Quello che ho imparato (e guadagnato) grazie alla delega

Chi vuole controllare tutto e si crede il migliore, finisce spesso per lamentarsi di ogni cosa e dei propri dipendenti, segnando così l’inizio del declino

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Se ti sei mai chiesto come far crescere davvero la tua azienda senza finire intrappolato in mille attività, sei nel posto giusto. In questo articolo ti racconto cosa ho imparato delegando: dagli errori comuni che bloccano la crescita, alle strategie per scegliere i partner giusti e creare una rete di collaboratori affidabili. 

L’altro giorno ero a Roma, da un cliente con una grande azienda.

Era in crisi nera.

Il suo collaboratore di punta, quello che gestiva tutto il team e teneva le fila delle operazioni, aveva deciso di andarsene. Così, di colpo. Nessun preavviso serio, solo una proposta economica migliore da un’altra azienda e, guarda caso, pure più vicina a casa sua.

La domanda che mi sono fatto è stata: com’è possibile arrivare a questo punto? Com’è possibile che, pur sapendo quanto sia fragile l’equilibrio di un’azienda, si possa finire per dipendere così tanto da una sola persona? È un pensiero che mi ha colpito, perché non parliamo di una svista banale, ma di un vero e proprio errore strategico.

Com’è che deleghi il cuore della tua attività a qualcuno che può mollarti da un momento all’altro, senza avere nemmeno una “copia di backup” pronta, cioè un sostituto che sappia prendere in mano la situazione?

La cosa assurda è che sappiamo tutti quanto la vita sia imprevedibile.

Malattie, imprevisti, cambiamenti improvvisi… eppure, eccoci qui.

Risultato? Il mio cliente, già sommerso di lavoro come proprietario, ora doveva pure coprire quel ruolo critico e, ciliegina sulla torta, trovare un sostituto all’altezza. Questo episodio mi ha fatto riflettere sull’importanza della delega.

Non basta “sbolognare” compiti: la vera delega efficace richiede controllo, sistemi di verifica e, soprattutto, una gestione attenta del team. Perché, se non monitori il livello di soddisfazione delle persone chiave, un bel giorno ti ritrovi a raccogliere i pezzi.

Esattamente come è successo a lui.

Ecco perché oggi ho pensato di parlarti di quello che ho imparato e che per me ha fatto la differenza.

meme sulla delega delle attività nel search marketing

Il paradosso “affossa imprese” del capo tuttofare

Immagina di voler aprire un negozio fisico: tu non pensi mica di occuparti personalmente della contabilità, della logistica, della pubblicità, del personale e pure del design degli interni, vero? Eppure, tanti imprenditori nel digitale si ritrovano nella stessa trappola del “tuttofare”.

Provi a fare di tutto e, in realtà, rischi di non far bene niente.

E sai qual è la cosa curiosa? Questo atteggiamento non riguarda solo le piccole imprese. L’ho visto anche in grandi società per azioni. Non è una questione di dimensioni aziendali, è una questione di dimensioni umane. È il nostro modo di pensare, la tendenza a voler controllare tutto, a non fidarci abbastanza degli altri o, peggio ancora, a sottovalutare l’importanza di creare sistemi solidi e processi di delega efficaci. E questo limite, prima o poi, presenta sempre il conto.

Il segreto è capire che tu devi essere il visionario, il leader che definisce la direzione strategica, mentre le attività tecniche e operative vanno affidate a chi le sa fare davvero. E queste persone, sarebbe meglio fossero decisamente più brave di te e non il contrario!

Quando ti metti a voler fare tutto, rischi di disperdere energie preziose. È come cercare di correre una maratona indossando un paio di scarpe scomode: alla fine, finisci per rallentare e stancarti inutilmente. Questa metafora la faccio perché da circa 10 mesi sono un runner e, credimi, so bene cosa significa sprecare energie per niente. Ma sai qual è la vera fregatura? Non è solo stancarsi: è perdere la gara, ritrovarti tra gli ultimi. E nel mondo del posizionamento sui motori di ricerca, sappiamo tutti che finire tra gli ultimi equivale a non esistere proprio.

O sei davanti, o sei invisibile.

