Dalle AI Overviews ai knowledge graph, i motori di ricerca evolvono verso un’interpretazione sempre più sofisticata delle query e dei contenuti
📌 TAKE AWAYS
- Gli agenti di intelligenza artificiale, come TrenIA e altri sviluppati con GraphRAG, stanno trasformando l’economia dei servizi. Non sono più semplici strumenti di supporto, ma veri protagonisti che prendono decisioni, si adattano e automatizzano processi complessi.
- La SEO non si basa più solo su parole chiave ripetute, ma sulla capacità di creare contenuti che rispondano all’intento degli utenti. Con strumenti come la similarità del coseno, Google analizza il tuo contenuto a livello semantico, privilegiando le risposte più pertinenti.
- Investire in SEO semantica significa organizzare contenuti in modo chiaro, sfruttando topic cluster e knowledge graph per migliorare la comprensione da parte di utenti e motori di ricerca.
Nel 2025 la SEO evolve con agenti IA, SEO semantica e modelli linguistici avanzati.
Non basta più ottimizzare per parole chiave: serve comprendere l’intento dell’utente, strutturare contenuti di valore e sfruttare tecnologie come i knowledge graph.
Parlando con amici e colleghi imprenditori, continuo a ricevere le stesse domande:
“Cosa bisogna fare per far emergere il proprio sito?”
Me lo chiedono come se avessi una bacchetta magica. Ti confesso che a volte mi verrebbe voglia di rispondere ironicamente: “Serve un incantesimo e un drago sputafuoco”. Ma so che il drago finirebbe per farti spendere troppo in manutenzione e norme di sicurezza e, soprattutto, non migliorerebbe il posizionamento sui motori di ricerca. Scherzi a parte, la realtà è che il gioco si è evoluto tantissimo e va ben oltre le semplici keyword.
Per questo oggi ho pensato di parlarti di tre punti fondamentali che, a mio parere, ridisegneranno (e stanno già ridisegnando) la SEO nel 2025.
L’alba dell’economia degli agenti di intelligenza artificiale (IA)
L’era dell’intelligenza artificiale sta cambiando le regole del gioco, e alcune delle menti più brillanti del settore, come Ilya Sutskever di OpenAI e Tony Seale, ci stanno mostrando la direzione.
Durante NeurIPS 2024, una delle più prestigiose conferenze mondiali sull’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico, Sutskever ha dichiarato senza mezzi termini:
Pre-training as we know it will end.
Ilya Sutskever
Tradotto: abbiamo raggiunto il limite dei dati disponibili. Esiste solo “un internet” da cui attingere, e non basta più. Il futuro non sta nell’accumulare dati, ma nel saperli organizzare e usare in modo intelligente.
Tony Seale, dal palco di Connected Data 2024, un evento dedicato alla gestione e connessione dei dati, ha rafforzato questa idea, sottolineando l’importanza del nucleo ontologico (non spaventarti, non voglio parlarti di filosofia!), ovvero:
una base strutturata di conoscenze che definisce il tuo settore. In parole semplici, per non navigare a vista in questo nuovo scenario, le aziende devono identificare e costruire la loro “mappa del tesoro”, ovvero un sistema chiaro di concetti e relazioni che rappresenti il loro DNA.
Dalla teoria alla pratica: TrenIA, un esempio che parla chiaro
Facciamo un salto nel mondo dei trasporti per capire come tutto questo può tradursi in risultati tangibili.
RedLink, spin-off specializzato in IA, ha lavorato anni fa con Deutsche Bahn (azienda di trasporto ferroviario tedesca) a Reisebuddy, un assistente che semplificava le prenotazioni dei treni. Oggi, WordLift ha sviluppato il prototipo TrenIA per Trenitalia, un agente capace di trasformare informazioni complesse in risposte intuitive.
Non serve più sapere che la stazione si chiama “Fiumefreddo Sicilia” per prenotare un viaggio a Noto. Basta chiedere: “Come arrivo a Noto da Milano?” Come spiega bene Andrea Volpini, CEO di Wordlift esperto di SEO semantica e IA, l’agente analizza i dati, ragiona e ti dà la soluzione migliore, come farebbe un assistente umano.
Questo è il potenziale degli agenti di IA: strumenti che non si limitano ad aiutarti, ma che assumono sempre più il controllo di compiti complessi! E qui sta la vera sfida: il mercato è gigantesco, si parla di un’opportunità da 10 trilioni di dollari. Per questo, le aziende che per prime integreranno agenti intelligenti e knowledge graph solidi avranno un vantaggio competitivo enorme.
