Google sta investendo nelle AI Overviews, soprattutto per cambiare strategia, in caso di condanne ulteriori dell'Antitrust USA.
Perché questa scelta? Cosa dicono le ricerche di Authoritas e SE Ranking su AI Overviews?
Secondo uno studio di Authoritas, AI Overviews si sovrappone a Google Search tradizionale (almeno la metà delle volte)
Mentre la pressione legale cresce, Google sembra aver trovato una nuova scommessa su cui puntare: le AI Overviews.
Si tratta di brevi risposte generate dall’AI, che appaiono spesso in cima ai risultati di ricerca e offrono una sintesi della risposta alla domanda dell’utente. In questo modo Google diventa più un “motore di risposta” che di ricerca, soddisfacendo in modo diretto le curiosità degli utenti che non hanno più interesse a visitare il sito da cui AI Overviews ha preso le informazioni.
Proprio per questo, con AI Overviews, si parla di “futuro a zero-click”, scenario che sarebbe davvero apocalittico per molti piccoli e medi siti web (chiedi agli editori australiani, se non ti fidi…).
Queste panoramiche generate dall’intelligenza artificiale stanno diventando il fulcro della strategia dell’azienda, specie dopo le recenti sentenze della magistratura (vedi la multa inflitta a Google dalla Corte Europea di 2,4 miliardi di euro), offrendo risposte immediate agli utenti senza dover lasciare la pagina di ricerca (e sottraendo preziosi click ai siti da cui prendono le informazioni).
Ma cosa spinge Google a puntare tutto su questa tecnologia proprio ora, dopo la condanna per monopolio di agosto 2024 e i processi Antitrust per la pubblicità? E quali conseguenze avrà per il futuro delle ricerche online e dell’industria dei contenuti?
In questo articolo tenterò di spiegarti, prendendo spunto dalle ricerche di Authoritas e SE Ranking, perché Google stia investendo nelle AI Overviews e quali implicazioni ciò potrà avere per il mondo della pubblicità e dei publisher.
Credo infatti che sia vitale che gli imprenditori proprietari di un sito web si facciano trovare preparati alla novità di AI Overviews, dato che presto arriverà anche in Italia.
Ma prima di dirti come la penso, vediamo nel dettaglio le analisi di Authoritas e SE Ranking.
I numeri su AI Overviews (SE Ranking e Authoritas a confronto)
I numeri di SE Ranking
Secondo un’analisi di SE Ranking, piattaforma che si occupa di analisi SEO, pubblicata il 7 agosto 2024, le AI Overviews stanno guadagnando terreno nell’ecosistema di Google, anche se la loro adozione è ancora limitata.
Le AI Overviews sono apparse solo nel 12,47% delle ricerche totali esaminate, segnando un leggero calo rispetto agli studi precedenti. Questo indica che Google sta ancora testando e perfezionando questa funzionalità per trovare il giusto equilibrio.
Inoltre, SE Ranking ha rilevato che il 93,67% dei link nelle AI Overviews proviene da domini già posizionati tra i primi dieci risultati organici di Google.
Come riporta Yevheniia Khromova nel suo articolo, le piattaforme più frequentemente citate sono YouTube, che rappresenta il 6,46% dei link, e altre fonti autorevoli come Wikipedia e Healthline. Questo sottolinea l’importanza che Google attribuisce a fonti di grande autorità e credibilità.
La lunghezza media delle risposte generate dall’AI si è ridotta del 40%, scendendo a 2.633 caratteri, evidenziando un trend verso risposte più concise e mirate.
Dalla ricerca emerge infine che le nicchie più rappresentate nei risultati delle AI Overviews includono relazioni personali (40,64%), cibo e bevande (23,58%), tecnologia (17,17%), settore immobiliare (3,7%) e assicurativo (3,05%).
I numeri di Authoritas
Ti ricordi Authoritas? Si tratta di una piattaforma avanzata di SEO e marketing digitale, avevo già citato un suo interessante studio, in questo mio precedente articolo su AI Overviews.
Bene, l’8 settembre 2024, la società di Rich Sanger e Laurence O’Toole, ha pubblicato un’altra ricerca molto interessante in cui ha analizzato ben 11.163 query, rilevando che il 21% di queste attivava le AI Overviews, per un totale di 2.358 query.
Ogni overview includeva in media 8,9 link, con una sovrapposizione significativa rispetto ai risultati organici tradizionali. In particolare, il 46,3% dei documenti collegati nelle AI Overviews proveniva dai risultati organici per la query esatta (dato inferiore rispetto a quello riportato da SE Ranking).
Questo dato suggerisce che quasi la metà dei link nelle sintesi AI sono estratti dai risultati top di Google, dimostrando una stretta connessione tra le due modalità di presentazione delle informazioni!
Le fonti più frequentemente collegate (e qui Authoritas è in sintonia con SE Ranking) includono YouTube (con il 3,88% da youtube.com e il 2,59% da m.youtube.com) e Wikipedia (3,76%), mentre altre fonti come Southern Living rappresentano percentuali più ridotte (1,53%).
