Durante la conferenza SMX Advanced a Seattle, l'11 Giugno 2024, Elizabeth Tucker di Google ha risposto a Barry Schwartz riguardo alle critiche sugli aggiornamenti di Marzo 2024 e sulle fluttuazioni di Giugno 2024, spiegando i complessi cambiamenti algoritmici e cercando di rassicurare i piccoli imprenditori.
Ma le sue parole basteranno a tranquillizzare gestori di siti e operatori SEO?
La vice presidente di Google, ospite al SMX Advanced, ha spiegato l’impatto degli aggiornamenti algoritmici di Marzo e Giugno 2024, affrontando le domande degli utenti.
Hai presente le polemiche sulla volatilità di Giugno 2024?
Nel mio ultimo articolo ho parlato delle fluttuazioni registrate nei ranking di Google Search, ti ricorderai dai, confido nella tua memoria a medio-lungo termine!
Sono state turbolenze mica da ridere, mi viene il mal di mare, al solo ricordo…
Bene, Danny Sullivan, dirigente di Google Search Liaison, aveva cercato di rassicurare gli utenti e i gestori dei siti, ma con risultati non proprio trionfali, perdona la schiettezza.
Però devo fare mea culpa. Pensavo che la storia finisse lì e di vedere un copione già scritto: utenti delusi e frustrati, e Google che prova a rassicurarli con parole di circostanza e un po’ retoriche.
Invece, ecco il colpo di scena che non mi aspettavo!
Elizabeth Tucker, Vice President of Shopping and Travel Products di Google, ha risposto con chiarezza direi quasi imprevedibile, su temi come la volatilità di Giugno e il famigerato aggiornamento di Marzo 2024 (ammettendo perfino qualche responsabilità!).
“Ti accontenti di poco”, penserai, ma fidati, quando si parla di trasparenza, Big G sa essere molto evasivo.
Ma vediamo meglio cos’ha dichiarato e in che contesto…
Elizabeth Tucker ospite al SMX Advanced: chi si aspettava la fossa dei leoni rimarrà deluso
L’11 Giugno, durante l’evento SMX Advanced a Seattle, Barry Schwartz di Search Engine Land ha intervistato Elizabeth Tucker di Google.
La Tucker è una delle principali responsabili delle strategie di Google per l’e-commerce e i viaggi, insomma parliamo di un’autorità nella gestione dei prodotti che influenzano milioni di utenti.
E SMX Advanced, una delle conferenze più influenti nel campo del marketing digitale, le ha offerto un palco perfetto per affrontare le critiche crescenti, in un clima amichevole e non ostile.
Per intenderci: la massima dirigente non si è trovata circondata da un plotone di esecuzione pronto ad attaccarla, né nelle grinfie di un intervistatore che le ha puntato una lampada in faccia per il terzo grado…
Niente di tutto questo, Schwartz, le ha rivolto domande anche incalzanti, ben circostanziate, ma senza aggressività come avrebbero sperato gli attivisti anti-Google.
Ma ragazzi, non siamo più ai tempi della fossa dei leoni del Colosseo!
Sì, perché è nell’interesse di tutti porre questioni senza fare sconti, ma sempre nel rispetto dell’interlocutore.
Ma non solo per educazione, proprio perché è il miglior metodo per ottenere informazioni (lo sanno perfino gli agenti della CIA!)
Per cui, chi voleva il “tutti contro Google” rimarrà deluso, chi invece sperava di ricevere chiarimenti (anche se a volte un po’ evasivi), troverà qualche informazione utile.
Ma entriamo nel vivo della storia!
Cosa ha dichiarato la dirigente di Mountain View sui due aspetti più scottanti degli ultimi mesi, ovvero:
la volatilità nei ranking di ricerca di Giugno 2024 e gli effetti dell’aggiornamento di Marzo 2024 (che stanno ancora producendo i loro simpatici effetti nel mondo SEO)?
Cosa ha detto la Tucker sulle fluttuazioni di Giugno 2024: il punto della situazione
L’intervista di Schwartz era molto attesa, la tensione tra il pubblico era palpabile, era come se si sentisse un brusio di sottofondo carico di aspettativa.
Eppure Elizabeth Tucker ostentava una calma serafica, nella sua camicia color magnolia, con un sorriso sereno, quasi materno, avrebbe potuto dire le cose più allarmanti, trasmettendo grande fiducia (potere della comunicazione made in Google!)
Il tono di voce della dirigente era talmente rassicurante che se la pianta dietro di lei fosse stata appassita non me ne sarei neanche accorto!
Per un attimo, durante la conversazione, ammetto di essermi distratto (ehi, non sono una IA!), e mi sono concentrato proprio sulla pianta, così rigogliosa, verde, perfetta… troppo perfetta!
Così mi è venuto un terribile sospetto e, con i potenti mezzi di Google Lens, ho scoperto che quella piantina da interno, così adorabile, in realtà fosse artificiale…
Ecco, non so perché (o forse sì), da quel momento ho continuato ad ascoltare le sue parole, ma con un po’ di diffidenza in più!
