Google fa “pulizia”: spariti i breadcrumb dai risultati mobile

I collegamenti ipertestuali che indicano la posizione di una pagina nella struttura del sito non sono più visibili su dispositivi mobili, ma restano attivi per il desktop

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📌 TAKE AWAYS

  • Google ha rimosso i breadcrumb dai risultati di ricerca mobile per migliorare la leggibilità su schermi piccoli, mostrando solo il nome del dominio.
  • Anche se non visibili nei risultati mobile, i breadcrumb continuano a svolgere un ruolo importante per l’esperienza utente e l’indicizzazione delle pagine.
  • La rimozione dei breadcrumb richiede un maggiore focus su elementi come meta title, description e link interni per garantire una navigazione fluida e un CTR competitivo.
Google ha rimosso i breadcrumb dai risultati di ricerca mobile per semplificare l'esperienza utente.
Rimangono visibili su desktop, dove continuano a essere essenziali per la SEO, l'UX e l'indicizzazione efficace delle pagine.

Se sei attento alle novità che riguardano il mondo di Google probabilmente ti sei imbattuto in una notizia che ha destato allarmismi (anche esagerati) tra gli utenti, ovvero: la scomparsa dei breadcrumb.

Innanzitutto, facciamo subito una precisazione: Big G ha eliminato i breadcrumb, è vero, ma solo dai risultati di ricerca mobile.

Sì, proprio quelle “briciole di pane” che ci aiutavano a non perderci nella fitta boscaglia dei siti web, quasi come Pollicino, ma con una differenza: qui si parla di soldi, traffico e posizionamento.

Ecco, Big G, anticipando le pulizie di Primavera ha deciso di aspirarle via senza pietà, dopo ben 16 anni!

Non disperare però, prenditi una pausa e leggi questo articolo, perché ho delle cose importanti da dirti, e lo farò senza peli sulla lingua, come al solito.

esempio breadcrumb di The Verge 23 gennaio 2025
esempio breadcrumb di The Verge, 23 gennaio 2025

Addio alle “briciole di pane” sui cellulari: ecco cosa cambia davvero

Ora, so che a volte i dettagli tecnici ti fanno venire l’orticaria, ma qui è fondamentale capire bene di cosa stiamo parlando. I “breadcrumb” (letteralmente, “briciole di pane”) sono quei link, implementati in linguaggio HTML, che comparivano sotto l’URL nei risultati di ricerca di Google, fino a poco tempo fa, anche da mobile.

Pensa a loro come a una catena di link, posizionata di solito nella parte superiore della pagina del sito, appena sotto la barra di navigazione o prima del titolo principale, come ti spiegavo già in questo mio articolo.

Questi link, separati dal simbolo “>” (o talvolta da una barretta “/”), indicano la posizione della pagina all’interno della struttura del sito web, tipo: “Home > Categoria > Sottocategoria > Pagina”.

Mettiamoci nei panni di un utente del tuo sito: i breadcrumb sono un po’ la sua bussola, la mappa che dice “ehi, sei qui, e se ti sei perso, puoi tornare indietro da questa parte!”.

Questi link, tra l’altro, non sono semplici indicatori testuali, ma veri e propri collegamenti ipertestuali cliccabili, che permettevano di risalire la gerarchia del sito fino alla home page, guidandolo, passo dopo passo, fino alla home page. Un bel vantaggio, no?

I breadcrumb, preziosi alleati della navigazione, utilissimi per capire quanto l’utente sia lontano dalla home page, erano stati introdotti da Google nel lontano 2009. Sì, hai capito bene, dal 2009 i breadcrumb ci hanno accompagnato nella nostra “vita” online, sia su desktop che su mobile.

Fino a oggi almeno, 23 gennaio 2025, data fatidica in cui Google ha deciso di rimuoverli dai risultati di ricerca sui dispositivi mobili, mostrando solo il nome del dominio del sito. Fine della storia. O forse no?

esempio breadcrumb di search engine journal 23 gennaio 2025

Ma perché i breadcrumb sono così importanti?

Sgombriamo subito il campo da equivoci: non sono solo una “cosa da nerd”!

I breadcrumb non hanno mica scopo decorativo, sono un elemento fondamentale per la user experience e per la SEO.

In realtà, sono fondamentali per due motivi principali: l’esperienza utente (UX) e l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO).

