Gli Agenti IA stanno rivoluzionando il marketing digitale

Le nuove IA analizzano dati, imparano dalle interazioni e anticipano le esigenze dei clienti: ecco cosa emerge da studi e ricerche recenti

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📌 TAKE AWAYS

  • Il mercato degli Agenti IA ha raggiunto i 6,8 miliardi di dollari nel 2024, con una previsione di crescita del 30,3% fino al 2034.
  • Non basta più ottimizzare per Google: ora è necessario strutturare i contenuti in modo semanticamente ricco e accessibile agli Agenti IA.
  • Gli Agenti IA non si limitano a suggerire contenuti, ma possono interagire direttamente con i siti web tramite API, effettuando ricerche, comparazioni e persino acquisti per conto degli utenti.
Gli Agenti IA stanno trasformando il marketing digitale, analizzando dati, apprendendo dalle interazioni e ottimizzando la SEO per nuove modalità di ricerca.
Il loro impatto si estende alla customer experience e all’automazione delle decisioni, rendendo essenziale per le aziende adattarsi a questa rivoluzione.
Ottimizzare i contenuti per gli Agenti IA diventa vitale per mantenere visibilità e competitività online.

Dimentica i software rigidi e passivi del passato. Pensa invece a un vero e proprio agente IA che lavora al tuo fianco, incessantemente.

Quest’entità non si limita a immagazzinare dati, ma li analizza con acume, impara da ogni interazione e prende decisioni in autonomia per raggiungere quegli obiettivi che tu stesso gli hai indicato. Non c’entra nulla con i chatbot rudimentali o gli assistenti virtuali limitati: un Agente IA è un vero e proprio braccio destro digitale, sempre pronto a rispondere alle domande dei tuoi clienti 24 ore su 24, a trovare soluzioni anche ai problemi più complessi e, addirittura, ad anticipare le esigenze della tua clientela.

I nuovi agenti IA sono capaci di navigare, interagire e, in un certo senso, “pensare” al posto nostro e stanno per stravolgere completamente le regole del marketing online. E tu che vivi di posizionamento, visibilità, conversioni e traffico web, hai una sola carta da giocare: afferrare al volo questa transizione, oppure rischiare seriamente di rimanere tagliato fuori, a guardare i tuoi concorrenti sorpassarti.

Perché ora, ottimizzare il tuo sito web significa anche “convincere” questi agenti IA a scegliere proprio te e non i tuoi competitor quando fanno ricerche per conto di altri.

In quest’articolo ti parlerò di come cambia la SEO con gli agenti IA, quali sono le ultime novità e cosa è emerso da alcune ricerche recenti molto interessanti. Iniziamo subito.

agent ai market, fonte GM Insights 2025

Agenti IA: un mercato da 6,8 miliardi di dollari

Se ancora pensi che gli agenti IA siano un abbaglio tecnologico senza sostanza, è ora di resettare le tue convinzioni. Secondo i dati inequivocabili di Global Market Insight, il mercato globale dell’intelligenza artificiale autonoma e degli AI Agent è stato valutato ben 6,8 miliardi di dollari nel 2024. E non è una bolla speculativa destinata a sgonfiarsi, anzi!

Le previsioni sono ancora più impressionanti, stimando una crescita del 30,3% tra il 2025 e il 2034. Numeri che fanno girare la testa e che dimostrano in modo inconfutabile come questa tecnologia non sia affatto un fuoco fatuo.

E non pensare, sbagliando, che sia un fenomeno confinato alle solite mega-corporation della Silicon Valley. Anche le aziende italiane, dalle PMI alle grandi realtà, devono prepararsi a questa rivoluzione.

agent ai market, fonte GM Insights 2025

Perché gli Agenti IA non sono entità eteree che popolano il web, ma strumenti sempre più potenti, concreti e diffusi, destinati a trasformare in profondità il modo in cui le persone cercano informazioni online, interagiscono con i brand e, soprattutto, prendono decisioni d’acquisto che impattano direttamente sul tuo fatturato.