Comunque, l’hype intorno all’evento ha mantenuto le promesse e l’intervistata ha risposto a ogni domanda, come non succedeva da tempo in casa Google (sempre nel limite del possibile, parliamo di Big G, d’altronde!)
Sulla volatilità di Giugno 2024, per esempio, è stata molto chiara dicendo con sincerità disarmante:
“Queste oscillazioni sono dovute a una serie di aggiornamenti algoritmici non annunciati. Stiamo sempre cercando di affinare i nostri algoritmi per garantire la massima pertinenza e qualità nei risultati”.
Elizabeth Tucker
Ecco, il problema sta tutto lì, in quel “non annunciati!”
Inoltre ha aggiunto:
“Eseguiamo costantemente test per migliorare la rilevanza e la qualità dei risultati. Questi test possono temporaneamente influenzare le classifiche e possono provocare variazioni temporanee nei risultati di ricerca” (ecco, basta dirlo prima, non è così difficile!)
Come sappiamo, molti operatori del settore si ritrovano ad avere a che fare con eventi imprevedibili che stravolgono i ranking di posizionamento, apparentemente senza motivo.
Numerosi siti infatti hanno riscontrato variazioni significative nel traffico, alcuni hanno visto una drastica riduzione delle visite, mentre altri hanno beneficiato di un aumento inaspettato.
A questo punto a uno viene da pensare: perché sbattersi e lavorare duramente se da un momento all’altro, per puro caso, molto può essere spazzato via?
Inoltre gli utenti hanno notato cambiamenti nelle loro SERP (pagine dei risultati dei motori di ricerca), con oscillazioni evidenti.
E, proprio a questo proposito, per placare gli animi degli scontenti, l’intervistata ha chiosato:
“Questi cambiamenti possono essere frustranti, ma sono parte del nostro impegno per migliorare la qualità generale dei risultati di ricerca” (che facciamo, ci fidiamo?).
OK, questo è quanto ha detto sulle fluttuazioni di Giugno, ma sugli aggiornamenti di Marzo 2024 cos’altro ha dichiarato?
Il famigerato aggiornamento di Marzo 2024: un altro giro sulle montagne russe targate Google!
Ma le oscillazioni di Giugno non sono state un unicum, come ben sai.
Anche l’aggiornamento del core di Marzo 2024 infatti ha creato parecchi problemi (e continuiamo a vederne gli effetti).
E OK che le montagne russe son divertenti, ma al luna-park, non su Google Search!
A questo proposito la Tucker ha dichiarato a Schwartz, sempre cortese ma puntuale nelle sue domande:
“Abbiamo introdotto cambiamenti senza precedenti. Questo aggiornamento ha richiesto 45 giorni per essere totalmente implementato perché abbiamo dovuto cambiare molti sistemi core e introdurre nuovi segnali”.
Elizabeth Tucker
Ti ricordo che è servita una settimana per completare l’aggiornamento (ormai divenuto quasi mitico, nell’ambiente SEO) e, comprensibilmente, questo ritardo ha lasciato molti professionisti e webmaster nell’incertezza, nonostante le guide fornite da Google Search per il debugging del traffico.
Uno degli obiettivi principali dell’aggiornamento di Marzo era ridurre la presenza di contenuti non utili nei risultati di ricerca e Tucker ha rivelato che questi sono stati ridotti del 45%!
Bene, missione completata, dirai! Aspetta a gioire, perché c’è un ma grande quanto il web…
Innanzitutto non è chiaro cosa si intenda per “contenuti non utili” e se questi criteri siano applicati in modo equo.
Infatti, poco dopo l’annuncio delle nuove politiche anti-spam, pensate per contrastare il “parasite SEO”, molti siti sono stati completamente deindicizzati perché accusati di reputation abuse.
Tucker ha chiarito che queste azioni non sono state automatizzate, ma eseguite da revisori umani.
“Abbiamo notato che alcuni siti producevano contenuti su larga scala e credevano di poter ingannare il nostro sistema così siamo stati costretti a intervenire”.
Elizabeth Tucker
Tuttavia, questa risposta ha sollevato dubbi sulla giustizia del processo di revisione, con casi in cui siti apparentemente innocenti sono stati colpiti, come per esempio testimonia questo utente direttamente sul sito di supporto di Big G.
Insomma, ciò avrebbe dovuto uccidere i siti che usavano le IA per fare click bait, ma la situazione pare sfuggita di mano.
Com’era prevedibile tutto ciò ha suscitato non poche polemiche, ma vediamole meglio…
La sfida della trasparenza: i piccoli imprenditori sopravviveranno agli algoritmi?
Elizabeth Tucker ha riconosciuto l’importanza della trasparenza durante l’intervista (e questo è un buon segno, ci accontentiamo troppo facilmente, ribadirai tu…).
“Sappiamo che la trasparenza è fondamentale per mantenere la fiducia dei nostri utenti” (quindi lo sanno… questo mi consola!)