Delegare ti permette di focalizzarti su ciò in cui eccelli e di lasciare ai professionisti il compito di tradurre la tua visione in risultati concreti.

Oggi il mercato è una giostra che gira troppo veloce, e se non sali a bordo nel modo giusto, rischi di essere lasciato indietro

Ora, diciamocela tutta, non è colpa tua se non riesci a tenere il passo su ogni singola novità nel digital marketing, nella SEO o nei social media. La realtà è che aggiornarsi continuamente richiede tempo e, soprattutto, competenze specifiche che non puoi acquisire da un giorno all’altro.

Delegare significa affidarsi a chi vive ogni giorno questo mondo in rapido mutamento. Immagina di avere un team di esperti sempre aggiornato sulle ultime tendenze: mentre tu puoi concentrarti sul core business, loro si occupano di interpretare e implementare ogni nuovo cambiamento, dandoti così un vantaggio competitivo.

Con la delega, non devi correre da solo; hai un supporto che ti permette di reagire in tempo reale alle trasformazioni del mercato.

Delegare non è solo una questione di alleggerire il carico di lavoro, è una strategia vincente che ti offre diversi vantaggi:

  • Concentrazione sul core business:
    Quando lasci andare le attività non essenziali, liberi tempo e risorse per focalizzarti su ciò che ti rende unico. Invece di disperdere energie in compiti tecnici, puoi dedicarti allo sviluppo del prodotto, all’innovazione e alla crescita del tuo brand.
  • Accesso a competenze specialistiche:
    Gli esperti non solo conoscono a fondo il loro settore, ma sono sempre aggiornati sulle ultime novità. Che si tratti di SEO, campagne social o content marketing, affidarsi a chi sa il fatto suo ti assicura di avere sempre le soluzioni più efficaci e attuali a disposizione.
  • Ottimizzazione dei processi:
    Avere processi ben strutturati è fondamentale per replicare il successo. Delegando, puoi instaurare sistemi di lavoro organizzati che monitorano e ottimizzano continuamente i risultati. In pratica, trasformi ogni attività in un asset di valore.

Bisogna smetterla di pensare che sia impossibile delegare proprio quelle cose in cui siamo più bravi

Questo approccio è il vero freno alla crescita di qualsiasi azienda. Ogni volta che ti dici “questo lo faccio io perché faccio prima”, ti stai costruendo una trappola: finisci incastrato in una marea di piccole cose che ti rubano l’intera giornata.

Personalmente, questo è uno degli aspetti su cui ho dovuto lavorare di più.

Sono nato e cresciuto facendo tonnellate di ricerche e studi da solo, portando avanti attività in autonomia. Dopo anni, mi ritrovo a ragionare velocemente e a completare task che per me sembrano semplici, ma che per altri possono essere molto più complesse. E qui ho capito una cosa fondamentale:

Invece di perdere tempo a lamentarmi perché io ci metto poco e gli altri molto, è molto più efficace investire quel tempo per trasferire il mio know-how ai miei collaboratori.

Questo fa la differenza.

Ancora meglio se riesci a creare delle procedure scritte, in modo che quella conoscenza diventi un asset aziendale vero e proprio, accessibile anche al prossimo collaboratore. In azienda, preferiamo strumenti semplici come Google Docs, dove ogni collaboratore può aggiornare e arricchire le procedure con il proprio contributo. Così si costruiscono manuali vivi, sempre aggiornati e realmente utili.

E no, non servono manualoni infiniti che nessuno legge. Bastano poche istruzioni chiare, scritte da chi lavora sul campo. Se pensi alla delega in questo modo, capisci bene quanto sia lontana dal concetto di debolezza e quanto, invece, sia uno strumento per trasformare il tuo know-how personale in un vero asset aziendale capace di fare la differenza.

Non si tratta di cedere il controllo, ma di creare un team sinergico che porta la tua visione al livello successivo. Invece di disperdere energie cercando di fare tutto da solo. La delega, in questo senso, diventa il vero motore della crescita.

Tutto molto bello, ma come scegliere il partner giusto?

Ovviamente, non basta decidere di delegare: bisogna saper scegliere con cura chi affiancarti in questo percorso. Non affidarti a chiunque, ma cerca partner che condividano la tua visione e abbiano una comprovata esperienza nel settore.

