Google sta incrementando i suoi sforzi per attrarre bug hunter, offrendo incentivi fino a 450.000 dollari per coloro che segnalano e neutralizzano bug e malware.
Questa mossa sottolinea l'urgente necessità di rafforzare la sicurezza informatica, in risposta alle minacce digitali sempre più sofisticate. La crescente dipendenza di Google da soluzioni esterne come Gemini e Threat Intelligence, che non hanno sempre mantenuto le promesse, rivela una certa vulnerabilità.
L’Impennata delle Ricompense Riflette l’Urgenza di Google nel Rafforzare la Sicurezza Online di Fronte a Minacce Sempre Più Evolute
Hai presente lo storico cartello del governo USA, con scritto ‘I WANT YOU‘, con cui lo zio Sam chiedeva ai giovani di arruolarsi?
Bene, anche Google sta cercando di reclutare il suo personale esercito, ma in questo caso i soldati che cerca sono i cosiddetti ‘bug hunter‘.
I bug hunter richiesti non sono altro che ‘i cacciatori di bug‘, persone altamente specializzate che segnalino a Google virus, bug e malware cosicché il colosso di Mountain View possa stanarli e neutralizzarli.
Come viene raccontato in quest’episodio del podcast Critical Thinking – Bug Bounty Podcast, si tratta di esperti di web security che difendono i siti dagli attacchi informatici.
La cybersicurezza è un tema scottante, e sarà tra i più dibattuti anche all’annuale conferenza Google I/O 2024 che si svolgerà tra pochi giorni, il 14 maggio.
Durante questo importante evento Google presenterà le ultime versioni dei sistemi operativi per smartphone (Android 15), Smart TV (Android TV 14), smartwatch (Wear OS 5) e gli hacker di tutto il mondo si stanno già sfregando le mani pregustando nuovi modi di attacco…
E Google sai che fa?
Ha promesso fino a 300.000 dollari per un solo bug segnalato e neutralizzato, mentre per i virus più pericolosi e difficili da debellare, addirittura 450.000 dollari!
La ricerca di Google di bug hunter però tradisce una vulnerabilità di fondo, da un certo punto di vista potrebbe infatti esser letta come un’ammissione di debolezza. Sì, perché Big G non riesce più a fronteggiare le app minacciose pubblicate di continuo sul Playstore e per questo chiede aiuto anche al di fuori della sua torre d’avorio.
E questo fa molto strano visto il livello di Hype riposto sul suo LLM più evoluto, Gemini. Quello che sappiamo per certo è che Gemini 1.5 Pro non sembra dare grandi risposte riguardo gli attacchi malware.
E le promesse di compensi così assurdi ed esorbitanti sembrano proprio confermarlo!
Threat Intelligence: di cosa si tratta e perché pare non sembra stia funzionando come si sperava
La threat intelligence, o intelligence sulle minacce informatiche, è l’analisi avanzata delle informazioni su potenziali o attuali attacchi che minacciano la sicurezza di un’organizzazione. Serve a identificare, valutare e rispondere a minacce, migliorando la sicurezza mediante la conoscenza anticipata degli attacchi e degli attori malintenzionati.
Threat Intelligence di Google, in questo caso, avrebbe dovuto proteggere le aziende dai furti di dati e dagli assalti dei malware ma pare non stia rispondendo come si sperava (nonostante i primi test facessero ben sperare).
In un test recente Threat Intelligence ha impiegato solo 34 secondi per isolare e neutralizzare il ransomware WannaCry che nel 2017 mise in ginocchio migliaia di aziende e ospedali e questo risultato è stato sbandierato da Big G con enorme orgoglio; ma siamo sicuri che questa sia una vittoria ‘reale’?
Siamo certi insomma che un malware di ultima generazione abbia lo stesso destino di WannaCry?
I virus evolvono, cambiano, migliorano, imparano dagli errori e si perfezionano.
Insomma… non sarei così ottimista.
Sinceramente poi sapere che Threat Intelligence utilizzerà Gemini per fornire i report non mi fa ben sperare, ho infatti ancora negli occhi questo ‘prezioso’ consiglio di Gemini per chi soffre di calcoli renali riportato su X da un utente:
E l’eloquente commento su LinkedIn di Lily Ray:
“Diciamo che lo 0,5% delle risposte di SGE sono sbagliate?
Google riceve 8,5 miliardi di ricerche al giorno. Immaginiamo che quest’anno l’SGE venga distribuito al 30% del mondo.
Sono 12.750.000 risposte sbagliate al giorno!”, osserva Lily Ray, come potete vedere.
Non mi pare ci sia altro da aggiungere, “mic drop“, come si dice in questi casi!
Takeaways
- Google sta intensificando gli sforzi per reclutare bug hunter, specialisti della sicurezza informatica, per individuare e neutralizzare virus, bug e malware. Questo richiamo all’azione ricorda le antiche richieste di aiuto degli sceriffi nel Far West ai cacciatori di taglie.
- Google offre incentivi finanziari significativi, fino a 450.000 dollari, per i bug segnalati e risolti con successo. Questo dimostra l’importanza che Google attribuisce alla sicurezza informatica e alla protezione dei propri utenti.
- L’interesse per la cybersicurezza è in costante aumento, come evidenziato dall’attenzione che Google dedicherà a questo tema durante l’annuale conferenza Google I/O 2024. Questo riflette l’urgente necessità di affrontare le minacce informatiche sempre più sofisticate.
- La ricerca di Google di bug hunter può essere interpretata come un’ammissione di vulnerabilità, indicando che il gigante tecnologico potrebbe avere difficoltà a contrastare efficacemente le minacce informatiche in continuo aumento, come dimostrato dalla necessità di chiedere aiuto esterno.
- Nonostante i progressi nel campo della sicurezza informatica, alcune soluzioni come Gemini e Threat Intelligence potrebbero non rispondere alle aspettative, lasciando dubbi sulla loro efficacia nel contrastare le minacce informatiche emergenti. Questo solleva interrogativi sulle reali capacità di difesa contro le minacce informatiche in evoluzione.
FAQ
Qual è l’iniziativa di Google per reclutare bug hunter?
Google sta aumentando le ricompense per i bug hunter fino a 450.000 dollari per segnalare e neutralizzare virus, bug e malware. Questo è parte di un’iniziativa per reclutare più esperti di sicurezza informatica e proteggere meglio la sicurezza online.
Perché Google sta aumentando le ricompense per i bug hunter?
L’obiettivo di Google nell’aumentare le ricompense è incentivare la segnalazione e la neutralizzazione tempestiva di queste minacce, evidenziando l’importanza della protezione online.
Quali sono le implicazioni della ricerca di bug hunter da parte di Google?
Questa mossa di Google può essere interpretata come un’ammissione di debolezza rispetto le sfide crescenti nella protezione dei suoi sistemi e come una risposta alla complessità sempre maggiore delle minacce informatiche.