Da un lato, i breadcrumb aiutano gli utenti a capire dove si trovano nel sito e come tornare indietro, rendendo la navigazione più semplice e intuitiva. Pensa ai siti con una struttura complessa, con molte categorie e sottocategorie: i breadcrumb sono un vero e proprio salvagente per gli utenti, perché permettono loro di capire subito dove si trovano e come muoversi all’interno del sito. Ma non è tutto qui.

Dall’altro lato, Google utilizza queste “briciole” per capire meglio la struttura del sito, la relazione tra le pagine e la loro pertinenza rispetto alle parole chiave cercate dagli utenti. I breadcrumb non sono semplici etichette testuali, ma rappresentano dei nessi semantici che aiutano i moderni motori di ricerca a comprendere l’entità principale dei contenuti testuali, migliorando l’indicizzazione del sito.

Detto in poche parole, Google utilizza i breadcrumb sia per la scansione del sito che per classificare le informazioni nelle SERP (Search Engine Results Page).

Questo rich snippet, come dice Google, non solo rende più chiaro il contesto della pagina, ma può anche migliorare il click-through rate (CTR), rendendo più attraente il risultato di ricerca.

Altro aspetto rilevante: tali indicatori del linguaggio html – perché questo sono – aiutano a creare una vicinanza semantica tra le pagine dello stesso sito, avvicinando e rafforzando i documenti sui topic comuni. Insomma, i breadcrumb aiutavano (e aiutano) il motore di ricerca a capire di cosa parla il tuo sito e a farlo comparire nelle ricerche giuste

Google stesso spiega che il markup dei breadcrumb nel corpo di una pagina web serve a classificare le informazioni dalla pagina nei risultati di ricerca, perché “se da un lato ogni ricerca può restituire la stessa pagina web, dall’altro il breadcrumb classifica i contenuti nel contesto della query di Ricerca Google”.

breadcrumb eliminati da mobile annuncio Google 23 gennaio 2025

Non tutte le briciole sono uguali: scopri i tre tipi di breadcrumb

Ora che abbiamo capito cosa sono e a cosa servono i breadcrumb, è importante sapere che non tutte le “briciole” sono uguali. Esistono, infatti, tre tipi principali di breadcrumb, ognuno con le sue caratteristiche e il suo scopo specifico. Non pensare che sia un dettaglio da smanettoni del web, perché la scelta del tipo giusto di breadcrumb può fare la differenza per la user experience e la SEO del tuo sito. Ecco quali sono:

  • breadcrumb basati sulla gerarchia o sulla posizione, sono i breadcrumb più comuni, quelli che indicano la posizione della pagina all’interno della struttura del sito. In pratica, ti mostrano il percorso che hai seguito per arrivare a quella determinata pagina, partendo dalla home page e passando per le varie categorie e sottocategorie. Un esempio classico è: “Home > Blog > SEO > Articolo”. Sono un po’ come le briciole di pane tradizionali, quelle che ti aiutano a non perderti nel bosco del tuo sito;
  • basati sugli attributi, particolarmente utili per i siti di e-commerce, perché mostrano gli attributi che hai selezionato per arrivare a un determinato prodotto. Ad esempio, se stai cercando una scarpa da trekking, il breadcrumb potrebbe essere: “Home > Scarpe > Trekking > Uomo > Numero 42”. In questo modo, l’utente capisce subito quali filtri ha applicato e può tornare indietro per modificare la sua ricerca. Sono una sorta di “bussola” per gli acquisti online;
  • basati sulla cronologia dell’utente, mostrano le pagine che hai visitato all’interno del sito, un po’ come la cronologia del browser. Immagina di aver letto diversi articoli su un blog e, a un certo punto, di voler tornare all’articolo precedente: il breadcrumb potrebbe essere: “Home > Articolo SEO 1 > Articolo SEO 2 > Articolo corrente”. Sono utili per tenere traccia della “storia” della tua navigazione e per tornare rapidamente alle pagine che ti interessano.

Insomma, come vedi, non tutti i breadcrumb sono uguali. La scelta del tipo giusto dipende dalla struttura del tuo sito e dalle esigenze dei tuoi utenti.

Esempio breadcrumbs Google desktop crawler

Ma, se sono così importanti, perché Big G ha deciso di rimuoverli da mobile?

