Adesso Bing cerca con Copilot Search

Microsoft decide di festeggiare i suoi 50 anni in grande: la ricerca online si fa sempre più conversazionale (e il tuo business dovrà attrezzarsi a dovere…)

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📌 TAKE AWAYS

  • Copilot Search di Bing offre un sistema di ricerca innovativo capace di fornire risposte sintetiche e precise, spesso accompagnate da fonti verificate.
  • Copilot può ricordare preferenze e agire direttamente per conto dell’utente in scenari specifici, come prenotazioni o acquisti. Per essere visibili anche agli agenti IA occorre ottimizzare i propri contenuti e prodotti in ottica SEO.
  • Rispetto ai competitor come ChatGPT, AI Overviews e Perplexity, Copilot Search punta su risposte brevi e immediate, preferendo citare fonti pratiche come WikiHow piuttosto che YouTube. La diversità lessicale di Bing lo rende più naturale nel linguaggio e meno robotico rispetto ad altre IA.
Microsoft celebra i suoi 50 anni lanciando Copilot Search su Bing, un motore di ricerca IA che offre risposte rapide e sintetiche, citando fonti affidabili.
Grazie a funzioni avanzate come Memory, Actions e Vision, Copilot punta a rivoluzionare l'esperienza di ricerca, sfidando Google, OpenAI e gli altri competitor.

Sai, nel mio mestiere si sente parlare di “rivoluzione” ogni tre per due.

L’ennesima piattaforma social, l’algoritmo più lunatico di un adolescente, l’intelligenza artificiale che promette di farci massaggi decontratturanti per la cervicale e portarci a spasso il cane (spoiler: non ancora).

Ma questa volta, forse, c’è qualcosa di più. Microsoft ha appena compiuto 50 anni – sì, cin-quan-ta, fa impressione anche solo dirlo – e per festeggiare, invece della solita torta gigante con il faccione sornione di Bill Gates, ha deciso di sganciare una bomba sul mondo della ricerca online: Copilot Search in Bing è ufficialmente tra noi.

C’è chi, in balia della crisi di mezz’età, si prende un’auto sportiva in leasing, c’è chi come Microsoft lancia il suo motore di ricerca IA, come ti preannunciavo già qui.

Microsoft non poteva sottrarsi alla corsa verso i motori di ricerca IA. A Satya Nadella, CEO del colosso, evidentemente non basta più investire su OpenAI in funzione anti-Google.

Eh no, la società fondata da Bill Gates vuole sfidare apertamente Google proprio sul suo campo da gioco: la ricerca.

Percepisco il tuo scetticismo. Ora ti starai chiedendo:

“Bing? Ma chi lo usa?”.

Domanda legittima, un po’ cattivella forse, ma comprensibile. Eppure, tieni a freno l’ironia per un attimo, perché quello che Microsoft sta facendo potrebbe impattare anche sul tuo business, ti spiego in che modo.

Copilot Search: risposte rapide e fonti verificate (almeno nelle intenzioni…)

Andiamo dritti al punto, senza troppi giri di parole.

Immagina di poter fare una domanda a Bing – sì, sempre lui, il motore di ricerca di Microsoft – e invece di ricevere la solita lista infinita di link blu da spulciare uno a uno (ammettilo, quante volte superi la prima pagina?), ottenere una risposta diretta, chiara, quasi come se stessi chattando con un assistente super informato. Ecco, in soldoni, Copilot Search.

Microsoft l’ha annunciato ufficialmente il 4 aprile 2025, dopo mesi di test e sussurri.

Jordi Ribas, uno dei pezzi grossi di Microsoft che si occupa di ricerca e IA, l’ha definito un “passo significativo nell’evoluzione della ricerca”.

La grande promessa?

Unire il meglio della ricerca tradizionale e di quella generativa per darti quello che cerchi più in fretta e in modo più accurato.

Jordi Ribas

Ribas su X 4 aprile 2025 lancia Copilot Search su Bing

E, attenzione attenzione, tutto questo “supportando e costruendo un ecosistema web sano“.