Hai letto l’intervista di Emiliano Papadopoulos sul Corriere della Sera?

Papadopoulos, veterano del settore tech, fondatore di Allnet.Italia, azienda del settore ICT, ha dichiarato:

gli Agenti IA sono veri e propri alter ego tecnologici per le aziende e, che ti piaccia o no, entro uno o due anni al massimo, ogni business dovrà farci i conti.

Emiliano Papadopoulos

Stando alle sue parole, i primi segnali li vediamo già, con i vari “co-pilot” integrati in piattaforme come Teams. Pensa a un Agente IA che, durante una riunione di lavoro, capisce al volo l’umore dei partecipanti, il loro livello di attenzione, analizza bilanci in un batter d’occhio e ti suggerisce le prossime mosse.

Insomma, un vero aiutante per manager e imprenditori, applicabile al marketing, al servizio clienti, per fare preventivi, valutazioni e persino per dare un parere su decisioni strategiche come fusioni e acquisizioni. Certo, la decisione finale resta sempre umana, ma il supporto dell’IA è destinato a diventare fondamentale.

i dati sugli agenti IA, fonte Statista 2025
Statista

Cosa pensano gli agenti IA del tuo sito web?

Considera questo scenario, sempre più vicino alla realtà: un tuo potenziale cliente, invece di digitare pigramente parole chiave su Google, si rivolge con naturalezza a un Agente IA come ChatGPT e il suo Deep Research, Gemini, Microsoft Copilot o un altro LLM (Large Language Model) e gli formula una richiesta precisa, in linguaggio naturale: “Trovami i migliori ristoranti di sushi a Milano aperti a pranzo, con opzioni vegetariane e fascia di prezzo media, e prenota un tavolo per due per sabato prossimo”.

L’Agente IA, setaccia il web al posto suo, esplora siti web di ristoranti e recensioni online, verifica orari di apertura e menu, confronta fasce di prezzo e opzioni vegetariane, e presenta una lista ristretta di ristoranti di sushi perfettamente pertinenti alla sua richiesta, pronti per essere valutati e prenotati con un semplice comando.

Ma cosa significa tutto questo, in termini pratici, per te, che punti tutto sulla visibilità online per far crescere il tuo business? Significa che devi assolutamente smetterla di pensare solo ed esclusivamente a Google e iniziare a considerare seriamente anche questi nuovi “motori di ricerca” intelligenti. (Non ci crederai, ma c’è vita oltre Google!)

Perché se il tuo sito web non è ottimizzato per essere “compreso” e “apprezzato” dagli Agenti IA, rischi concretamente di scomparire dai radar delle nuove ricerche online, di perdere visibilità nei confronti di un’ampia fetta di potenziali clienti e, di conseguenza, di vedere calare drasticamente il tuo traffico web e, soprattutto, le tue preziose conversioni, come già ti avvertivo qui.

agent ai market, fonte GM Insights 2025

La SEO semantica che parla agli AI agent

La SEO tradizionale, quella che hai studiato, applicato e (forse) pensavi di aver finalmente padroneggiato, si basa sull’ottimizzazione certosina per i motori di ricerca “classici”, come Google, Bing o Yahoo.

Ma con l’irruzione sulla scena degli Agenti IA, il paradigma della ricerca online (e quindi la SEO) cambia radicalmente. Non basta più “piacere” all’algoritmo di Google, devi farti “notare” e “apprezzare” anche dagli algoritmi degli Agenti IA. Una vera rivoluzione copernicana per chi, come te, vive di web marketing e posizionamento online.

E come si fa, in pratica, a ottimizzare per questi nuovi “visitatori” intelligenti? Semplice (si fa per dire, ovviamente): devi imparare a “parlare la loro lingua”, rendergli il più facile possibile la comprensione dei tuoi contenuti, strutturare le informazioni in modo logico, chiaro e semanticamente ricco.