Stando alle parole ufficiali che arrivano da Mountain View:

L’elemento breadcrumb non è così utile per chi effettua ricerche su dispositivi mobili, poiché viene tagliato sugli schermi più piccoli.

Ma, diciamocelo schiettamente, questa spiegazione è convincente solo a metà.

È vero che alcuni cellulari hanno schermi piccoli, ma ci sono anche smartphone con display enormi, capaci di visualizzare i breadcrumb senza problemi. Peccato che questa modifica di Google colpisca tutti i dispositivi mobili, anche quelli con schermi più grandi, che non avrebbero alcuna difficoltà a visualizzare i breadcrumb per intero!

Quindi, perché privare tutti di questa utile informazione? Mistero. Ma non credere che Google faccia le cose a caso, c’è sempre un motivo dietro le sue decisioni. Poi magari il motivo non è proprio super razionale o utile per gli utenti, ma questa è un’altra storia…

Ora, la domanda che ti starai sicuramente ponendo è: cosa cambia per te, che ogni giorno lavori per portare traffico sul tuo sito e per vendere i tuoi prodotti o servizi?

Beh, la risposta è che la scomparsa dei breadcrumb dai risultati di ricerca mobile potrebbe avere un impatto non indifferente sul tuo business. Se i breadcrumb non ci sono più, l’utente che arriva sul tuo sito da mobile potrebbe sentirsi disorientato, non sapendo in quale sezione si trova e come tornare indietro.

Ciò potrebbe portare a un’esperienza utente meno soddisfacente, a un calo del tempo di permanenza sul sito e a un aumento della frequenza di rimbalzo. Inoltre, la mancanza dei breadcrumb potrebbe rendere più difficile a Google la comprensione della struttura del tuo sito, con possibili conseguenze negative sul tuo posizionamento.

OK, queste sono le eventualità più negative, ma ora veniamo alla pars construens: come possiamo reagire a questo cambiamento?

esempio breadcrumb Google desktop

E adesso che si fa? Strategie per non farsi “sbriciolare” da Google

Se segui ciò che scrivo e ciò che faccio, sai quanto non sia nella mia natura piangermi addosso.

Per questo motivo, rimbocchiamoci le maniche e capiamo come possiamo reagire a questo cambiamento. La rimozione dei breadcrumb da mobile è un fatto, non possiamo tornare indietro, ma possiamo adattarci e trovare il modo di continuare a far crescere il nostro business.

Per cui, smetti di fissare le statistiche con aria scoraggiata, osserva i dati con più attenzione: controlla il CTR e il traffico organico da mobile nei giorni e nelle settimane successive alla modifica di Google.

Se noti cambiamenti significativi, non limitarti a lamentarti, ma cerca di capire a cosa sono dovuti e prendi le contromisure necessarie. Google Analytics e Search Console sono i tuoi migliori alleati in questa missione, quindi usali senza parsimonia per avere un quadro chiaro della situazione.

E se le “briciole di pane” non sono più visibili nei risultati di ricerca mobile, non disperare: puoi rendere la navigazione del tuo sito un’esperienza così piacevole e intuitiva che gli utenti non sentiranno la loro mancanza. Crea un menu chiaro e facile da usare, inserisci call to action ben visibili e facilita la ricerca interna. L’utente deve sentirsi a casa sul tuo sito, non perso in un labirinto di siepi senza uscita tipo Shining!

Pensa al tuo sito come a una casa accogliente, dove gli utenti si sentono a loro agio e dove trovano facilmente ciò che cercano.

Non sottovalutare il potere dei link interni, che sono come i sentieri che collegano le varie zone del tuo sito. Crea una struttura di link interni chiara e coerente, per aiutare l’utente a navigare facilmente da una pagina all’altra, un po’ come se i breadcrumb fossero ancora lì a guidarlo. In questo caso, puoi prendere ispirazione dalla struttura dei tuoi breadcrumb e utilizzarla come punto di riferimento per i tuoi link interni.

E, per favore, anche se Google ha fatto sparire le “briciole di pane” dai risultati mobile, non devi rinunciare a questi preziosi elementi all’interno del tuo sito. Continua a utilizzare i breadcrumb nelle tue pagine, perché sono ancora utili per aiutare gli utenti a capire dove si trovano e a navigare con facilità, soprattutto su desktop (come ti dicevo già qui). Non fare l’errore di pensare che, se Google li ha tolti, allora non servono più: i breadcrumb sono un aiuto concreto per i tuoi utenti, quindi non privarli di questo strumento.