Ok, tutto molto affascinante, ma a questo punto ti starai chiedendo: che c’entra tutto questo con il mio business? Te lo spiego subito.
Gli agenti IA passano dall’essere strumenti di supporto a veri protagonisti nella gestione dei servizi. Se vuoi competere, devi costruire il tuo nucleo ontologico, come dice Tony Seale, strutturare i dati della tua azienda e adottare soluzioni che possano ragionare, adattarsi e agire in modo autonomo. Questa ormai è la strada per restare rilevanti nel futuro del mercato e non puoi più ignorarla.
IA generativa e SEO: ottimizza i tuoi contenuti per Google e LLM
Facciamo un patto: dimentichiamoci delle vecchie tecniche di SEO. Quelle in cui bastava ripetere all’infinito “scarpe da ginnastica economiche” per scalare la classifica di Google. Perché? Perché quel mondo non esiste più.
La SEO del 2025 non si accontenta di un elenco di keyword, pretende risposte. E non risposte qualunque, ma contenuti che sappiano dialogare con i motori di ricerca più avanzati e con le intelligenze artificiali generative, come i modelli di linguaggio (LLM).
Stiamo entrando nell’era della Large Language Model Optimization (LLMO), e se vuoi giocare per vincere, devi capire come funziona.
L’LLMO non è un acronimo trendy da snocciolare a caso nei meeting, ma il futuro della visibilità online. Si tratta di ottimizzare i tuoi contenuti non solo per Google, ma anche per le IA generative come GPT e Gemini 2.0, il chatbot di Google di nuova generazione.
In breve, significa che devi smettere di pensare solo alle parole chiave e concentrarti su ciò che il tuo pubblico davvero cerca. I motori di ricerca non si limitano più a contare le volte in cui scrivi “poltrone gaming ergonomiche”; ora valutano quanto il tuo contenuto comprende e risponde alle intenzioni dell’utente.
E qui entra in gioco la similarità del coseno, come spiega ottimamente Daniel K Cheung, specialista di digital marketing sul suo sito. Sì, lo so, sembra un concetto preso da un corso di geometria, ma non fuggire, è molto più semplice di quanto credi.
Ti svelo un segreto: i motori di ricerca e le LLM analizzano il tuo testo come se fosse un punto in uno spazio multidimensionale. Più il tuo contenuto è vicino all’intento della query dell’utente, più alta è la similarità. È questo che decide chi finisce in cima alla SERP e chi resta nell’oblio.
AI Overviews e RAG: cosa sono e come sfruttarle
Immagina di digitare su Google una domanda come: “Quali sono le migliori poltrone gaming per la postura?”. Al posto del solito elenco di link, Google ti offre una risposta sintetica, completa e pertinente in cima alla pagina. Quella è un’AI Overview e sta rapidamente diventando il Santo Graal della visibilità online.
Queste sintesi sono generate da tecnologie avanzate come il Retrieval-Augmented Generation (RAG), che combinano la generazione testuale con dati esterni per fornire risposte aggiornate e precise.
La tua missione? Fare in modo che i tuoi contenuti diventino la fonte autorevole da cui Google pesca queste informazioni.
Perché? Perché essere nelle AI Overviews significa ricevere un’esposizione gigantesca, con un aumento del traffico che può fare la differenza tra il successo e il fallimento del tuo sito.
Come ottimizzare i tuoi contenuti per gli LLM
A questo punto ti starai chiedendo: “Ma in pratica, cosa devo fare per ottimizzare i miei contenuti per gli LLM e dominare la SEO del 2025?”
Beh, è più semplice di quanto possa sembrare, ma richiede un approccio strategico.
Per prima cosa, immagina il tuo contenuto come una risorsa completa, un punto di riferimento per chi cerca risposte. Non basta rispondere a una sola domanda: devi esplorare l’argomento in profondità, anticipare i dubbi e offrire soluzioni pratiche.
Poniamo che il tuo sito venda poltrone gaming. Sai già che non basta scrivere “poltrone gaming migliori” ovunque. Se i tuoi potenziali clienti cercano “come scegliere una poltrona per sessioni di gioco da 12 ore”, devi rispondere con precisione:
Una buona poltrona gaming deve offrire un supporto lombare regolabile, uno schienale inclinabile e materiali che prevengano il surriscaldamento. Stai parlando con loro, risolvendo un problema specifico, non dimenticarlo! Ed è qui che la magia della similarità semantica fa la differenza. Contenuti vaghi o poco specifici? Preparati a un alto tasso di abbandono e a una scarsa visibilità SEO.