In sintesi, devi abbracciare la “Semantic SEO”, ovvero l’ottimizzazione semantica, che mette al centro il significato e il contesto, piuttosto che la mera sequenza di parole chiave.

Come spiega in modo chiaro Beatrice Gamba, stimata SEO Specialist e Content Strategist di WordLift, azienda all’avanguardia nel semantic web, la SEO di una volta, quella focalizzata solo su parole chiave e meta-tag non esiste più.

La SEO di oggi ha cambiato pelle, è diventata adulta. Non si tratta più solo di scalare le classifiche di Google, ma di farsi trovare in un universo digitale molto più ampio, guidato dall’intelligenza artificiale. Non è più sufficiente scegliere le parole giuste e ottimizzare le descrizioni del tuo sito. La nuova SEO significa allineare i tuoi contenuti in modo strategico con i cervelli elettronici del futuro: i Large Language Models e le piattaforme IA. Ognuna di queste intelligenze artificiali ha il suo modo unico e sofisticato di analizzare i dati e capire il web.

Un esempio pratico? Beatrice Gamba cita il caso di Glasses.com. Un agente IA, istruito da Wordlift, ha ottimizzato la struttura e i contenuti del sito attraverso mappe tematiche intelligenti.

I risultati? Un +30% di click sulle pagine di categoria (PLP) grazie a un nuovo sistema di linking interno e un +27% di click sulle pagine con contenuti AI-personalizzati rispetto a quelle statiche. Un chiaro segnale di come l’IA, usata in ottica SEO, possa migliorare visibilità ed engagement (se usata con criterio, naturalmente).

Topical Map: la mappa del tesoro delle IA

Ma come si traduce concretamente questa “ottimizzazione semantica” per gli Agenti IA? Quali strumenti e strategie puoi mettere in campo fin da subito? Una delle tattiche più efficaci, testata e validata sul campo, è la creazione di “Topical Map”, ovvero mappe tematiche iper-strutturate.

Pensa a una Topical Map come a una mappa concettuale dettagliata e interattiva del tuo sito web, che organizza in modo logico e intuitivo tutti i tuoi contenuti in cluster tematici strettamente interconnessi tra loro.

Te la dico più chiara? Si tratta di una struttura gerarchica pensata per organizzare concetti chiave, temi centrali e ogni dettaglio del tuo settore.

Lo scopo principale? Trasformare il tuo sito in uno spazio navigabile, dove tutto è interconnesso in modo sensato. Così, sia i visitatori in carne e ossa che le intelligenze artificiali più evolute si orientano senza fatica, trovando immediatamente l’informazione giusta. Quando progetti Topical Map efficaci, il tuo sito spicca e diventa facilmente “rintracciabile” dalle piattaforme IA, come spiega su LinkedIn Beatrice Gamba.

Inoltre, migliori la “comprensione” dei tuoi contenuti per chiunque, rafforzi la rete di link interni tra le pagine e ottimizzi i tuoi testi per rispondere in modo impeccabile alle domande che gli utenti pongono agli assistenti vocali e alle intelligenze artificiali. In sostanza, è come dare al tuo sito web una mappa stradale precisa per essere capito e apprezzato da tutti, persone e macchine!

In pratica, creando Topical Map ben architettate e semanticamente ricche, trasformi il tuo sito web in un vero e proprio “knowledge graph”, una rete di conoscenza organica e facilmente comprensibile dagli Agenti IA.

Questo permette loro di “capire” in profondità di cosa ti occupi, quali sono i tuoi argomenti chiave, e come i tuoi contenuti sono intimamente collegati tra loro a formare un corpus informativo coerente e autorevole. E, di conseguenza, di considerarti una fonte di informazione autorevole, pertinente e meritevole di essere raccomandata agli utenti che si affidano a loro per le ricerche online.

