Gemini Live rimpiazzerà del tutto Google Assistant?

Durante l'evento Made by Google del 13 agosto 2024, Google ha presentato Gemini Live, un nuovo assistente AI che sfida direttamente Apple, integrato nei nuovi Pixel 9, con il potenziale di sostituire Google Assistant per molte funzionalità, pur mantenendo entrambi gli assistenti attivi (almeno per ora).

Con il lancio dei Pixel 9 e di Gemini Live, Big G sembra portarsi in vantaggio nella competizione con Apple (ma siamo appena all’inizio…)

Devo confessarti una cosa: ho sempre trovato un po’ strano parlare con un assistente virtuale.

Ti è mai capitato? Sai di cosa parlo, quel momento in cui ti trovi in cucina e dici a Google Assistant di accendere le luci, ma lui ti risponde in modo strano, e ti chiedi se non sarebbe stato meglio premere semplicemente un interruttore.

Quando penso ad Assistant mi viene in mente Alfred, il maggiordomo di Batman, un anziano signore elegante, molto efficiente, ma forse un po’ superato, specialmente se paragonato a Gemini Live, il nuovo assistente AI di Google che consente di interagire in modo naturale e avanzato con lo smartphone.

Per questo ora mi chiedo: che fine farà Google Assistant? Il buon vecchio Alfred andrà in pensione?

In quest’articolo ti parlerò di Gemini Live, la nuova trovata made Mountain View, con cui Big G sfida apertamente Apple…

Che cos’è Gemini Live (spiegato bene)

Come sai, Gemini è disponibile in Italia dal 5 giugno 2024 anche per smartphone, ma ora c’è un’importante novità.

Google ha preso la palla al balzo e ha anticipato Apple sul fronte dell’intelligenza artificiale, integrando il nuovo assistente AI potenziato da Gemini direttamente nei suoi smartphone, a partire dai nuovi Pixel.

Con Gemini Live, Google ha creato un assistente capace di dialogare con te (in attesa di Ruby e River, le nuove voci di Gemini) anche mentre utilizzi altre app o quando lo schermo del tuo dispositivo è bloccato.

Durante l’evento Made by Google del 13 agosto 2024, in cui sono stati presentati i Pixel 9, è stato comunicato che Gemini Live è ora disponibile (al momento solo in inglese) per gli abbonati al piano Advanced, sia su Android che su iOS.

Ma Gemini Live non è solo una versione aggiornata di Google Assistant.

Secondo Sissie Hsiao, vicepresidente di Gemini, si tratta di un’interfaccia completamente nuova, costruita da zero sfruttando l’intelligenza artificiale generativa

“Gli utenti ci hanno chiesto un assistente più fluido e naturale, più capace, che possa risolvere i problemi della vita quotidiana e non solo compiti semplici”.

Sissie Hsiao

Sissie Hsiao, vice presidente Gemini di Google, foto screenshot youtube

Insomma, sembra proprio che IA come Gemini e SearchGPT stiano davvero riscrivendo internet , e la battaglia commerciale tra i colossi della tecnologia continua, (specie dopo la recente acquisizione da parte di Google di Character.AI).

Ma vediamo, nel concreto, queste rilevanti novità di Gemini Live.

Come funziona Gemini Live? (E perché senza l’abbonamento non sembra granché)

Immagina di vedere una luce eterea che si accende dal basso dello schermo del tuo smartphone. Nessuna schermata di caricamento, nessun suono invadente. Solo una luce che segnala che Gemini è pronto a parlare con te. Puoi attivarlo come il precedente assistente, con un semplice tocco prolungato sul pulsante di accensione o pronunciando “Hey Google”. E da lì in poi, le possibilità sono infinite.

Anche se ci andrei piano con i facili entusiasmi, quando penso a Google e AI, non posso non pensare alle folli risposte di AI Overviews

Comunque, al di là dei dubbi, durante la conferenza, Google ha mostrato alcuni esempi pratici, del tipo:

Stai guardando un vlog di viaggio e vuoi segnare i ristoranti menzionati? Basta chiedere a Gemini di elencarli e aggiungerli direttamente a Google Maps.

Hai bisogno di una ricetta che ti è stata inviata via email? Chiedi a Gemini di recuperarla dalla tua Gmail e di aggiungerla alla lista della spesa in Google Keep.

Oppure, se stai organizzando una festa, potrai chiedere a Gemini di creare una playlist musicale a tema.

E non è finita qui: presto sarà possibile scattare una foto di un volantino e chiedere a Gemini di verificare la tua disponibilità nel calendario e persino impostare un promemoria per acquistare i biglietti.

Insomma, si tratta di un assistente pensato per integrarsi perfettamente con le esigenze quotidiane, rendendo la vita digitale più fluida e organizzata (ma meno spontanea, se ci pensi bene).

