La cannibalizzazione affligge tantissimi siti, qui è dove ti dico perché e come puoi risolvere.
In ottica SEO cosa si intende per cannibalizzazione delle keyword?
La cannibalizzazione SEO delle pagine pur non essendo certamente una “novita seo” per chi ha un sito web rappresenta un problema spesso inosservato che danneggia pesantemente il potenziale delle pagine coinvolte.
Ma di che si tratta?
In soldoni, quando più di una pagina ha obiettivi di posizionamento simili , si crea “confusione” impedendo a Google di decidere quale pagina classificare per quale termine.
Ok, ti faccio un esempio.
Ipotizziamo che il mio e-commerce venda hosting veloce e io abbia creato una pagina di categoria dedicata che ha come target il termine ‘hosting veloce wordpress’.
La url sarebbe più o meno così: www.miosito.com/hosting-veloce/hosting-veloce-wordpress
Dato che faccio contenuti e ne conosco bene l’importanza, nel tempo potrei decidere di creare due post di supporto sul blog.
Ipotizziamo questa situazione.
Un post su come scegliere un hosting veloce e un altro sui 10 hosting wordpress da conoscere se sei un principiante.
Dopo circa un mese, mi rendo conto che alcune delle mie pagine di blog sono effettivamente in classifica per alcuni termini chiave per i quali la mia pagina di categoria e-commerce era inizialmente visibile.
Prima avevo la categoria, ora gli articoli di blog.
Questo è un bene o un male?
Indovina un po’ … la risposta è dipende dalla situazione, delle parole chiave esatte, e dell’intento di ricerca per quel termine in particolare.
La cannibalizzazione delle parole chiave non è bianca o nera – ci sono diverse aree grigie e ora andrò ad analizzare i diversi scenari così da aiutarti a capire come risolvere quando ci avrai a che fare.
Leggi anche: Miglior hosting per blog
Perché la cannibalizzazione delle parole chiave è un problema?
Leggi qui: se più pagine mandano segnali che le portano a classificarsi per lo stesso termine, Google non saprà quale pagina è la più rilevante per una specifica query .
Scansionerà il tuo sito e vedrà decine di pagine diverse “rilevanti” per la stessa query.
E sai che farà?
Lasciatelo dire da un consulente SEO…
Dovrà scegliere tra queste pagine quella che sembra essere la più rilevante.
Se producendo tonnellate di pagine simili ti aspettavi dunque di guadagnare valore lato SEO e di posizionare tutto il sito web più in alto sappi che non andrà affatto così e inoltre perderai non poche grandi opportunità SEO.
Te ne elenco qualcuna.
- Tasso di conversione: perché vuoi sprecare il tuo tempo su diverse pagine con lo stesso obiettivo se una di queste converte meglio? Concentra semmai i tuoi sforzi sulla pagina che ha più chance di conversione, non su tutte!
- Link esterni: in ottica di link building i link esterni possono aumentare il valore di una pagina che mira a posizionarsi per una determinata query. Ma se hai diverse pagine che puntano alla stessa parola chiave, allora i tuoi link esterni saranno divisi tra queste landing page. In soldoni stai condividendo il valore dei link esterni tra diverse pagine invece di concentrarlo su una sola.
- Qualità del contenuto: se vuoi puntare a più pagine con la stessa parola chiave, dovresti anche essere sullo stesso argomento. Quello che rischi è che venga fuori un contenuto duplicato, di scarsa qualità, o replicato. Insomma, stai abbassando le possibilità di ricevere referral e link.
- Anchor text interni: se punti a diverse pagine con lo stesso soggetto, perderai l’opportunità di concentrare il valore degli anchor text interni su una pagina specifica.
Leggi anche: 5 opportunità che ignori del mio servizio di Link building (Non per tutti)
Quando esistono più pagine con lo stesso intento, hai un problema di cannibalizzazione
Ciò che devi tenere a mente è che in presenza di “più pagine ottimizzate per la stessa parola chiave” non sempre si presenta un problema di cannibalizzazione a meno che l’intento espresso in SERP proprio su queste pagine sia identico.
Quando questo accade, ti trovi essenzialmente in competizione con te stesso.
