Google e il pericolo degli snippets contraddittori: bias, algoritmi e disinformazione

Secondo un’analisi di Dragon Metrics, gli snippets di Google forniscono spesso risultati contraddittori, offrendo risposte diverse per la stessa query. Questa tendenza solleva dubbi sull’affidabilità del motore di ricerca, in particolar modo per i piccoli imprenditori che rischiano di perdere autorevolezza

📌 TAKE AWAYS

  • Rischio di disinformazione e perdita di autorevolezza
    • Gli snippets di Google, pur facilitando risposte rapide, rischiano di fornire informazioni contraddittorie a seconda della formulazione della query. Per chi gestisce un sito web, questa ambiguità può compromettere la credibilità del contenuto, rendendo cruciale una strategia di comunicazione chiara e coerente per proteggere l’autorevolezza online.
  • Impatto del bias nei risultati di ricerca
    • Gli algoritmi di Google tendono a mostrare contenuti che riflettono le convinzioni dell’utente, rafforzando i bias e creando una sorta di “feedback loop”. Gli imprenditori digitali devono quindi monitorare come i propri contenuti vengono interpretati dagli algoritmi e considerare soluzioni che mantengano un messaggio bilanciato, per non assecondare involontariamente pregiudizi o distorsioni informative.
  • La competizione di SearchGPT e l’importanza della SEO per AI
    • Con l’arrivo di SearchGPT come alternativa di ricerca basata su AI, per i professionisti SEO si apre un nuovo fronte: oltre a Google, sarà fondamentale ottimizzare i contenuti per le piattaforme AI, dove le risposte sono fornite in modo diretto e contestuale. Adattarsi a questo nuovo approccio nella ricerca significa non solo aumentare la visibilità, ma mantenere la propria rilevanza in un panorama digitale in rapido mutamento.
Secondo un’analisi di Dragon Metrics, gli snippets di Google spesso offrono risposte contraddittorie per la stessa query, sollevando dubbi sull'affidabilità delle informazioni.
Questo è un problema per molte imprese che potrebbero vedere minata la loro autorevolezza e reputazione online.
Una strategia SEO ben ponderata può risolvere tutto questo, specie con l'avvento di AI Overviews e SearchGPT.

Chi non ha mai consultato Google per ottenere risposte rapide e definitive?

I Featured Snippets, ossia le risposte evidenziate che il motore di ricerca propone direttamente in cima ai risultati, sembrano offrire risposte immediate, quasi come fossero fonti inappellabili.

Ma dietro questa efficienza, c’è un problema.

Uno studio recente condotto da Sarah Presch, direttrice di Dragon Metrics, piattaforma di strumenti SEO, ha analizzato e messo in evidenza un fenomeno inquietante:

gli snippets di Google possono presentare informazioni contraddittorie estrapolate dallo stesso materiale, a seconda di come viene formulata la domanda.

L’esempio che ha svelato l’inghippo è emblematico. Cercando “connessione tra caffè e ipertensione”, Google evidenzia uno snippet dal sito della Mayo Clinic, che evidenzia come la caffeina possa causare picchi di pressione.

Ma provando a cercare “nessuna connessione tra caffè e ipertensione”, lo stesso snippet mostra una parte dell’articolo che smentisce effetti duraturi della caffeina sulla pressione.

Studio Sarah Presch Dragon Metrics snippets

Contraddittorio, vero?

Questo schema è stato rilevato anche in temi politici e di attualità, confermando che non si tratta di un semplice errore ma di una tendenza radicata nel funzionamento stesso del motore di ricerca.

Google come bias machine: ci dice solo quello che vogliamo sentirci dire?

L’effetto bias è la propensione a cercare, interpretare e ricordare le informazioni in un modo che confermi le proprie convinzioni. Sarah Presch ha definito il sistema di snippet di Google come una vera e propria “bias machine”. In sostanza, Google, attraverso il suo algoritmo, privilegia risposte che corrispondano all’intento dell’utente piuttosto che offrire una visione equilibrata e completa.

In poche parole, secondo Presch, il sistema è stato costruito per adattarsi a ciò che l’utente desidera leggere, confermando pregiudizi preesistenti.

Mark Williams-Cook, fondatore di AlsoAsked, strumento di ricerca SEO che permette di esplorare e analizzare le domande che le persone cercano su Google, descrive il rischio di un “loop di conferma”:

più un utente clicca su contenuti che rafforzano le sue convinzioni, più Google tende a mostrare quei contenuti specifici, rafforzando il bias.

“È come permettere a un bambino di scegliere la sua dieta: finirà solo per mangiare junk food”.

Mark Williams-Cook

Un esempio estremo, ma rende bene l’idea, non credi?

Non mi sorprende il fatto che Google abbia una risposta pronta a queste critiche.

La società di Mountain View infatti sostiene che i suoi algoritmi siano progettati per proporre risultati di qualità, cercando di offrire punti di vista diversi, personalizzando l’esperienza utente.

OK, ma se sono un terrapiattista, Google che fa? Conferma la mia convinzione?

Beh, non credo proprio…

Fuori di paradosso, te lo spiego meglio:

Semplicemente, Big G intende dare alle persone quello che vogliono (e che si aspettano di ricevere).

Perché è un problema per i piccoli e medi imprenditori?