Inoltre, quando vengono aggiunte query correlate, la percentuale di link derivati dalle prime posizioni organiche sale al 60,4%, dimostrando che Google si sforza (l’impegno non manca mai, ma il risultato spesso è deludente…) di offrire risposte contestualizzate e complete.
Ecco, questi sono i dati emersi dalle ricerche (perdonami se ti ho sommerso di numeri, ma credo possano essere indicativi per farti capire il contesto), ma vediamo un po’ che cosa significano…
AI Overviews: il nuovo campo di battaglia di Big G (secondo Sutton)
Come sai, l’impero pubblicitario di Google, costruito sull’ad tech, è sotto minaccia a causa delle cause antitrust in corso negli Stati Uniti.
Google guadagna circa 30 miliardi di dollari direttamente dal settore editoriale, trattenendo il 35% delle entrate pubblicitarie generate dalle inserzioni sui siti dei publisher.
Secondo un recente articolo di Ricky Sutton, giornalista esperto di IA e media, (per nulla tenero con Big G) il modello di business di Google, quindi, non è solo ingiusto verso i publisher, ma anche profondamente lucrativo per l’azienda, che riesce a gestire quotidianamente 13 miliardi di inserzioni sui siti dei publisher.
Con l’antitrust alle porte e la pressione crescente, Sutton suggerisce che Google raddoppierà gli sforzi su AI Overviews, spingendo sempre più annunci sui propri siti (come Google.com e YouTube), dove può trattenere il 100% delle entrate pubblicitarie.
Questo potrebbe rappresentare un duro colpo per gli editori, già colpiti da un calo dei ricavi e dalla chiusura di uffici, con una conseguente diminuzione del numero di giornalisti in tutto il mondo.
Proprio per questo AI Overviews è vista come una soluzione a basso costo e alto rendimento per far crescere ulteriormente Google, spostando ulteriormente gli introiti pubblicitari dai publisher ai suoi siti.
Sutton avverte che questa mossa sarà devastante per molti siti di notizie che hanno costruito i loro modelli di business basandosi su Google negli ultimi 20 anni. Con l’orologio antitrust che continua a ticchettare, Google potrebbe presto non avere nulla da perdere e cercare di spremere il massimo profitto prima di affrontare ulteriori azioni legali.
Perché Google sta puntando tutto su AI Overviews?
OK, Sutton non ci è andato leggero, ma al netto dei toni un po’ troppo aggressivi, alcune sue osservazioni non possono essere trascurate.
A mio parere, Google sta puntando tutto sulle AI Overviews, specie dopo la condanna della Corte Europea per 2,4 miliardi di euro, per diverse ragioni strategiche, te ne propongo 5 per brevità:
1. Diversificazione delle entrate
Le accuse di monopolio, incentrate sul dominio di Google nel mercato pubblicitario, hanno messo in discussione il suo modello di business basato su annunci. Le AI Overviews offrono un nuovo modo per trattenere utenti all’interno dell’ecosistema di Google, riducendo la dipendenza dai tradizionali modelli pubblicitari. Invece di rimandare gli utenti a siti esterni, Google può fornire risposte rapide e pertinenti direttamente nella pagina di ricerca, trattenendo più traffico e potenzialmente monetizzando queste interazioni in modo alternativo.
2. Riduzione del potere dei publisher
Secondo le testimonianze emerse nei processi antitrust, Google ha sfruttato la sua posizione dominante per “spremere” i guadagni pubblicitari dai publisher. Le AI Overviews permettono a Google di ridurre ulteriormente la dipendenza dai contenuti esterni, trasferendo parte del traffico direttamente alle sue piattaforme, come YouTube, o mantenendo gli utenti nella SERP senza doverli reindirizzare verso altri siti.
3. Sfruttare la tendenza all’Intelligenza Artificiale
L’intelligenza artificiale è vista come la prossima grande rivoluzione tecnologica, e Google, pur sotto pressione, non può permettersi di rimanere indietro. Le AI Overviews rappresentano un punto d’incontro tra tecnologia avanzata e il bisogno di rafforzare il controllo sui risultati di ricerca. Questo permette a Google di restare all’avanguardia dell’innovazione, offrendo soluzioni AI-driven in un contesto in cui la concorrenza, come OpenAI, sta guadagnando terreno.
4. Minimizzare la dipendenza dalla pubblicità tradizionale
Con le AI Overviews, Google può proporre nuovi modelli di business che non si basano esclusivamente sugli annunci tradizionali. L’uso di generative AI e risposte automatizzate consente di offrire contenuti in modo più efficiente, abbassando i costi di creazione di contenuti e aumentando la quantità di informazioni generate in-house, quindi riducendo le spese per contenuti esterni.