E tu non sei bipolare giusto?
Tempo fa a John Mueller di Google è stato chiesto in un AMA di Reddit: “Come viene vista da Google la cannibalizzazione delle parole chiave? La gente crede che avere più pagine sullo stesso argomento confonda i motori di ricerca e che danneggi le loro possibilità di posizionamento”.
La risposta di John è stata:
“Ci limitiamo a classificare il contenuto man mano che lo riceviamo. Se hai un mucchio di pagine con più o meno lo stesso contenuto, saranno in competizione tra loro, un po’ come un mucchio di bambini che vogliono essere i primi della fila, e alla fine qualcun altro si infila :). Personalmente, preferisco un numero minore di pagine più forti piuttosto che molte più deboli – non annacquare il valore del tuo sito.“
Pensaci in questo modo:
Se ha due o più pagine che mirano esattamente allo stesso intento, quale di queste dovrebbe essere classificata?
Qual è la più utile per gli utenti?
Se c’è una buona probabilità che tu non sappia rispondere a queste domande è perché probabilmente non c’è una risposta giusta.
Il punto è dunque che spesso la cannibalizazione si realizza per il semplice motivo che pubblichi qualcosa di nuovo e ti scordi di ciò che di vecchio hai già pubblicato.
Mentre capita che si sviluppino segnali rilevanti che puntano a uno, specialmente nei casi dei siti non troppo forti spesso non è così. Quello che succede infatti è che nessuno dei due si classifica bene come avrebbe potuto; le pagine si cannibalizzano a vicenda.
Inutile girarci in tondo, quello della cannibalizzazione delle pagine, in ottica SEO, è un problema significativo che colpisce molti siti web, e la pulizia di questi è qualcosa che necessariamente dovrebbe appartenere ad una TUA più ampia strategia SEO.
Verificare la cannibalizzazione SEO usando uno Spreadsheet
A mio avviso questa è la prima mossa da fare se vuoi capire con esattezza dove sta il problema e se effettivamente esiste.
Per questo scopo uso Google Spreadsheet (Il Microsoft Excel di Big G) ed il magico addon Search Analytics for Sheets. Se non sai come installarlo ti consiglio di dare un’occhio alla guida ufficiale.
Questo Plugin ti permetterà d’importare i dati da Search Console potendo specificare un preciso periodo di tempo.
Una volta installato non hai che da selezionare il range temporale di tuo interesse (io di solito quando controllo la cannibalizzazione lo imposto sugli ultimi 30 giorni), e selezionare QUERY e PAGES come output.
A questo punto ti troverai nel foglio le query sulla prima colonna e le url sulla seconda. Per identificare le pagine con problemi di cannibalizzazione non ti resterà dunque che ordinare da A a Z la colonna delle query.
Le pagine con problemi di cannibalizzazione sono quelle che vedono la stessa query posizionarsi per una o più url differenti.
Identificate le pagine con problemi di cannibalizzazione, prima di porti il problema seriamente, ti consiglio di ragionare sul fatto che queste abbiano di fatto un numero significativo di impressioni per la query.
Identificare la cannibalizzazione usando Google
In realtà è abbastanza facile identificare possibili problemi di cannibalizzazione di parole chiave sul tuo sito web.
Di solito, conducendo una ricerca sulla falsariga di “Dominio + parole chiave” Google ti fornirà le informazioni che stai cercando.
Per esempio, se la tua attività di cura del cane ha il nome del sito web, “ilmiocane.com,” e vuoi cercare la cannibalizzazione delle parole chiave per il cibo per cani, dovresti cercare ilmiocane.com + cibo per cani… e varianti simili.
Quella che otterrai sarà una lista di risultati.
Ora chiediti: sono quelli che ti aspettavi?
Il post del blog sul cibo per cani che hai scritto due anni fa è in qualche modo più in alto del tuo contenuto più recente e più importante?
Se è così, questo sarebbe un perfetto esempio di cannibalizzazione delle parole chiave. Fortunatamente però ci sono alcune cose che puoi fare per rimediare.
Cosa?
Spetta che mo ti dico tutto.