Tradotto: promettono di non saccheggiare e uccidere il traffico organico dei siti come il tuo (ogni riferimento ad AI Overview NON è casuale), continuando a generare click.

Questo proposito nasce specialmente dopo le polemiche contro AI Overviews (ora sbarcato anche in Italia), accusato di essere una mannaja sul CTR, ma come si dice: tra il dire e il fare…

Ma come funziona esattamente?

Fai la tua domanda. Copilot Search analizza un sacco di informazioni sul web e, invece di elencartele tutte, ti prepara un riassunto intelligente, a volte una risposta secca, altre volte un layout più articolato con i punti chiave.

La cosa interessante è che cita le fonti. Accanto alle informazioni che ti dà, trovi i link ai siti da cui le ha prese. Puoi cliccarci sopra e verificare, approfondire.

Questa funzione è già attiva per tutti, puoi provarla andando su aka.ms/CopilotSearchinBing o direttamente su bing.com. La trovi nella barra di navigazione o suggerita sotto alcune risposte.

È disponibile anche sull’app mobile di Bing, perché le domande migliori, si sa, vengono sempre quando si è in giro.

A questo punto vorrei citarti una notizia riportata da Sachin Patel che ha segnalato di aver visto risultati di prodotti e shopping direttamente dentro le risposte di Copilot, etichettati proprio come “Copilot Answer”.

Sachin Patel su X 28 marzo 2025
Sachin Patel su X 28 marzo 2025

Ora, è un bug?

È una strategia voluta per spingere l’e-commerce dentro Bing?

La domanda sorge spontanea: Microsoft userà questo potente strumento per favorire certi contenuti (magari i suoi o quelli dei partner commerciali) a scapito di altri?

Vedi, la questione non è solo tecnologica, è anche squisitamente economica e strategica.

E come fare a comparire nelle panoramiche IA di Bing? Come fare affinché i tuoi prodotti e i tuoi contenuti vengano consigliati dal motore di ricerca di Microsoft?

Affidandosi a un consulente SEO esperto, ecco come!

Ma Copilot, per i 50 anni di Microsoft, non sta lavorando solo sulla ricerca. Eh no, si sta mettendo in ghingheri a 360 gradi, come ti mostrerò ora.

Copilot è sempre più personalizzato e autonomo (e il tuo sito deve tenerne conto)

E non credere che la storia finisca qui, con un motore di ricerca un po’ più loquace.

No, il lancio di Copilot Search è solo un tassello di un puzzle molto più grande. Microsoft sta, per così dire, iniettando una dose massiccia di steroidi IA all’intero ecosistema Copilot, trasformandolo in qualcosa di molto più ambizioso di un semplice assistente.

Pensa, ad esempio, alla nuova funzione Memory: Copilot promette di ricordarsi le tue preferenze, i tuoi interessi, persino dettagli personali su di te o la tua azienda (se glielo confidi, ovviamente).

L’obiettivo dichiarato è offrirti risposte e consigli sempre più “su misura”.

Mustafa Suleyman, il gran capo della divisione AI di Microsoft, l’ha messa giù quasi romanticamente:

Copilot è più di un’IA, è tua. Ognuno avrà il proprio stile unico e una combinazione di attributi che si adattano distintamente a ognuno di noi.

Mustafa Suleyman

Un concetto a metà tra l’affascinante e il vagamente inquietante, non trovi?

Ma l’ambizione non si ferma alla personalizzazione. Con la funzione Actions, l’intelligenza artificiale smette di essere solo un consulente e diventa un vero e proprio agente IA.

Immagina Copilot che prenota per te quel ristorante su OpenTable, i biglietti aerei su Kayak o Expedia, la camera d’albergo su Booking.com o Vrbo, o magari ordina persino fiori su 1-800-Flowers.com. Un vero braccio destro che agisce nel mondo reale (o quasi) per conto tuo.

