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Google Crawler e l’Importanza di una scansione corretta per la SEO e la tua Visibilità online

Da quando Larry Page nel marzo 1996 iniziò a scandagliare il World Wide Web con il suo crawler “Googlebot” (o come lo chiamo io “l’ispettore rompiscatole digitale”), ne è passata di acqua sotto i ponti!

Ma quello che ti chiedo è… TU, sì proprio tu che hai un sito web ma sembri più invisibile del cameriere quando devi pagare il conto! Sai perché nessuno ti trova online? Perché il Google Crawler ti sta ignorando come un adolescente ignora i consigli dei genitori.

È ora di capire come funziona questo ragnetto digitale e farlo lavorare per te, invece di lasciarlo a spasso per il web come un cane senza guinzaglio!

Vuoi trasformare il tuo sito da un vicolo buio dimenticato alla Strip di Las Vegas? Allora preparati, perché sto per svelarti i segreti per far innamorare il Google Crawler del tuo sito.

Dimentica tutto quello che pensavi di sapere sulla SEO. Qui parliamo di roba seria, non dei soliti trucchetti da due soldi che ti promettono la prima pagina su Google in 24 ore (Spoiler: funzionano quanto una dieta a base di pizza e gelato).

Se sei pronto a scoprire come trasformare il Google Crawler da nemico giurato a migliore amico del tuo sito web, allora smetti di scrollare Facebook e concentrati, perché questa roba potrebbe avere un impatto reale sul il tuo business online!

Cos’è il Google Crawler? È il tuo peggior incubo se non sai come funziona, ma può diventare il tuo migliore alleato se lo capisci davvero.

Quando si parla di Google crawler quello che molti non sanno è che in realtà non parliamo di uno ma di ben DUE tipi di crawler:

  1. Googlebot Smartphone: questo è quello che ti mette nei guai se il tuo sito fa acqua su mobile. Simula un utente su dispositivo mobile e se il tuo sito non è responsive, sei decisamente messo male.
  2. Googlebot Desktop: questo è il classico, simula un utente su computer.

Ma occhio, non puoi scegliere quale dei due far passare sul tuo sito. Entrambi usano lo stesso “lasciapassare” nel file robots.txt. Quindi o li accogli entrambi o li blocchi entrambi.

Non c’è via di mezzo.

E qui viene il bello: Google ora indicizza principalmente la versione mobile dei contenuti e se il tuo sito fa pena su smartphone, puoi dire addio al ranking. La maggior parte delle scansioni vengono fatte col crawler mobile, con quello desktop che passa ogni tanto giusto per controllare che non stai facendo cavolate.

Questi crawler non sono solo dei lettori passivi, hai mai controllato veramente come stanno analizzando il tuo sito? Potresti avere delle sorprese… perché sono degli esaminatori spietati che analizzano tutto: struttura del sito, link interni ed esterni, velocità di caricamento… È come avere l’Agenzia delle Entrate del web che controlla ogni singolo byte del tuo sito!

E non pensare di poterli ingannare. Googlebot è progettato per essere eseguito da migliaia di macchine contemporaneamente, praticamente come avere un esercito di ispettori che bombardano il tuo sito di richieste.

Se il tuo server non regge, sono guai seri per te.

Ah, e se pensi di bloccare le richieste dagli Stati Uniti per fermarli sappi che Googlebot è furbo e può tentare di scansionare da indirizzi IP di altri paesi. Quello che però puoi fare è specificare quali crawler devono e possono passare spesso e quali meno.

CaratteristicaGooglebotBingbotDuckDuckBot
Frequenza di ScansioneAltaMediaBassa
Comprensione JSOttimaBuonaLimitata
Riconoscimento AMPNo
Gestione di robots.txtCompletaCompletaLimitata
Direttive per i diversi crawler

Insomma: o impari a ballare con Googlebot, o il tuo sito web diventerà invisibile come un commercialista onesto.

La scelta è tua.

Google Crawler meme

L’Importanza del Crawl Budget

Ora, vediamo il crawl budget come un investimento che Google fa sul tuo sito. All’inizio, è come se ti desse un piccolo fondo per avviare un’impresa: cauto, limitato, giusto per vedere se sei affidabile. Google spende risorse reali per scansionare i tuoi contenuti, quindi inizia con parsimonia.

Ma se dimostri di essere un “imprenditore digitale” affidabile, con contenuti di qualità e un sito ben strutturato, Google inizia a fidarsi. E cosa succede quando si fida? Aumenta l’investimento! Il tuo crawl budget cresce, permettendo a Google di scansionare più pagine, più frequentemente.

È come passare da un micro-credito a un vero e proprio finanziamento aziendale. Più Google si fida del tuo “business digitale”, più risorse investe nella scansione del tuo sito. Ecco perché è fondamentale mantenere il tuo sito pulito, rilevante e ben organizzato: stai costruendo un rapporto di fiducia con il tuo “investitore” più importante, Google stesso.

Capito adesso perché è così cruciale gestire bene il tuo crawl budget? Ma la vera domanda è quand’è stata l’ultima volta che hai verificato il tuo? Molti siti stanno sprecando questa preziosa risorsa senza nemmeno rendersene conto.