Ma non si tratta solo di cosa scrivi, bensì di come lo organizzi. Una struttura semantica chiara è fondamentale. Usa titoli e sottotitoli che guidino l’utente attraverso il contenuto e collega le diverse pagine del tuo sito in modo intelligente. Non sottovalutare il potere dei link interni: aiutano Google a capire meglio il tuo sito e, allo stesso tempo, migliorano l’esperienza di chi lo visita.
Ottimizzare per la LLMO e le IA Overviews quindi è davvero inevitabile, fidati! I motori di ricerca stanno cambiando e gli utenti si aspettano risposte rapide, complete e utili. Se riesci a offrire esattamente ciò che cercano, i risultati non tarderanno ad arrivare.
Non pensare alla SEO del 2025 come a una sfida tecnica. È una conversazione! Tu e il tuo pubblico dovete capirvi al volo, con Google e le LLM come intermediari. Se riesci a padroneggiare questi strumenti, non c’è limite a dove il tuo business può arrivare. Ma ora è arrivato il momento di parlarti di semantica, un evergreen valida anche per il 2025!
Cosa si intende per ottimizzazione per la ricerca semantica
Immagina di cercare su Google la parola “mela”. Ti aspetti che il motore di ricerca capisca immediatamente se stai parlando del frutto o dell’azienda di Cupertino. Questo non accade per magia, ma grazie alla SEO semantica, una rivoluzione che sta cambiando il modo in cui i motori di ricerca comprendono e organizzano le informazioni.
La SEO semantica va oltre le parole chiave. È come un puzzle in cui ogni pezzo rappresenta un concetto o un’entità, collegato agli altri attraverso relazioni logiche. Google, con tecnologie avanzate come BERT e MUM, analizza il contesto e l’intenzione dietro le ricerche. Non si limita a contare quante volte scrivi una parola, ma cerca di capire se il tuo contenuto risponde davvero a ciò che l’utente sta cercando. Questa evoluzione non è solo una tendenza: è già una realtà consolidata e in continua crescita nel 2025 come riporta SE ranking.
Devi sapere che grazie al web semantico e ai knowledge graph, Google costruisce una rete di significati che gli permette di collegare dati e concetti con estrema precisione. E per chi vende online, la SEO semantica apre possibilità enormi: puoi intercettare diverse fasce di pubblico senza creare confusione o cannibalizzare le tue pagine.
Come migliorare il tuo posizionamento con la SEO semantica
Investire nella SEO semantica non è un’opzione, come scrive SE Ranking, è un imperativo. Per farlo, devi partire dalla base: organizzare i tuoi contenuti in modo che siano chiari sia per gli utenti che per i motori di ricerca.
Strumenti come i knowledge graph sono essenziali. Se la tua azienda opera in diversi segmenti, crea una mappa dettagliata delle relazioni interne: questo permette di collegare i dati e migliorare le capacità di ragionamento delle AI fino al 30%, come dimostrato da analisi recenti su applicazioni enterprise del 2024.
Per fare la differenza, non basta quindi inserire keyword qua e là. Serve una strategia che metta l’utente al centro. Crea dei topic cluster, ovvero gruppi di pagine che ruotano intorno a un tema principale. Se hai una sezione dedicata alle “poltrone gaming”, collega sottopagine che parlano di materiali, posture corrette, recensioni e manutenzione. In questo modo, chi visita il tuo sito troverà un percorso chiaro e completo, senza bisogno di cercare altrove.
Ricorda che Google premia chi offre contenuti ben strutturati, ricchi di valore e capaci di soddisfare ogni possibile domanda dell’utente. La SEO semantica non è solo una questione tecnica: è un modo per connetterti davvero con il tuo pubblico, costruendo fiducia e autorevolezza.
E ora eccoci all’ultimo punto chiave per la SEO del 2025: l’era agentica delle IA!
Prossimo passo: sei pronto a sposare gli agenti IA?
Sicuramente hai sentito parlare anche tu di “era agentica”. Per esempio, io te ne ho scritto qui.
Amazon, Microsoft, Google, tutti spingono verso strumenti in grado di sostituire interi processi operativi. Anthony Alcaraz di AWS definisce questa evoluzione come “Automazione Robotica dei Processi sotto steroidi”, ma forse è addirittura qualcosa di più. Ok, ma nella pratica che significa?