Gemini Live, come si legge sul sito Gemini Advanced, sarà accessibile sia su iOS che su Android, ma per usufruire delle sue funzionalità avanzate sarà necessario sottoscrivere un abbonamento al piano Google One AI Premium, mentre una versione base di Gemini sarà disponibile gratuitamente per tutti, Google punta chiaramente a offrire i servizi AI più potenti tramite un modello di abbonamento.

Considerando che per chi utilizza gli strumenti Google, come Gmail, l’abbonamento a Google One diventa quasi indispensabile solo per lo spazio di archiviazione, è facile immaginare che l’accesso alle funzioni avanzate di AI potrebbe diventare un requisito quasi obbligatorio per chi vuole sfruttare appieno il proprio smartphone.

Per cui prevedo un bell’incremento nei ricavi di Alphabet, vediamo se nel prossimo trimestre Big G supererà i ricavi record di 84, 7 miliardi di dollari.

Le novità di Gemini: “Overlay Fluttuante” e “Glow Animation” (cosa si nasconde dietro queste espressioni suggestive)

Ma non è tutto. Questa settimana, Google ha iniziato a lanciare una nuova funzionalità per Gemini che, anche se non ha ancora raggiunto la stessa visibilità di Gemini Live, potrebbe rivelarsi altrettanto rivoluzionaria: il pannello overlay fluttuante con una glow animation.

floating panel e glow animation gemini google esempio fonte 9to5google.com
Fonte 9to5google.com

Immagina di attivare Gemini e di vedere una nuova animazione luminosa che circonda il pannello. Non solo è esteticamente piacevole, ma segnala anche l’attivazione di un nuovo overlay contestuale, una funzione annunciata per la prima volta alla conferenza sulle intelligenze artificiali “Google I/O 2024” di maggio.

Questo pannello, che può espandersi a schermo intero con un semplice tocco, permette a Gemini di rispondere direttamente all’interno dell’app che stai usando, evitando di interrompere quello che stai facendo. Mantenere il contesto di ciò che stai facendo è fondamentale, e questa funzione mira a essere meno invasiva rispetto alle tradizionali interfacce full-screen.

Ma la parte davvero interessante è come questo overlay si integri con la generazione di immagini di Gemini. Puoi, ad esempio, generare un’immagine con Gemini e trascinarla direttamente in app come Gmail o Google Messages.

E non finisce qui. Se stai guardando un video su YouTube e attivi Gemini, noterai un nuovo pulsante “Chiedi di questo video”, che sostituisce il vecchio “Chiedi di questa schermata”.

esempio glows panel floating animation google gemini fonte 9to5google.com
Fonte 9to5google.com

Questo ti permette di chiedere a Gemini di riassumere il contenuto del video o di fare domande di approfondimento, anche se questa funzione è ancora in fase di roll-out limitato.

Un dialogo naturale e spontaneo: ma è davvero così?

Ma c’è un ulteriore aspetto curioso da considerare: come ci si sente davvero a parlare con un assistente AI così avanzato? La mia esperienza personale è stata un misto di stupore e perplessità.

Ho chiesto a Gemini cosa dovrei mangiare per cena, e lui ha risposto con una serie di domande per capire i miei gusti. Quando ho mentito dicendo di essere allergico alle uova, l’assistente ha subito suggerito un hamburger di ceci. E quando ho detto di non avere alcun legume a casa, mi ha consigliato una ricetta a base di salmone.

Il dialogo è stato sorprendentemente naturale, ma non ho potuto fare a meno di chiedermi: da dove provengono queste informazioni? (Quando si parla di allergie c’è poco da scherzare…)

Ecco una delle principali perplessità che mi rimangono dopo aver provato Gemini Live.

Le risposte sono accurate? E se l’assistente sbagliasse, chi ne sarebbe responsabile? Per non parlare del rischio di impigrimento degli utenti che delegano sempre più azioni quotidiane alle IA, o il rischio per la privacy…

Ma i timori dei dipendenti di Google, firmatari dell’appello sulle IA, “pericolo per l’umanità”, sembrano appartenere ormai a un passato remoto…

Dal canto suo, la Hsiao si è limitata ad affermare:

“Puoi sempre verificare le informazioni cliccando sulla “G” sotto la trascrizione per effettuare una ricerca su Google”.

Ah, certo, tutto risolto allora! Perdonami la schiettezza, ma ciò non risolve il problema alla radice: possiamo fidarci ciecamente di ciò che dice l’assistente?

Per Google Assistant è giunta l’ora della pensione?

Arrivati a questo punto, mi chiedo: con l’avvento di Gemini Live, Google Assistant andrà in pensione?

La risposta, a dire il vero, non è così chiara. Nell’app di Gemini è ancora possibile passare a Google Assistant, ma per quanto tempo questa opzione sarà disponibile resta un mistero.

Google sembra voler mantenere entrambi gli assistenti, almeno per ora.