Preparati alla “Agentic Search”

Guarda cosa sta succedendo negli ultimi mesi: i colossi del web, tipo Google, OpenAI, Microsoft e altri pesi massimi dell’intelligenza artificiale, stanno spingendo tutti in una direzione ben precisa.

Stanno promuovendo con forza una nuova evoluzione della ricerca online, qualcosa che va oltre le “AI Overviews” o i chatbot che già conosciamo. Si tratta di creare un legame profondo e diretto tra le piattaforme di intelligenza artificiale e i siti web, usando delle “porte” speciali chiamate API.

Proprio di questo parla Gianluca Fiorelli, autorevole SEO di fama internazionale e consulente strategico, nell’intervista rilasciata a David Bain per il podcast Majestic.

Così, quando una persona fa una ricerca “parlando” con l’intelligenza artificiale, questa non si limita a dare risposte, ma può anche agire direttamente sui siti web per conto dell’utente.

Immagina di poter fare una ricerca e poi, senza uscire dalla chat con l’IA, prenotare un volo, comprare un prodotto o fare qualsiasi altra azione direttamente sul sito web che ti interessa. Ecco, questa è la “Agentic Search”, la nuova frontiera della ricerca online, secondo Gianluca Fiorelli.

Pensa, ad esempio, a un utente che chiede al suo Agente IA di acquistare un nuovo paio di scarpe da running taglia 42, di una marca specifica e con consegna a domicilio. Grazie alla “Agentic Search”, l’Agente IA potrebbe collegarsi direttamente al sito web di un negozio di articoli sportivi, consultare il catalogo prodotti tramite API, verificare la disponibilità della taglia e del modello desiderati, aggiungere le scarpe al carrello, inserire l’indirizzo di spedizione e persino completare l’acquisto per conto dell’utente, senza che quest’ultimo debba mai navigare manualmente sul sito web del negozio. Un’esperienza d’acquisto radicalmente semplificata e incredibilmente efficiente.

E quali sono le implicazioni concrete per la tua attività online?

Significa che potresti assistere a una riduzione del traffico diretto al tuo sito web, ma questo non si tradurrà necessariamente in un calo delle conversioni. Anzi, è probabile che le conversioni si spostino sempre più all’interno delle piattaforme degli Agenti IA, avvenendo direttamente attraverso le loro interfacce intuitive.

Quindi, invece di concentrarti unicamente sull’obiettivo di attirare visitatori sul tuo sito web, devi iniziare a pensare in modo strategico a come “connetterti” in modo efficace e profondo con gli Agenti IA, a come rendere i tuoi contenuti e servizi facilmente accessibili e “comprensibili” anche a queste entità digitali, attraverso l’implementazione di API e altre tecnologie di integrazione.

Se ti stai chiedendo se devi stravolgere tutto il tuo lavoro SEO per prepararti alla “Agentic Search”, rilassati. Se lavori seriamente e nel modo giusto, ti accorgerai che molte delle cose che devi fare sono le stesse che già fai oggi per far funzionare la tua SEO. Non serve inventare strategie mai viste prima o cambiare completamente il tuo approccio. E non spaventarti se vedi calare il traffico diretto al tuo sito web.

Se stai ottimizzando bene per la “Agentic Search”, non deve essere un campanello d’allarme. Anzi, è probabile che sempre più clienti arriveranno grazie agli agenti IA, che li accompagneranno all’acquisto direttamente dalle loro piattaforme. In fondo, il risultato finale, cioè le conversioni e i clienti, potrebbe essere molto simile a quello a cui sei abituato ora. Cambia il come, ma non per forza il cosa ottieni alla fine.

A questo punto vorrei parlarti brevemente di quattro ricerche, condotte in ambito universitario, che mi hanno molto colpito, sull’era agentica. Si tratta di paper accademici molto tecnici e articolati, ma non temere, io ho isolato le parti che ci interessano, a proposito di ottimizzazione e visibilità. Te ne parlo nel prossimo paragrafo.