E se non bastasse, Copilot ora acquisisce anche la Vision, la capacità di “vedere”. Che sia attraverso la fotocamera del tuo smartphone per commentare ciò che inquadri o analizzando le immagini che hai già, oppure scrutando ciò che hai aperto sullo schermo del tuo PC per interagire con file e contenuti, l’IA diventa un osservatore attivo.

Aggiungici la capacità di Deep Research, che permette a Copilot di scandagliare e analizzare montagne di documenti o fonti online per ricerche complesse (alimentando poi le risposte che vedi in Bing), e capisci che la sua comprensione del contesto si fa molto più profonda.

Per non farsi mancare nulla, ora può anche generare Podcast personalizzati per spiegarti argomenti complessi in formato audio e aiutarti a organizzare appunti e ricerche con la funzione Pages.

Infine, ciliegina sulla torta (o forse dovremmo dire sul carrello?), c’è la funzione Shopping: Copilot si trasforma in un assistente personale per gli acquisti, capace di cercare prodotti, confrontare prezzi e scovare offerte.

Ed è proprio qui che voglio arrivare: i clienti così concluderanno gli acquisti non direttamente, ma attraverso gli agenti IA. Per questo motivo se hai un business online devi ottimizzare i tuoi contenuti pensando anche alle IA, non solo a persone in carne e ossa.

Il tuo sito dev’essere appetibile e interessante per le IA: deve conquistare la loro attenzione. E questo lo puoi fare solo grazie a una strategia SEO al passo coi tempi.

Copilot sfida i motori di ricerca IA. A chi va la palma del migliore?

Devi pensare a questi motori di ricerca IA come assistenti personali con caratteri diversi. C’è quello logorroico, quello sintetico, quello che cita mille fonti e quello che va più a sentimento.

Ma tutti molto utili per la visibilità del tuo brand.

Uno studio di SE Ranking pubblicato il 2 Aprile 2025 ha messo a confronto proprio questi “caratterini”: Bing Copilot, Google AI Overviews, ChatGPT (con ricerca web attiva) e Perplexity.

I risultati?

studio SE Ranking 2 aprile 2025 copilot search su Bing comparato ad altri motori di ricerca IA
SE Ranking

Beh, diciamo che non c’è un vincitore assoluto, ma emergono differenze fondamentali che tu devi conoscere.

studio SE Ranking 2 aprile 2025 copilot search su Bing comparato ad altri motori di ricerca IA
SE Ranking

1. Chi risponde più spesso?

Sembra una domanda banale, ma non lo è. Se un’IA risponde raramente, è meno probabile che il tuo contenuto finisca lì dentro, non credi?

Secondo la ricerca di Yevheniia Khromova e Svitlana Tomko, autorevoli ricercatrici ed esperte SEO, Perplexity e ChatGPT sono i più “chiacchieroni”, generando risposte per quasi il 100% delle ricerche.

Bing Copilot si fermava a circa il 72%, mentre Google AI Overviews era il più timido, con solo il 58% (ma, dopo l’aggiornamento di marzo 2025, pare stia diventando più loquace).

Cosa significa per te?

Che, almeno stando a questa ricerca, hai più probabilità di apparire in una risposta su Perplexity o ChatGPT che su Bing o Google.

studio SE Ranking 2 aprile 2025 copilot search su Bing comparato ad altri motori di ricerca IA
SE Ranking

2. Quantità batte qualità (o viceversa)?

Qui le differenze sono nette. ChatGPT è il re della lunghezza: risposte lunghissime (in media 1686 caratteri!) e piene zeppe di link (oltre 10 in media).

Bing Copilot è l’esatto opposto: risposte super sintetiche (398 caratteri) e pochissimi link (appena 3 in media).

Google AIOs e Perplexity stanno nel mezzo, ma con strategie diverse: Google AIOs dà risposte di media lunghezza (997 caratteri) ma con tanti link (oltre 9), mentre Perplexity è più prolisso (1310 caratteri) ma più parco di link (circa 5, molto costanti).

Cosa ti dice questo?

ChatGPT e Google AIOs sembrano voler “provare” le loro affermazioni con molte fonti, potenzialmente offrendo più vie d’accesso al tuo sito.