Un agente IA può prendere decisioni, adattarsi a nuovi contesti, lavorare senza sosta. Lo so, sembra incredibile, ma non è fantascienza: i progetti sviluppati con GraphRAG dimostrano un incremento di precisione del 30% grazie a un mix di ragionamento simbolico e neurale.
Il punto è che non si tratta di mere automazioni. Il passaggio verso “reasoning IA agents” cambia il paradigma di molti servizi. Pratiche come la manutenzione predittiva, l’assistenza clienti, l’ottimizzazione della supply chain diventano terreni fertili per sistemi che ragionano come esseri umani, ma con la velocità di un computer.
Perché riguarda anche la SEO? Se un agente si occupa di generare contenuti e gestire l’interazione con l’utente, è probabile che incida direttamente sulla tua visibilità.
Considera che entro la fine del 2025 almeno il 20% delle richieste sui siti di e-commerce potrebbe essere gestito da agenti autonomi, come riporta Wordlift. Una porzione significativa di potenziali clienti sperimenterà conversazioni mediate da agenti, e i motori di ricerca punteranno a integrare queste interfacce “intelligenti” nelle SERP.
In cerca di nuovi orizzonti: la SEO del 2025 non aspetta
Come hai potuto leggere, la SEO del 2025 non si prospetta come una semplice corsa a scalare le classifiche di Google. Sarà un lungo viaggio, dove il motore di ricerca non è più solo un giudice, ma un compagno di conversazioni sempre più evoluto.
La domanda ora è: sei pronto per questo salto? Hai già pensato di affidare parte della tua strategia a un agente IA che sappia parlare la lingua dei tuoi clienti? Hai strutturato le tue conoscenze in un knowledge graph solido, pronto a valorizzare i tuoi dati senza sprecarli? E, soprattutto, stai già considerando l’impatto di strumenti come la similarità e l’analisi semantica, che stanno rivoluzionando il modo in cui le pagine vengono indicizzate?
La buona notizia è che ci sono enormi opportunità per chi decide di muoversi ora. Abbracciare l’intelligenza artificiale e riorganizzare i contenuti con un approccio semantico può portare a un significativo aumento di traffico organico e conversioni. Ma attenzione: rimanere ancorati alle vecchie tecniche, come il keyword stuffing, rischia di trasformare la tua strategia in un relitto, mentre la concorrenza sfreccia verso il futuro a velocità supersonica.
I dati parlano chiaro. Gli investimenti nelle infrastrutture IA e negli application layer sono in crescita esplosiva. Big G nel 2025 punterà forte su Gemini, io ti ho avvisato!
Il treno dell’innovazione è partito, e tu hai una scelta: restare a guardare o salire a bordo.
Il bello è che non serve la magia, né draghi sputafuoco. Serve curiosità, voglia di sperimentare e il coraggio di adattarsi. Se sei pronto a metterti in viaggio, il futuro non sarà solo un cambiamento: sarà una tua conquista. Vuoi saperne di più? Contattami qui!
SEO 2025, l’ottimizzazione SEO nell’era degli agenti IA: Domande & Risposte
Cosa bisogna fare per far emergere il proprio sito nel 2025?
Nel 2025, per far emergere il tuo sito, è essenziale adottare strategie che vanno oltre le semplici parole chiave. Devi concentrarti su contenuti di qualità, ottimizzati per la SEO semantica e i modelli di linguaggio (LLM), e utilizzare strumenti come knowledge graph per organizzare i tuoi dati in modo efficace.
Cos’è la Large Language Model Optimization (LLMO) e come influisce sulla SEO?
La LLMO è un approccio che ottimizza i contenuti non solo per Google, ma anche per le intelligenze artificiali generative come GPT e Gemini 2.0. Questo significa creare contenuti che rispondano in modo preciso all’intento degli utenti, aumentando la similarità semantica con le query e migliorando la visibilità online.
Perché è importante la SEO semantica nel 2025?
La SEO semantica è fondamentale perché permette ai motori di ricerca di comprendere meglio il contesto e l’intenzione dietro una query. Investire in una struttura semantica chiara, con topic cluster e contenuti ben organizzati, può migliorare significativamente il posizionamento e l’esperienza utente.
“AI e SEO, wow!”
Articolo super interessante! La SEO non è più noiosa! 🎉
“Impressionante! La SEO sembra un drago da domare! 🐉”