Ad esempio, nelle nostre attività di link building e digital PR, è fondamentale trovare i partner giusti che ci permettano di ottenere le pubblicazioni necessarie nei tempi e nei modi previsti. Per questo ci siamo impegnati negli anni a costruire una rete di collaborazioni solide che fa tutta la differenza del mondo. Se un partner non pubblicasse un articolo, lo facesse in ritardo o addirittura lo rimuovesse dopo un certo periodo, le attività dei nostri clienti ne risentirebbero in modo significativo.

Trovare i partner giusti ci ha permesso di poter costruire in ottica di risultati concreti per i nostri clienti, e quei risultati sono ciò che ci consente di crescere e restare competitivi. È chiaro, quindi, quanto sia cruciale investire tempo ed energie nella selezione di collaboratori affidabili.

E non parliamo dunque solo di collaboratori interni.

Costruire e investire in una rete di collaboratori esterni affidabili è altrettanto importante.

Delegare internamente è fondamentale, ma saper individuare partner esterni che siano all’altezza dei compiti delegati è ciò che fa la vera differenza. Questo approccio ci consente di mantenere standard elevati e di garantire continuità ed efficienza nelle nostre attività.

Ecco dunque alcuni criteri fondamentali che verifico quando valuto la delega di un’attività :

1. Competenza e specializzazione:
Verifica che il partner abbia una solida esperienza e referenze nel campo specifico in cui intendi delegare. Non accontentarti di soluzioni generiche, cerca chi abbia davvero fatto la differenza per altri clienti.

    Ad esempio, nella nostra agenzia siamo verticali nelle attività di posizionamento sui motori di ricerca e nell’accesso a un traffico organico. Non facciamo annunci a pagamento, non sviluppiamo siti web, e non ci occupiamo di tutto ciò che potrebbe servire a un’azienda per fare un buon digital marketing.

    E sai perché?

    Perché è davvero molto improbabile che una singola agenzia possa disporre di tutte le eccellenze necessarie in ogni area per ottenere risultati concreti.

    Per molti questa potrebbe sembrare una limitazione, ma per noi è un punto di forza (e te lo dico dopo +10 anni d’attività).

    Essere verticali ci permette di concentrarci su ciò che sappiamo fare meglio e di ottenere risultati tangibili.

    La dimostrazione? I nostri clienti, che continuano a lavorare con noi per anni
    (Se vuoi curiosare stiamo lavorando alla costruzione dei loro video qui).

    Personalmente, diffido sempre da chi si propone come “bravo a far tutto”. Perché negli anni ho imparato che non solo è difficile che sia vero, ma è anche un rischio enorme: se affidi tutto a un unico interlocutore e qualcosa va storto, rischi di compromettere l’intero business.

    2. Aggiornamento continuo:
    Il digitale è in costante evoluzione, quindi è essenziale che il tuo partner sia sempre al passo con le ultime tendenze. Un partner che investe nel proprio aggiornamento ti garantirà soluzioni sempre innovative e efficaci.

    È ovvio che, in un momento storico così complesso dove tutto va super veloce—e lo vediamo ogni giorno parlando di intelligenza artificiale, tecnologia, marketing, SEO, e così via—è impensabile che un unico interlocutore possa essere aggiornato su tutto. È impossibile padroneggiare il mondo di Google Ads, l’attività di posizionamento sui motori di ricerca, l’area tecnica, gli sviluppi dell’intelligenza artificiale… eccetera, eccetera, eccetera.

    Ecco perché è fondamentale affidarsi a specialisti per ogni area critica, altrimenti si finisce per avere una visione superficiale di tutto e una padronanza reale di niente.

    3. Trasparenza e comunicazione:
    Trasparenza e fiducia sono la base di ogni delega efficace. Nessuna delega può funzionare davvero se non viene controllata, verificata e monitorata. Per far sì che questo accada, la trasparenza deve essere al primo posto: processi chiari e accessibili permettono una delega pulita, mentre attività troppo legate all’individualità di chi le svolge trasformano la delega in un semplice “sbolognamento” di compiti.