Quattro ricerche autorevoli sull’era agentica (importanti anche in ottica SEO)

La prima ricerca “Visibility into AI Agents“, condotta da studiosi di Oxford e Cambridge, pone un imperativo categorico: la trasparenza operativa degli agenti IA è imprescindibile.

In parole semplici, è indispensabile poter tracciare, controllare e capire cosa fanno gli Agenti IA. Non è una cosa “in più” che sarebbe bello avere, ma è assolutamente necessaria per poterli usare in modo corretto e affidabile.

Se non riusciamo a vedere cosa fanno gli Agenti IA, diventa un problema. Le loro decisioni diventano “oscure,” non si capirebbe come prendono decisioni, e questo potrebbe causare rischi seri per tutto il sistema. Senza controllo, la fiducia negli Agenti IA crollerebbe e nessuno si fiderebbe più di questi sistemi.

La ricerca dice chiaramente che per poter gestire e regolamentare gli Agenti IA, dobbiamo per forza avere dei modi solidi per tracciare e controllare le loro azioni.

Ecco, oltre agli evidenti problemi etici sollevati dai ricercatori, in ottica SEO, questo è essenziale, proprio per capire come agire di conseguenza. Se non so come operano gli agenti, come posso ottimizzare il mio sito web per renderlo “interessante” per loro?

La seconda ricerca è cinese e si intitola, “The Rise and Potential of Large Language Model Based Agents” di NLP Group at Fudan University.

Evidenzia una trasformazione qualitativa nella capacità di comprensione degli agenti IA. L’avvento dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) conferisce a questi agenti una sofisticazione semantica inedita. Non si limitano all’elaborazione sintattica del linguaggio, ma dimostrano una crescente competenza nell’interpretazione del significato, del contesto e delle sfumature.

Questa ricerca documenta la transizione da agenti IA puramente reattivi a entità capaci di analisi critica e valutazione della qualità intrinseca dell’informazione linguistica. La conseguenza diretta è una dipendenza crescente dalla qualità e dall’affidabilità delle fonti informative per il corretto funzionamento di tali agenti.

Per cui, in ottica SEO, vedi che significa? Gli agenti IA premiano ancora di più i contenuti autorevoli e affidabili. Su questo le cose non cambiano, anzi!

La terza ricerca “Agent AI: Surveying the Horizons of Multimodal Interaction“, condotta da ricercatori di varie università tra cui Stanford e il Microsoft Research di Redmond, amplifica la portata cognitiva degli agenti IA, proiettandoli in una dimensione multimodale.

Gli Agenti IA stanno evolvendo nel modo in cui ricevono informazioni. Inizialmente, potevano elaborare un solo tipo di dato alla volta, magari solo testo. Ora, una svolta significativa è che stanno diventando capaci di usare contemporaneamente diverse forme di informazione: possono lavorare con testi scritti, immagini e anche suoni.

Questa nuova capacità non è semplicemente un’aggiunta di funzioni, ma rappresenta un vero cambiamento nel loro modo di comprendere il mondo. Superando la limitazione di elaborare un solo tipo di input, gli Agenti IA multimodali si avvicinano a una comprensione più completa e contestualizzata della realtà. È come se, invece di vedere una scena attraverso un unico filtro, ora potessero usare più prospettive contemporaneamente per formarsi un quadro più ricco.

L’ultima ricerca TPTU (Task Planning and Tool Usage), del SenseTime Research, istituto cinese, rivela l’architettura operativa degli agenti IA avanzati, caratterizzata da una pianificazione strategica e dall’utilizzo strumentale del web.

La competenza fondamentale risiede nella capacità di scomporre compiti complessi in sottotask gestibili e di orchestrare l’impiego di risorse esterne – “tool” – per l’esecuzione di ciascun sottotask.