Non è solo una questione tecnica, è il fondamento della tua visibilità online!

Come ottimizzare l’efficienza del crawling

Ascolta bene, perché questa è roba che può fare la differenza tra essere il re del web o il fantasma di internet. Ogni volta che Googlebot mette piede nel tuo sito, sta bruciando risorse come se non ci fosse un domani. Elettricità, potenza di calcolo, server… tutto questo costa, e indovina un po’? Google non è un ente di beneficenza.

Ora, immagina di invitare qualcuno a casa tua e fargli trovare un labirinto pieno di trappole. Ecco, è quello che fai a Googlebot quando il tuo sito è un disastro. Vuoi esempi?

Eccoteli serviti su un piatto d’argento:

  1. Errori soft 404 a go-go: È come mettere cartelli “USCITA” che portano a muri ciechi. Googlebot gira in tondo e spreca tempo prezioso.
  2. Sitemap xml o HTML? Cos’è, roba da mangiare?: Se non invii la tua sitemap, stai praticamente dicendo a Google “Ehi, trova tu quello che ti serve, io ho di meglio da fare”. Spoiler: non lo farà. Ricorda che a riguardo è poi importante fargli capire su quali pagine ha senso che torni una volta al giorno e su quali una volta all’anno!
  3. Redirect sbagliati o infiniti: È come mandare Googlebot in un gioco dell’oca senza fine. “Vai alla casella 3”, “Torna alla 1”, “Salta alla 7″… alla fine si stanca e se ne va.
  4. Contenuti duplicati: Immagina di leggere lo stesso libro 100 volte. Noioso, vero? Ecco come si sente Googlebot quando trova la stessa pagina replicata all’infinito.
  5. Tempi di caricamento da era glaciale: Se il tuo sito è più lento di una lumaca in salita, Googlebot potrebbe decidere che la vita è troppo breve e passare oltre.
  6. File robots.txt scritto da un poeta ubriaco: Se il tuo file robots.txt è un capolavoro di confusione, non stupirti se Googlebot decide di prendere un caffè invece di scansionare il tuo sito.

Riguardo il robots.txt dacci un occhio semplicemente aggiungendo /robots.txt alla fine della url del tuo dominio. Le direttive che dovresti avere su quel file devono essere queste:

DirettivaDescrizioneEsempio
User-agentSpecifica quale crawler deve applicare le regole seguentiUser-agent: * (tutti i crawler)
DisallowIndica le pagine o directory che il crawler non deve visitareDisallow: /private/
AllowSpecifica pagine o directory che possono essere indicizzate nonostante il blocco precedenteAllow: /public/
Crawl-delayImposta un ritardo tra le richieste del crawler al server (in secondi)Crawl-delay: 10
SitemapFornisce la posizione della sitemap per il sitoSitemap: http://example.com/sitemap.xml
Le direttive che dovresti avere nel robots.txt per facilitare il lavoro al crawler di Google

Quanti di questi problemi potresti avere senza saperlo? A volte basta un piccolo errore per compromettere l’intera scansione… e per questo fai attenzione: ogni ostacolo che metti sulla strada di Googlebot è come un cartello luminoso che dice “Per favore, ignorami”. E credimi, Google è fin troppo felice di accontentarti.

Quindi, fai un favore a te stesso e al tuo business: rendi la vita facile a Googlebot. Sito pulito, veloce, ben strutturato. È come stendere un tappeto rosso per il tuo VIP più importante. Perché alla fine, se Googlebot è felice, il tuo ranking sorride. E quando il tuo ranking sorride, sorride anche il tuo conto in banca.

L’Impatto degli Aggiornamenti degli Algoritmi di Google

Hai mai avuto la sensazione che Google stesse giocando a nascondino con il tuo sito?

Beh, non sei pazzo.

Gli aggiornamenti degli algoritmi di Google sono come quelle regole del gioco che cambiano mentre stai giocando. Un giorno sei in cima alle SERP, il giorno dopo ti ritrovi sepolto nella pagina 10 e qui la domanda è: sei sicuro di essere sempre al passo con questi cambiamenti? Molti si accorgono troppo tardi di essere rimasti indietro…

Vediamo insieme come questi aggiornamenti possono influenzare il tuo business online:

  1. Crawling: Il Googlebot è come un cliente esigente. Con ogni aggiornamento, potrebbe decidere di passare più tempo a curiosare nel tuo sito mobile o ignorare completamente quelle pagine piene di chiacchiere inutili. Contenuto di qualità è il tuo miglior biglietto da visita!
  2. Indexing: Google diventa sempre più selettivo su cosa mettere nel suo “catalogo”. Se il tuo sito è pieno di roba vecchia, duplicata o semplicemente inutile, non aspettarti di ricevere un invito alla festa delle SERP.
  3. Qualità del Contenuto: Google adora i contenuti freschi, originali e utili. Se il tuo sito sembra un copia-e-incolla di Wikipedia, preparati a una bella doccia fredda nei ranking.
  4. User Experience: Se il tuo sito è lento come una lumaca, non mobile-friendly o pieno di pop-up fastidiosi, Google potrebbe decidere di mandarlo in panchina. Utente felice = Google felice!