Creare tag canonici per contenuti duplicati
Prima di creare una strategia per ridurre la cannibalizzazione delle parole chiave sullo stesso contenuto, devi rispondere ad una domanda: cosa s’intende per contenuto duplicato?
Il contenuto duplicato è spesso considerato infatti a ragion veduta una cosa negativa.
Per esempio, i siti web possono rubare il contenuto e pubblicarlo come proprio.
O come quando alcuni consulenti SEO spammoni di vecchia guardia tendono a pubblicare lo stesso contenuto più volte con l’intento di aiutare un sito web a posizionarsi meglio.
Entrambi questi casi non dovrebbero mai far parte della tua strategia SEO ma ci sono momenti in cui il contenuto duplicato è necessario per gli sforzi di marketing, come ad esempio:
- I siti web mettono in comune il contenuto di altri per creare un’esperienza migliore per i loro lettori e per scalare il contenuto offerto.
- Gli scrittori citano altri blogger per espandere o contrastare le loro idee.
- I brand tengono eventi più volte con informazioni simili.
- I comunicati stampa vengono passati attraverso il web per condividere le notizie, identici, su più siti.
Se pensi che il contenuto che stai creando o condividendo potrebbe avere abbastanza elementi duplicati da confondere Google e portare alla cannibalizzazione del contenuto (o peggio: penalizzazioni dei motori di ricerca), ricordati di includere il tag canonical.
Il tag rel=canonical punta i motori di ricerca al contenuto originale o preferito, il che riduce la confusione e rende l’attribuzione più facile.
Per aiutare a identificare potenziali problemi di contenuto duplicato, fai riferimento alle performance di pagina su Search console. Il rapporto include anche una sezione che elenca tutte le pagine che possono avere problemi di visibilità.
5 modi per prevenire la cannibalizzazione delle parole chiave
Metodo Fusion: Unire il contenuto
Se hai due pagine web che stanno facendo cose simili, come una pagina web che raccomanda il miglior hosting wordpress e una pagina che elenca i servizi di hosting wordpress scadenti, dovresti prendere tutti questi contenuti e metterli in una sola pagina.
Questa soluzione non funzionerà necessariamente per ogni situazione, ma, molto spesso, la fusione dei contenuti semplificherà e aumenterà l’ottimizzazione del tuo sito web per i motori di ricerca.
Metodo Hiroshima: Cancellare il contenuto
È un po’ estremo, ma potresti prendere in considerazione l’idea di cancellare completamente i contenuti web problematici, specialmente se non sono più rilevanti per il tuo sito web.
Se la tua attività è cresciuta, e in qualche modo quel vecchio post di blog personale che usa certe parole chiave è ancora più rilevante del tuo contenuto desiderato… cancella il contenuto.
Se il contenuto non esiste più, allora non esiste nemmeno il problema.
Lo Spazzino: Rimuovere le parole chiave
Se vuoi mantenere alcuni contenuti specifici per altre ragioni e la presenza di una parola chiave non è critica, allora rimuoverla è sempre un’opzione.
Questo può essere un modo più lento e noioso di fare le cose – le soluzioni manuali di solito lo sono – ma ha la virtù di essere molto semplice e facile da implementare.
Il Cambio: Modificare i collegamenti interni
Se hai un contenuto web che si collega ad altri contenuti sul tuo sito web, allora i link stessi possono essere elementi che puoi migliorare.
Per i motori di ricerca come Google, i link stabiliscono l’importanza, quindi se si include un link ad un altro contenuto o pagina web, un motore di ricerca potrebbe classificare il contenuto che riceve il link più in alto.
Prova ad aggiungere o cambiare i link interni sul tuo sito web in modo che il contenuto meno importante si colleghi al contenuto che vuoi evidenziare e al quale dare priorità.
Facendo questo invierai un segnale alla pagina dei risultati del motore di ricerca (SERP) capace di indicare come il contenuto collegato è quello che dovrebbe essere prioritario.
Cambiare ancore e url dei link in entrata
Questa sarà una delle forme di cannibalizzazione più difficili da affrontare, ma può essere molto importante.
Dopo aver fatto una ricerca sul tuo sito web, potresti scoprire che una delle ragioni per cui un contenuto meno importante è ancora più alto del tuo più recente (e più rilevante) è che altri siti web gli mandano link.