Bing punta sulla brevità, forse per dare una risposta rapida senza sommergere l’utente, ma con meno opportunità di click diretto dai link interni alla risposta.

studio SE Ranking 2 aprile 2025 copilot search su Bing comparato ad altri motori di ricerca IA
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3. Le preferenze (a volte strane) delle IA

Ogni IA ha i suoi “siti preferiti”. Tutti amano YouTube, citandolo a man bassa… tranne Bing Copilot, che lo snobba quasi completamente (meno dell’1% delle citazioni!).

Il preferito di Bing?

WikiHow (oltre 6% delle citazioni).

Pratico, eh?

Google AIOs è l’unico che ama LinkedIn (quasi 3%) e dà spazio anche a Quora e Reddit, pescando dalla “saggezza popolare” (o presunta tale).

ChatGPT è un fan sfegatato di Reddit (oltre 7%) e cita anche Wikipedia e persino TikTok.

Perplexity ha un debole per siti educativi come Moodle e piattaforme specifiche come GitHub.

studio SE Ranking 2 aprile 2025 copilot search su Bing comparato ad altri motori di ricerca IA
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4. Somiglianze e differenze: chi si copia e chi fa di testa sua?

Perplexity e ChatGPT sembrano quasi gemelli separati alla nascita: le loro risposte sono molto simili nei contenuti e spesso citano le stesse fonti (oltre il 25% di domini in comune).

Google AIOs, invece, è il più originale (o il più isolato, dipende dai punti di vista): le sue risposte sono le meno simili a quelle degli altri e ha la minor sovrapposizione di fonti con Bing (meno del 10%).

Bing Copilot si conferma un battitore libero, con poca sovrapposizione di fonti con tutti gli altri.

5. La classe non è acqua: come “parlano” le IA

Anche il modo di esprimersi varia.

Bing Copilot, nonostante le risposte brevi, usa il vocabolario più vario (punteggio di diversità lessicale 0.54), suona meno “robotico” ed è il più facile da leggere.

ChatGPT e Perplexity, al contrario, pur essendo molto simili tra loro, usano un linguaggio più complesso, più ripetitivo (Perplexity soprattutto), e suonano decisamente più “artificiali”.

Google AIOs si piazza a metà, ma risulta sorprendentemente difficile da leggere nonostante la complessità grammaticale non altissima. In termini di oggettività, ChatGPT risulta il più neutrale, mentre Perplexity è quello che sembra esprimere più “opinioni”.

studio SE Ranking 2 aprile 2025 copilot search su Bing comparato ad altri motori di ricerca IA
SE Ranking

Capisci ora?

Il mondo della ricerca IA non è un monolite. È un ecosistema complesso, con attori diversi che hanno regole, preferenze e “personalità” distinte.

Copilot Search è l’ultimo arrivato di peso, e si posiziona con caratteristiche sue proprie: sintetico, aperto alle novità, amante del pratico (WikiHow batte YouTube!), e con uno stile più diretto e meno robotico, che suona meno artificiale.

Ignorare tutto ciò sarebbe esiziale, come spiegavo in quest’intervista.

Se vuoi che il tuo brand sia visibile davvero, non basta più la vecchia SEO focalizzata solo su Google. Devi capire come “piacere” a ciascuno di questi nuovi interlocutori digitali.

Per farlo devi rivolgerti a consulenti SEO autorevoli che sappiano interpretare questi dati, tradurli in azioni concrete e mettere a punto strategie a lungo termine che diano effetti reali.

La vecchia SEO non basta più: il tuo sito deve parlare anche a Copilot!

Se fino a ieri pensavi che bastasse infarcire il tuo sito di parole chiave e ottenere qualche link per essere visibile su Google (e magari, di striscio, su Bing), beh, preparati a rivedere le tue certezze.

L’avvento di Copilot Search, e in generale delle ricerche potenziate dall’intelligenza artificiale, sta cambiando le regole del gioco.