Peccato che la complessità e il mistero (mistero della fede!) che avvolgono i meccanismi di Google lasciano molti consulenti SEO e piccoli imprenditori nell’incertezza, costretti a navigare tra regole che cambiano continuamente.
Infatti questa precarietà colpisce duramente i gestori dei siti, che vedono ogni aggiornamento come una potenziale minaccia e anche per questo la fiducia di molti esperti SEO è ai minimi termini.
A tal punto che quando rimproverano i figli non dicono più “Attento all’Uomo Nero”, frase ormai politicamente scorretta, ma “Attento, arriva l’ultimo aggiornamento di Google!”
Ma Tucker ha cercato di rassicurare i più ansiosi, affermando che Google si impegna a supportare tutte le imprese, grandi e piccole.
Tuttavia, per molti, queste parole suonano di circostanza. I piccoli operatori, infatti, spesso privi delle risorse necessarie per adattarsi rapidamente, vedono i giganti del settore rafforzare le loro posizioni.
Perciò la trasparenza è essenziale non solo per mantenere la fiducia degli utenti, ma anche per garantire che ogni impresa, indipendentemente dalle dimensioni, possa competere equamente.
Ma se Google intende davvero sostenere tutte le aziende, dovrà bilanciare meglio innovazione e chiarezza, assicurando che ogni voce abbia la possibilità di emergere nel complesso panorama digitale.
Penso comunque che l’intervista della Tucker sia un passo nella direzione giusta, ma non bastano più i sorrisi smaglianti, le rassicurazioni e la cornice impeccabile, sarebbe ora di passare ai fatti concreti.
Sì, perché finora Big G ci ha abituato a piante apparentemente perfette, meravigliose, verdi fiammanti, ma che alla fine si son rivelate di plastica…
Takeaways
- Elizabeth Tucker ha spiegato che le fluttuazioni di Giugno 2024 sono state causate da aggiornamenti algoritmici non annunciati, mirati a migliorare la qualità dei risultati di ricerca. Questa mancanza di preavviso ha generato confusione e frustrazione tra gli operatori del settore. La trasparenza sui test e sugli aggiornamenti algoritmici potrebbe prevenire sorprese indesiderate e favorire una maggiore fiducia da parte degli utenti.
- Gli aggiornamenti algoritmici di Google possono provocare variazioni significative nelle classifiche dei siti web. Alcuni siti hanno sperimentato una drastica riduzione del traffico, mentre altri hanno visto un aumento inaspettato. Questo dimostra quanto sia volatile l’ambiente di ricerca e quanto sia cruciale per i webmaster adattarsi rapidamente ai cambiamenti.
- In risposta alle critiche sugli aggiornamenti di Marzo 2024, la Tucker ha rivelato che i siti accusati di abuso di reputazione sono stati esaminati da revisori umani. Tuttavia, questa procedura ha sollevato dubbi sulla sua equità, dato che alcuni siti apparentemente innocenti sono stati penalizzati. Questo evidenzia la necessità di criteri chiari e trasparenti nel processo di revisione.
- La precarietà causata dai cambiamenti continui degli algoritmi di Google colpisce duramente i piccoli imprenditori, che spesso non hanno le risorse per adattarsi rapidamente. Nonostante le rassicurazioni della Tucker sul sostegno di Google a tutte le imprese, grandi e piccole, molti operatori vedono i giganti del settore rafforzare le loro posizioni a scapito dei più piccoli.
- Per mantenere la fiducia degli utenti e garantire una competizione equa, Google deve trovare un equilibrio tra innovazione e trasparenza. Sebbene l’intervista di Elizabeth Tucker rappresenti un passo positivo verso una maggiore chiarezza, è essenziale che Google traduca le parole in azioni concrete, andando oltre le dichiarazioni di circostanza e fornendo informazioni chiare e accessibili su ogni aggiornamento.
FAQ
Quali sono state le cause delle fluttuazioni nei ranking di Google Search a Giugno 2024?
Elizabeth Tucker ha spiegato che le fluttuazioni di Giugno 2024 sono state causate da una serie di aggiornamenti algoritmici non annunciati. Google esegue costantemente test per migliorare la rilevanza e la qualità dei risultati, e questi test possono temporaneamente influenzare le classifiche dei siti.
Quali effetti ha avuto l’aggiornamento del core di Google di Marzo 2024?
L’aggiornamento del core di Marzo 2024 ha introdotto cambiamenti significativi che hanno richiesto 45 giorni per essere completamente implementati. Questo aggiornamento mirava a ridurre la presenza di contenuti non utili nei risultati di ricerca e ha causato variazioni notevoli nelle classifiche di molti siti web.
Come sta affrontando Google le critiche sulla trasparenza e l’impatto sugli imprenditori?
Elizabeth Tucker ha riconosciuto l’importanza della trasparenza per mantenere la fiducia degli utenti. Ha affermato che Google si impegna a supportare tutte le imprese, grandi e piccole, e a bilanciare innovazione e chiarezza per garantire che ogni voce possa emergere nel panorama digitale.