Questa architettura TPTU conferisce agli agenti IA una notevole efficienza e flessibilità nell’affrontare problemi complessi e nel navigare nella vastità del web. La ricerca sottolinea che l’efficacia degli agenti TPTU dipende criticamente dalla disponibilità di informazioni strutturate e accessibili nel web, fungendo queste ultime da “strumenti” essenziali per la loro operatività.

Ecco, per quanto complesso tutto ciò, si rivela davvero utile per comprendere il comportamento di questi agenti IA. Proprio per lavorare con più consapevolezza ed efficacia. Spero di non averti tediato troppo, ma volevo farti capire quanto questo settore sia in costante cambiamento e come ogni professionista SEO non può fare a meno di documentarsi ogni giorno.

SEO per Agenti IA: la tua prossima mossa per il futuro

In definitiva, l’avvento degli Agenti IA rappresenta una svolta epocale per il marketing digitale e la SEO. Questi assistenti intelligenti stanno trasformando radicalmente il modo in cui gli utenti cercano informazioni e interagiscono con i brand online, premiando i siti web che sapranno parlare la loro lingua semantica e offrire contenuti autorevoli e ben strutturati.

Ignorare questa transizione significa rischiare di scomparire dalla scena digitale. Per prosperare in questa nuova era e assicurarti che la tua attività online abbia il successo che merita, è fondamentale agire subito e con la giusta strategia. Non aspettare che i tuoi competitor ti sorpassino: contatta la mia agenzia SEO e vedremo insieme che strategia adottare.


La rivoluzione degli agenti IA – lo stato dell’arte: Domande & Risposte

Cosa sono gli Agenti IA e come funzionano?

Gli Agenti IA sono sistemi avanzati di intelligenza artificiale capaci di analizzare dati, apprendere dalle interazioni e prendere decisioni autonome. A differenza dei semplici chatbot, questi agenti operano come assistenti digitali intelligenti, ottimizzando processi aziendali e migliorando l’esperienza degli utenti.

Come gli Agenti IA stanno trasformando il marketing digitale?

Gli Agenti IA stanno rivoluzionando il marketing digitale attraverso l’ottimizzazione della SEO, la gestione autonoma della customer experience e l’automazione della raccolta e analisi dei dati. Inoltre, grazie alla loro capacità di comprendere e rispondere in linguaggio naturale, migliorano le strategie di targeting e conversione.

Come si può ottimizzare un sito web per gli Agenti IA?

Per ottimizzare un sito web per gli Agenti IA, è fondamentale adottare strategie di SEO semantica, implementare Topical Maps e garantire che i contenuti siano facilmente comprensibili dagli algoritmi di intelligenza artificiale. Inoltre, integrare API e dati strutturati migliora la visibilità e la rilevanza delle informazioni online.

Roberto Serra

Mi chiamo Roberto Serra e sono un digital marketer con una forte passione per la SEO: Mi occupo di posizionamento sui motori di ricerca, strategia digitale e creazione di contenuti.

8 commenti su “Gli Agenti IA stanno rivoluzionando il marketing digitale”

  1. Davide Pellegrini

    Ehi Roberto, che interessante! Anch’io ho iniziato a lavorare sulla SEO semantica e devo dire che è una vera sfida! Quali strumenti stai usando per ottimizzare i tuoi contenuti per gli Agenti IA? Sono curioso di sapere!

  2. Tommaso Bellini

    Roberto, questo post è una vera rivelazione! Ho iniziato a sperimentare con la SEO semantica e, wow, è un bel casino! Ma sono curioso: quali strumenti consigli per rendere i contenuti più “friendly” per gli Agenti IA?

  3. Roberto, che figata! Ho iniziato a studiare la SEO semantica e mi sembra un bel viaggio. Hai già testato qualche Topical Map? Sono curioso di sapere come funziona nella pratica!

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