5. Risposta alle regolamentazioni Antitrust
Le autorità stanno cercando di limitare il potere di Google nel campo della pubblicità. Le AI Overviews offrono una via per espandere il suo potere su un fronte diverso, rendendo Google meno vulnerabile alle perdite derivanti da eventuali scissioni o regolamentazioni. Mentre i procedimenti legali si concentrano sul suo dominio pubblicitario, Google cerca di consolidarsi come leader nelle soluzioni AI-driven per le ricerche, in modo da essere più resiliente di fronte alle limitazioni normative.
AI Overviews: un futuro sempre più vicino (anche in Italia)
Nonostante i problemi legali che Google ha affrontato e sta ancora affrontando, come le accuse di monopolio sui risultati di ricerca, l’azienda sembra decisa a spingere le AI Overviews come una funzione chiave del suo ecosistema.
In definitiva, alla luce dei dati raccolti da SE Ranking e Authoritas, è chiaro che le AI Overviews sono qui per restare.
Senza dubbio questo rappresenterà il futuro campo di battaglia per l’editoria e la SEO, per cui è comprensibile il timore degli utenti, specie perché Big G sembrerebbe penalizzare i siti che negano i loro contenuti ad AI Overviews.
Ti ho mostrato come Google stia puntando sulle AI Overviews per ridefinire la sua presenza nel mercato delle ricerche e della pubblicità, diminuendo la dipendenza dalle entrate pubblicitarie tradizionali e cercando di mantenere la sua posizione dominante nel settore digitale nonostante le sfide legali, preparandosi al peggio (vedi smembramento e perdita di Android e Chrome).
Ma oltre le motivazioni economiche, Google sta investendo sempre più risorse nelle AI Overviews perché queste risposte generate dall’AI offrono un’esperienza utente più fluida e rapida, senza che l’utente debba scorrere tra decine di link per trovare l’informazione che cerca.
Lo sai bene, la soglia dell’attenzione è sempre più bassa, per cui l’immediatezza oggi è essenziale!
Google sta investendo risorse per migliorare la loro precisione e rilevanza, riducendo la lunghezza delle risposte ma puntando su fonti sempre più affidabili. Questo trend è destinato a crescere, e i piccoli e medi imprenditori farebbero bene a tenere d’occhio questi sviluppi, rivolgendosi a consulenti SEO che sappiano lavorare con il nuovo “motore di risposta” di Google.
Sì, perché la questione non è più se AI Overviews sarà importante per la visibilità del tuo sito aziendale, ma da quando…
Takeaways
- Le AI Overviews offrono un’esperienza di ricerca immediata e fluida, evitando che gli utenti debbano cliccare sui link esterni. Questo approccio ha guadagnato rilevanza dopo le recenti condanne per monopolio, spingendo Google a centralizzare le informazioni nella propria piattaforma.
- Le AI Overviews compaiono nel 12,47% delle ricerche totali, con un forte legame tra i link nelle panoramiche e i primi 10 risultati organici. Il 93,67% delle fonti utilizzate proviene da siti già ben posizionati come YouTube e Wikipedia, mostrando una preferenza di Google per contenuti di alta autorità.
- In uno studio su 11.163 query, le AI Overviews sono comparse nel 21% dei casi, con una media di 8,9 link per risposta. Circa il 46,3% dei link è provenuto dai risultati organici esatti, dimostrando che Google integra in modo significativo i contenuti già esistenti nei risultati tradizionali.
- Le AI Overviews, riducendo il traffico verso i siti esterni, rappresentano una minaccia per i publisher, soprattutto per i piccoli e medi siti web. Google trattiene il 35% delle entrate pubblicitarie sui contenuti dei publisher, e con AI Overviews potrebbe sottrarre ulteriori ricavi.
- Google mira a rafforzare il proprio ecosistema grazie alle AI Overviews, spostando il focus dagli annunci tradizionali a un modello che monetizza direttamente l’interazione con i propri strumenti, proteggendosi così dalle accuse di monopolio.
FAQ
Che cosa sono le AI Overviews?
Le AI Overviews sono brevi risposte generate dall’intelligenza artificiale di Google che appaiono spesso in cima ai risultati di ricerca. Queste offrono una sintesi della risposta alla domanda dell’utente senza che quest’ultimo debba visitare il sito da cui l’informazione proviene.
Qual è la differenza tra AI Overviews e i risultati organici di ricerca?
Le AI Overviews forniscono una risposta sintetica e diretta alla query dell’utente, spesso generata dall’intelligenza artificiale, mentre i risultati organici includono link a vari siti web che possono fornire risposte più dettagliate e approfondite.
Perché Google sta investendo nelle AI Overviews?
Google sta investendo nelle AI Overviews per migliorare l’esperienza utente, offrendo risposte immediate e mantenendo gli utenti sulla propria piattaforma. Questo aiuta a trattenere più traffico e a competere meglio nel mercato delle ricerche, soprattutto in un momento di pressione legale dovuto a questioni antitrust.