Quindi invece di maledire Google ad ogni aggiornamento, perché non trasformare questa sfida in un’opportunità? Al posto di preoccuparti di pubblicare roba nuova, aggiorna regolarmente i tuoi contenuti, ottimizza l’esperienza utente e stai al passo con le linee guida, nel mondo SEO, l’unica costante è il cambiamento!

Il crawling è un processo fondamentale per garantire la visibilità di un sito web nei risultati di ricerca di Google.

Come abbiamo visto, Google non si limita a scansionare e indicizzare le pagine web, ma valuta attentamente la qualità dei contenuti e l’esperienza utente. Le linee guida di Google per la qualità dei contenuti si basano sul principio E-E-A-T (Esperienza, Competenza, Autorevolezza e Affidabilità).

Questo significa che non è sufficiente avere un sito tecnicamente perfetto. I tuoi contenuti devono dimostrare esperienza, competenza e autorità nel tuo settore. I siti che soddisfano questi criteri tendono a essere scansionati e indicizzati più frequentemente da Googlebot, aumentando le loro possibilità di ottenere un buon posizionamento nei risultati di ricerca.

Un sito ottimizzato per il crawling di Google è come avere un pass VIP per entrare nell’indice di Google. Non solo salti la fila per entrare nel club esclusivo, ma hai anche la possibilità di finire sul palco principale dei risultati di ricerca.

Ma non pensare che basti schioccare le dita. Devi sudare sia sulla parte tecnica – sì, quella roba noiosa che preferiresti ignorare – sia sui contenuti. Perché avere un sito che funziona come un orologio svizzero ma con contenuti mediocri è come avere una Ferrari con il motore di un monopattino. Inutile.

E non fermarti qui. Il digitale cambia più velocemente di quanto tu possa immaginare. Devi tenere d’occhio le prestazioni del tuo sito e adattarti agli aggiornamenti di Google come se fosse il tuo capo più esigente. Perché lo è, in un certo senso.

La differenza tra un sito di successo e uno che implora come un cucciolo abbandonato sta proprio qui: nell’attenzione ai dettagli e nella capacità di adattarsi. Nel web, essere visibili è tutto.

Non lasciare che il tuo sito diventi quel negozio fantasma in un vicolo buio. Fallo brillare, fallo notare, e lascia che Google faccia il resto!

Ora vai e fai in modo che il tuo sito sia il banchetto più invitante per il Crawler di Google.

Nella SEO, come nella vita, la costanza è la chiave del successo.

Continua a lavorare nell’ottimizzare e creare contenuti di qualità e se non ci riesci paga qualcuno per farlo! Il Crawler di Google noterà i tuoi sforzi, e presto anche i tuoi potenziali clienti lo faranno.

Ma la domanda più importante è: sei davvero sicuro di star facendo tutto il possibile per il tuo sito? O ci sono opportunità che stai perdendo senza nemmeno saperlo?

Se ti serve una mano… in quel caso sai dove trovarci!

FAQ: domande frequenti sul tema Google Crawler

1. Cos’è il Google Crawler e perché è importante per la SEO?
Il Google Crawler è un bot che esplora e indicizza i contenuti del web, determinando quali pagine appariranno nei risultati di ricerca. Una corretta ottimizzazione del crawling è cruciale per migliorare la visibilità di un sito nelle SERP di Google.

2. Perché dovrei preoccuparmi del mio crawl budget?
Il crawl budget è il numero di pagine che Google è disposto a visitare sul tuo sito in un determinato periodo. Ottimizzare questo budget è fondamentale per garantire che le pagine più importanti vengano scansionate e indicizzate correttamente.

3. Qual è l’importanza dell’ottimizzazione tecnica e mobile per il crawling?
L’ottimizzazione tecnica, inclusa quella per dispositivi mobili, è essenziale per facilitare il lavoro del Google Crawler. Un sito tecnicamente ottimizzato permette a Google di scansionare più pagine in meno tempo, migliorando la visibilità nei risultati di ricerca.

4. Come influisce la qualità dei contenuti sul Google Crawler?
La qualità dei contenuti è valutata attraverso il principio E-E-A-T (Esperienza, Competenza, Autorevolezza e Affidabilità). Google preferisce scansionare e indicizzare siti che offrono contenuti di alta qualità, aumentando le possibilità di ottenere un buon posizionamento nelle SERP.

5. In che modo gli aggiornamenti degli algoritmi di Google influenzano il crawling?
Gli aggiornamenti degli algoritmi possono modificare il modo in cui Google scansiona e indicizza i contenuti. Ad esempio, l’aggiornamento sulla velocità di caricamento delle pagine e l’indicizzazione mobile-first hanno un impatto diretto sull’efficienza del crawling.

Roberto Serra

Mi chiamo Roberto Serra e sono un digital marketer con una forte passione per la SEO: Mi occupo di posizionamento sui motori di ricerca, strategia digitale e creazione di contenuti.

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