tra cui l’hindi, l’indonesiano, il giapponese, il portoghese e lo spagnolo.
Pensa che questo aggiornamento mira a raggiungere un miliardo di utenti mensili, rendendo le AI Overviews accessibili a una platea globale.
E non è tutto: Google ha introdotto nuovi modi per collegare direttamente le AI Overviews ai contenuti online, permettendo agli utenti di scoprire rapidamente i siti di origine delle informazioni.
Ora, sui risultati desktop, i link ai siti web pertinenti appaiono chiaramente sulla destra; su mobile, un semplice tocco sulle icone in alto a destra porta direttamente al sito.
Da ottobre, Google ha introdotto anche i cosiddetti “in-line links“, link diretti posizionati all’interno del testo delle panoramiche AI, progettati per aumentare il traffico verso i siti supportati.
I test di Google hanno mostrato un incremento significativo nel traffico indirizzato ai siti rispetto ai design precedenti, evidenziando l’intenzione di Google di non sottrarre visibilità ai siti ma di distribuire traffico verso le fonti più rilevanti.
Ecco, al netto di questo, come pensi allora di farne a meno e lavorare come se non esistessero?
Ma ogni cambiamento porta nuove sfide e opportunità: se saprai adattarti e usare le IA nella tua PMI in modo davvero intelligente, queste saranno un’arma vincente per farti scalare la SERP, ottenere visibilità su AI Overviews, e conquistare nuovi clienti, ma devi fare presto.
Google sperimenta le AI Overviews in “People Also Ask”: Domande & Risposte
Che cos’è People Also Ask di Google?
La sezione “People Also Ask” (PAA) di Google è un box che contiene domande correlate alla ricerca dell’utente, offrendo risposte brevi e rilevanti. Introdotta nel 2015, permette agli utenti di accedere rapidamente a informazioni sintetiche estratte da fonti autorevoli, favorendo anche la visibilità dei siti che riescono a posizionarsi al suo interno.
Qual è l’impatto delle AI Overviews su People Also Ask?
Le AI Overviews stanno gradualmente sostituendo i featured snippets nel box “People Also Ask”, integrando risposte generate dall’intelligenza artificiale. Queste risposte non si limitano più a una singola fonte, ma sintetizzano contenuti da più fonti, riducendo la visibilità delle singole fonti originarie e modificando il modo in cui gli utenti interagiscono con le risposte.
Come possono i siti web adattarsi al cambiamento introdotto dalle AI Overviews?
Per adattarsi all’integrazione delle AI Overviews, i siti web possono ottimizzare i propri contenuti in formato domanda e risposta, con frasi concise e organizzate in liste o tabelle. Strumenti come Google Search Console e l’uso di schema markup Q&A possono aiutare a identificare le query che attivano AI Overviews, migliorando così le possibilità di apparire tra le risposte AI.