Lo so, la competizione sulle IA sembra un affare esclusivo tra Google e OpenAI, ma chissà che a emergere non sarà proprio un terzo incomodo come l’IA di Microsoft.

Tornando a noi: non si tratta più solo di ottimizzare una pagina per una parola chiave specifica.

Serve qualcuno che capisca non solo le parole chiave, ma anche il contesto, la semantica, l’intento dietro una ricerca conversazionale. Qualcuno che sappia come rendere il tuo sito una fonte autorevole e affidabile agli “occhi” dell’IA, senza però dimenticare l’utente in carne ed ossa che, alla fine, deve comprare i tuoi prodotti o servizi (anche se attraverso agenti IA).

La buona notizia? Non devi farlo da solo.

Affidarsi a esperti SEO che comprendono queste nuove dinamiche non dev’essere un lusso, ma una necessità strategica.

Professionisti che sappiano ottimizzare i tuoi contenuti per essere “scelti” da IA come Copilot Search (ma anche ChatGPT, Perplexity, AI Overviews, Claude, Grok e non solo), e che ti aiutino a catturare traffico di qualità e, in definitiva, aumentare il tuo fatturato.

Quindi, sì, Microsoft si è fatta un bel regalo per i suoi 50 anni. Ma forse, con la giusta strategia, potrebbe essere un regalo indiretto anche per te. A patto di capire come scartarlo.

Contatta qui la mia agenzia se vuoi scoprire come fare.


Copilot Search su Bing: Domande & Risposte

Che cos’è Copilot Search di Microsoft?

Copilot Search è il nuovo motore di ricerca IA di Microsoft integrato in Bing, lanciato ufficialmente il 4 aprile 2025. È progettato per fornire risposte rapide e sintetiche, spesso accompagnate da fonti verificate, per migliorare la qualità e la velocità della ricerca online.

Quali sono le principali caratteristiche di Copilot Search?

Copilot Search offre risposte sintetiche e precise, citando fonti affidabili. Include funzioni avanzate come Memory, per ricordare preferenze e dettagli personali, e Actions, per compiere azioni dirette come prenotazioni o acquisti. Inoltre, integra la capacità di Vision e Deep Research per analizzare documenti complessi.

Come può Copilot Search influenzare la SEO e il traffico organico?

Copilot Search, offrendo risposte rapide e sintetiche, può ridurre il traffico organico verso i siti web. Tuttavia, per mantenere visibilità è fondamentale ottimizzare i contenuti per essere compresi e utilizzati dall’IA, attraverso una strategia SEO moderna che tenga conto delle nuove dinamiche di ricerca.

Roberto Serra

Mi chiamo Roberto Serra e sono un digital marketer con una forte passione per la SEO: Mi occupo di posizionamento sui motori di ricerca, strategia digitale e creazione di contenuti.

18 commenti su “Adesso Bing cerca con Copilot Search”

    1. Chiara Moretti

      Vero, la trasparenza delle fonti è un plus per la fiducia.

      Mi piace vedere un prodotto che sembra focalizzato a dare valore subito, senza giri di parole. Spero si traduca in meno tempo speso per trovare info utili!

  1. Fantastico! Implementare Memory e Actions direttamente nella ricerca è un bel passo avanti. Da testare subito le API!

  2. Daniele Lombardi

    Ma chi l’avrebbe mai detto che Bing potesse tornare in gioco? 🤔 Ho provato Copilot Search e, sorprendentemente, è davvero intuitivo! Chissà se riuscirà a scalzare Google dalla sua poltrona. Voi che ne pensate?

  3. Silvia Orlando

    Non ci posso credere, Bing che fa sul serio! 😄 Ho sempre snobbato il motore di ricerca, ma ora sono curioso di provare Copilot. Magari riesco a trovare risposte più velocemente e senza perdere tempo! 🧐✨

  4. Christian Valentini

    Ma dai, Copilot Search su Bing? 😄 È come un sogno che si avvera! Ho sempre trovato Bing un po’ triste, ma sono curioso di provarlo. Magari riesco a trovare info senza dover sbattere la testa!

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