    Quanto alla fiducia, è fondamentale per creare un contesto in cui chi riceve la delega si senta motivato a dare il massimo. Senza fiducia, non esiste la spinta a mettere in campo tutte le proprie risorse o a prendere decisioni cruciali quando serve. Perché sì, anche con processi ben definiti, arriverà sempre il momento in cui sarà necessario prendere una decisione.

    Personalmente, per monitorare le attività, utilizzo software che mi permettono di capire in tempo reale a che punto si trovano le cose che ho delegato. E per quanto riguarda la fiducia? Ho imparato che la chiave sta nel trovare collaboratori straordinari. Non è facile, inutile girarci intorno: richiede una ricerca costante. Ma alla fine, l’asset principale di ogni azienda di successo sono proprio le persone. Sono loro che determinano se la tua azienda gioca in serie A o resta nelle categorie amatoriali.

    le fasi del processo di delega

    Delegare per crescere è la chiave del successo (e non ci sono storie)

    Adesso, ricapitoliamo.

    Viviamo in un periodo storico in cui tutto sta accelerando a velocità impressionante.

    Lo vedi ogni giorno: intelligenza artificiale, nuove tecnologie, evoluzioni nel marketing digitale… tutto cambia di continuo. In questo scenario, saper delegare diventa la chiave del successo. Non importa se stai delegando a una persona, a un agente autonomo o persino a un’intelligenza artificiale: la delega funziona solo se c’è una piena comprensione dei processi e delle dinamiche che si innescano.

    Ecco perché non si tratta solo di “mollare” un compito a qualcun altro, ma di creare una struttura solida in cui ogni elemento, umano o digitale, lavori in modo integrato. Delegare in modo efficace oggi significa essere in grado di orchestrare questo ecosistema complesso con chiarezza e visione strategica.

    Non sprecare altre energie cercando di essere il “tuttofare”. Ogni minuto che passi a preoccuparti di ogni dettaglio è un minuto sottratto alla crescita del tuo business. Invece, scegli di investire nel supporto di partner affidabili che ti aiutino a ottimizzare i processi, a innovare e a rispondere in tempo reale alle sfide del mercato.

    Ricorda: delegare non è un segno di debolezza, ma di intelligenza e lungimiranza. Perché il vero fallimento non è affidarsi agli altri, ma restare bloccati nel pensiero di dover fare tutto da soli.

    Se vuoi crescere, devi avere il coraggio di mollare la presa su ciò che ti tiene fermo. La scelta è semplice: vuoi essere il collo di bottiglia o il motore che spinge la tua azienda in avanti? È il segno di chi sa riconoscere il valore delle proprie competenze e, soprattutto, di chi sa investire nelle risorse giuste per non restare mai indietro.

    Quindi, se hai sempre pensato che chiedere aiuto fosse un compromesso, ripensaci. È il momento di fare il salto di qualità, di concentrarti sul core business e di affidarti a chi può davvero fare la differenza. Se vuoi scoprire come scegliere i partner giusti e mettere in pratica una strategia di delega efficace, sappi che non sei da solo: siamo qui per aiutarti a trasformare ogni sfida in un’opportunità di crescita.

    E, se parliamo di attività organiche per il tuo sito web, siamo le persone giuste a cui delegare. Non perché vogliamo fare i fenomeni, ma perché questo è il nostro campo da gioco, quello in cui portiamo risultati concreti ogni giorno.

    Ti va di parlarne? Sai dove trovarmi.

    Roberto Serra

    Mi chiamo Roberto Serra e sono un digital marketer con una forte passione per la SEO: Mi occupo di posizionamento sui motori di ricerca, strategia digitale e creazione di contenuti.

    10 commenti su “Quello che ho imparato (e guadagnato) grazie alla delega”

    1. Davide Pellegrini

      Roberto, che bel post! Anch’io ho imparato a mie spese che non si può fare tutto da soli. Ora delego e mi concentro su ciò che mi piace davvero. Hai qualche consiglio su come trovare partner affidabili? 😊

    2. Roberto, fantastico! Hai colto nel segno. Anch’io ho avuto la mia dose di “tuttofare” e ora delego il grosso. Ma come fai a trovare i collaboratori giusti? Qualche trucchetto per non incappare in delusioni?

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