Gemini Live sarà l’assistente personale, mentre Google Assistant rimarrà in casa come assistente “comunitario”, utile per le attività quotidiane condivise. Ma questo scenario rischia di creare confusione. Con due assistenti in campo, ognuno con le sue peculiarità, sarà difficile mantenere la coerenza nelle esperienze d’uso.

E se un giorno Google decidesse di eliminare completamente Google Assistant? La transizione potrebbe non essere così indolore come si vorrebbe far credere.

La strategia di Google con l’AI: la competizione con Apple entra nel vivo

La strategia di Google con l’AI mi pare chiara:

anticipare Apple, potenziare il suo assistente vocale con Gemini e portare l’intelligenza artificiale generativa su tutti i dispositivi Android, a partire dai propri smartphone Pixel.

L’idea di fondo è semplice ma ambiziosa: rafforzare il sistema operativo mobile che oggi governa otto smartphone su dieci e sfruttare il vasto pubblico che accede ai suoi applicativi da mobile. Con questa mossa, Google si candida quindi a diventare il vero assistente AI per tutto il mondo Android! (Alla faccia dei timori dell’Antitrust, mi permetto di aggiungere…).

Ti ricordo infatti che lo smembramento di Big G, minacciato dal Dipartimento di Giustizia USA, riguarda anche Android!

Vedremo se la condanna per monopolio di Google del 5 agosto 2024, porterà a provvedimenti così severi…

E poi, ci sarebbe l’altra questione dimenticata, il cosiddetto elefante della stanza: ovvero, l’impatto ambientale delle IA come Gemini e Overviews, ma questo problema non sembra interessare molti…

Tornando al focus dell’articolo, non c’è dubbio però, che Gemini Live rappresenti un passo avanti nella visione di Google di un futuro dominato dall’intelligenza artificiale.

L’integrazione con altre app, la possibilità di dialogare in modo naturale e l’introduzione di funzionalità come l’overlay fluttuante sono innovazioni che potrebbero ridefinire il nostro rapporto con la tecnologia.

Ma ci sono ancora molte incognite: la fiducia nelle informazioni fornite dall’assistente, la coerenza dell’esperienza utente e il destino di Google Assistant sono tutte questioni aperte.

Comunque, in conclusione, il successo di Gemini Live e delle sue nuove funzionalità dipenderà dalla capacità di Mountain View di risolvere questi dilemmi e di offrire un’esperienza utente coerente e affidabile.

Nel frattempo, io continuo a premere l’interruttore per accendere le luci. Penso proprio che il buon vecchio Alfred meriti un po’ di ferie…

Takeaways

  • Con l’introduzione di Gemini Live, Google sembra indirizzare il proprio ecosistema verso un futuro dove l’interazione con l’AI è più fluida e avanzata, mettendo in dubbio la rilevanza futura di Google Assistant.
  • Gemini Live sarà accessibile sia su Android che su iOS, ma per sfruttarne appieno le funzionalità avanzate, sarà necessario un abbonamento al piano Google One AI Premium. La versione base di Gemini rimarrà comunque gratuita, posizionando i servizi più potenti dietro un paywall.
  • Con funzionalità come l’overlay fluttuante e la glow animation, Gemini Live si integra in modo non invasivo con altre app, offrendo un’assistenza continua senza interrompere l’esperienza utente, un chiaro passo avanti rispetto agli assistenti tradizionali.
  • Google ha lanciato Gemini Live con l’intento di anticipare Apple sul fronte dell’intelligenza artificiale, puntando a fare di Gemini l’assistente AI dominante per il mondo Android, rafforzando la posizione di Google nel mercato degli smartphone.
  • Nonostante le innovazioni, restano dubbi sull’affidabilità delle risposte di Gemini e sul futuro di Google Assistant. Inoltre, l’impatto ambientale delle tecnologie AI come Gemini rimane una questione importante ma ancora poco discussa.

FAQ

Che cos’è Gemini Live?

Gemini Live è il nuovo assistente AI di Google integrato nei suoi smartphone, a partire dai Pixel 9. Consente di interagire in modo naturale e avanzato con lo smartphone, anche mentre si utilizzano altre app o quando lo schermo è bloccato.

Quali sono le novità di Gemini Live?

Gemini Live introduce funzioni come l’overlay fluttuante e la glow animation, che permettono di interagire con l’assistente AI senza interrompere l’esperienza utente. Inoltre, consente di generare immagini e integrarle direttamente in app come Gmail e Google Messages.

Gemini Live sostituirà Google Assistant?

Attualmente, Google sembra voler mantenere entrambi gli assistenti. Gemini Live sarà l’assistente personale, mentre Google Assistant continuerà a essere utilizzato come assistente comunitario per le attività quotidiane condivise.

Roberto Serra

Mi chiamo Roberto Serra e sono un digital marketer con una forte passione per la SEO: Mi occupo di posizionamento sui motori di ricerca, strategia digitale e creazione di contenuti.

Ricevi i migliori aggiornamenti di settore