Qui Google spiega come aggiungere i breadcrumb, dai un’occhiata.

Infine, diversifica le tue attività, fuori da Google c’è un mondo!

Certo, è il motore di ricerca più utilizzato al mondo, ma non è l’unico. Fai un controllo per vedere come i risultati di ricerca vengono mostrati da altri motori, come Bing per esempio, e non dimenticare che l’IA sta cambiando il modo in cui le persone cercano le informazioni, quindi tieni sempre gli occhi aperti e sii pronto a sperimentare nuove strategie (a questo proposito ti consiglio questo interessante articolo di Wordlift, sulle principali tendenze SEO del 2025).

Non è la fine: i breadcrumb sono svaniti SOLO dai cellulari!

Insomma, la rimozione dei breadcrumb dai risultati di ricerca mobile è un cambiamento che ci ha colto un po’ alla sprovvista, ma non è la fine del mondo.

Google, come vedi, sta dando sempre più peso agli utenti mobile rispetto a quelli desktop. Non è una novità, del resto, che negli ultimi anni Google abbia lanciato numerosi aggiornamenti con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di navigazione da cellulare.

Si dice che questa “semplificazione” sia un’opportunità, un modo per rendere i risultati di ricerca più puliti e facilmente leggibili. E non è del tutto sbagliato, perché se non ci sono più le “briciole”, l’attenzione si sposta inevitabilmente su meta title e description, e quindi ci “tocca” concentrarci ancora di più su questi elementi. Insomma, se Google ti toglie qualcosa, devi inventarti qualcos’altro per non farti fregare. E questo mi sta anche bene, perché stimola la nostra creatività e ci costringe a uscire dalla “comfort zone” di chi fa sempre le stesse cose.

Questa modifica influirà sui dati delle prestazioni degli URL in Google Search Console? Probabilmente sì. Ma sta a noi consulenti SEO monitorare la situazione; ti terrò aggiornato.

Quindi, per farla breve, io credo che Google, stia cercando di “appiattire” un po’ i risultati di ricerca mobile, rendendoli più uniformi e, forse, più facili da analizzare per i suoi algoritmi (anche in ottica anti-bot).

E noi, in tutto questo, come dovremmo muoverci? Semplice: non ci resta che continuare a fare il nostro lavoro con impegno e professionalità, cercando di offrire ai nostri utenti un’esperienza di navigazione impeccabile, anche se Google ci lascia solo poche briciole…

Perché, in fondo, noi imprenditori digitali dobbiamo farci forza a vicenda, proprio come dei piccoli “Pollicino” che, uniti, riescono sempre a trovare la strada giusta, anche senza molliche di pane…

Contattami qui e non accontentarti delle briciole!


Google elimina i breadcrumb dalle ricerche da mobile: Domande & Risposte

Cosa sono i breadcrumb e perché sono importanti?

I breadcrumb sono collegamenti ipertestuali che indicano la posizione di una pagina all’interno della struttura del sito. Aiutano gli utenti a navigare più facilmente e migliorano l’esperienza utente (UX), oltre a fornire informazioni utili ai motori di ricerca per una migliore indicizzazione del sito.

Perché Google ha rimosso i breadcrumb dai risultati mobile?

Google ha deciso di rimuovere i breadcrumb dai risultati di ricerca mobile per semplificare l’esperienza utente, citando la difficoltà di visualizzarli correttamente sugli schermi più piccoli. Tuttavia, rimangono visibili nei risultati desktop.

Come possiamo adattarci alla rimozione dei breadcrumb da mobile?

Per compensare la rimozione dei breadcrumb, è importante concentrarsi su meta title e description efficaci, creare una struttura di link interni chiara e utilizzare un menu intuitivo per facilitare la navigazione degli utenti sul sito.

Roberto Serra

Mi chiamo Roberto Serra e sono un digital marketer con una forte passione per la SEO: Mi occupo di posizionamento sui motori di ricerca, strategia digitale e creazione di contenuti.

8 commenti su “Google fa “pulizia”: spariti i breadcrumb dai risultati mobile”

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