Se hai i mezzi e il tempo puoi usare un software per tracciare i backlink e poi contattare i webmaster per chiedere loro di cambiare o cancellare i link.
Nella situazione ideale, scambieranno i vecchi link che non vuoi con quelli nuovi che stai cercando di privilegiare, e come risultato potrai effettivamente rafforzare il tuo ranking.
Psss… cerchi il tool perfetto per risolvere i tuoi problemi di cannibalizzazione? Qui ti ho messo quelli che uso io: I migliori SEO tool per analizzare, decidere e monitorare la SEO
La strategia migliore per evitare la cannibalizzazione SEO: puntare a più parole chiave per pagina, o solo una?
Ok ci sta, questa è la domanda che se lavori sul web dovresti esserti fatto almeno una volta nella vita… .
Quante parole chiave dovresti usare in una pagina?
La ricerca delle parole chiave è un argomento complicato. Trovare buone query di destinazione, e poi incorporarle in modo intelligente nel tuo testo, è un sottile equilibrio tra una scrittura naturale che è piacevole da leggere, e alcune scomode restrizioni imposte dalle limitazioni dell’algoritmo di ricerca di Google.
Un esempio classico di questo equilibrio è il numero di parole chiave a cui si punta su una pagina.
È spesso difficile per i SEO sapere fino a che punto le piccole variazioni di una parola chiave o di una frase chiave (come la pluralizzazione o l’ordine delle parole) influenzino l’ottimizzazione di ricerca di un post.
Di conseguenza, c’è un dibattito sull’opportunità di ottimizzare le pagine sulla base di una parola o frase specifica, o di includere più varianti. Fare la scelta giusta può ovviamente darti un vantaggio quando si tratta di ranking.
Ma sapere qual è la scelta giusta può essere una sfida.
Fortunatamente, con il miglioramento dei motori di ricerca, queste decisioni diventano meno consequenziali. Guardare questa domanda nel contesto dei recenti sviluppi può certamente aiutarci a trovare la migliore strategia di parole chiave per il tuo business.
In ottica di cannibalizzazione non esiste una risposta unica. Delle volte potresti preferire ottimizzare il tuo contenuto per diverse parole, altre volte invece scegliere un unica query come target per il tuo posizionamento.
Ok, ma cosa conta allora?
Anche qui, come sempre a contare è l’intento di ricerca dell’utente. Ciò che devi fare è capire per quale motivo sta cercando e offrire una risposta che sappia essere talvolta specifica, altre volte più ampia a seconda della specifica occasione.
Fermare la cannibalizzazione delle parole chiave aiuterà il posizionamento sui motori di ricerca del tuo sito web
Capire come risolvere la cannibalizzazione delle parole chiave è metà del processo per risolverla.
Molti professionisti SEO non hanno idea del fatto che pubblicando contenuti in linea con lo stesso search intent stanno ostacolando il loro ranking.
Seguendo i consigli che ti ho dato però le tue pagine potranno quantomeno competere contro i reali concorrenti… e non contro i tuoi stessi contenuti!
La cannibalizzazione delle parole chiave ha iniziato ad essere il cattivo nel mondo dei contenuti e del SEO quando gli spammer del web l’hanno usata in modo difettoso per aumentare il ranking di molte pagine con lo stesso contenuto sulla stessa parola chiave.
Personalmente immagino che l’abbiano fatto perché la link building non sembrava essere interessante per loro.
Sappiamo tutti quanto siano importanti i contenuti e i link (Google ha detto che sono tra i primi 3 fattori di ranking), e gli spammer lo hanno scoperto ovviamente subito.
La parte buona in tutta questa terribile situazione è che la cannibalizzazione delle parole chiave non è un problema o il vero cattivo (non deve esserlo per forza).
A lungo termine, una strategia di parole chiave e una mappa dei contenuti per i tuoi siti web eviteranno situazioni simili. E non dimenticare mai la user experience, perché l’utente è il re che fa le regole.
Tutti i metodi che ti ho raccomandato sono ovviamente molto buoni da prendere in considerazione ma sta a te decidere cosa fare.
Dunque…
Che la tua decisione possa portarti sempre più in alto!