OK, il fatto che il motore di ricerca assecondi i nostri gusti (e pregiudizi) e tenda a rassicurarci di continuo, come se fossimo adolescenti permalosi, è una questione interessante, culturalmente rilevante, ma cosa c’entra con chi gestisce un’impresa?

Più di quanto pensi! Per chi possiede un sito web o lavora in ambito SEO, gli snippet non sono solo una questione di curiosità intellettuale. Influiscono direttamente sul traffico e sulla visibilità dei contenuti.

Se Google, infatti, tira fuori risposte parziali o in contrasto tra loro, ciò rischia di mettere in discussione l’affidabilità dei contenuti pubblicati, soprattutto se si tratta di informazioni delicate o controverse.

E tu sai benissimo quanto sia importante per un’azienda la reputazione, l’autorevolezza e l’affidabilità, per distinguersi nel mercato attuale.

contraddizione snippet fonte Dragon Metrics 1
contraddizione snippet fonte Dragon Metrics 2

A questo proposito, personalmente, credo si debba optare per una strategia di contenuto più approfondita e precisa, che rimanga consistente, indipendentemente da come viene formulata la ricerca.

In altre parole, è essenziale creare contenuti che rispondano a ogni possibile variazione di query senza ambiguità.

Lo so, non è affatto semplice, ma da quando Google è diventato motore di risposta più che di ricerca, questa è l’unica soluzione per gli imprenditori che vogliono ottenere visibilità e rimanere credibili agli occhi degli utenti.

Ma cosa si nasconde dietro gli snippets? Un modello di business o un “trucco”?

Devi sapere che da un punto di vista commerciale, gli snippets sono diventati anche un’area di monetizzazione.

Come evidenzia Marie Haynes, esperta SEO, Google ha iniziato a introdurre annunci pubblicitari anche all’interno degli snippets generati dall’intelligenza artificiale (AI Overviews), aumentando il proprio flusso di entrate.

Considera che negli ultimi 18 mesi, Google ha ridotto i costi delle sue operazioni AI Overviews del 90%, rendendole più efficienti e, quindi, economicamente vantaggiose.

La soddisfazione degli utenti, secondo Big G, è in aumento, i quali starebbero utilizzando il motore di ricerca più frequentemente grazie alla velocità delle risposte. Questa strategia permette a Google di mantenere alta la fidelizzazione degli utenti, aumentando anche la probabilità di clic su annunci pubblicitari, che ora vengono integrati sempre più nei risultati di ricerca automatizzati.

Nel 2024, un’ulteriore conferma arriva dalla Performance Max, una nuova interfaccia di Google Ads che consente di ottimizzare le campagne pubblicitarie e di includere sitelinks.

Tuttavia, la questione rimane: quanto possiamo fidarci delle risposte di Google, che sembrano costruite per rispondere a quello che vogliamo sentirci dire?

Quali sono i rischi concreti per il SEO e per i business online?

Gli imprenditori che investono nel SEO si trovano quindi davanti a un bel dilemma:

come bilanciare la creazione di contenuti precisi con il rischio che Google possa interpretarli in modi diversi a seconda delle query degli utenti?

Uno degli effetti negativi degli snippets contraddittori è che, in mancanza di una risposta coerente, l’utente potrebbe non fidarsi del contenuto.

Per evitare di cadere in questa trappola, potrebbe essere utile adottare una strategia volta a migliorare la chiarezza dei contenuti e la coerenza delle risposte, utilizzando strumenti di tracking per monitorare gli snippets e verificare che i messaggi chiave non vengano travisati.

Ti faccio un esempio pratico, tu gestisci una scuola di surf e hai un sito in cui parli dei tuoi corsi.

A seconda di come un utente può fare una domanda, lo snippet potrà dare risposte diverse, e a volte, persino non corrette. Potrà fare confusione con le informazioni della tua scuola, dare indicazioni contraddittorie e incongruenti, nonostante tu abbia scritto ogni informazione nel modo giusto.

Ovviamente, in questo modo, la persona potenzialmente interessata alla tua attività, penserà che la colpa di questi errori sia tua. E tanti saluti alla tua autorevolezza…

Ora capisci quanto sia importante per chi si occupa di SEO considerare questi fattori relativi agli snippet e lavorare bene con i dati strutturati?

Inoltre, è essenziale considerare le implicazioni a lungo termine.

Con il passaggio di Google verso un modello di “answer engine”, l’evoluzione degli snippets generati dall’IA (AI Overviews, ti dice niente?) potrebbe comportare una crescente dipendenza dai sistemi di intelligenza artificiale, che presentano anch’essi nuovi problemi di controllo e affidabilità.

Come vedi, la questione è davvero rilevante, specialmente con l’avvento di AI Overviews.

La sfida futura: comprendere le nuove AI Overviews e il loro impatto

Le AI Overviews di Google sono una delle innovazioni più recenti che mirano a dare risposte immediate agli utenti senza reindirizzarli a link esterni. Se da un lato migliorano l’esperienza utente, dall’altro riducono drasticamente il traffico verso i siti web.

Non solo: questi strumenti sono già soggetti a monetizzazione, con annunci pubblicitari inseriti direttamente nelle risposte dell’IA. Dati recenti indicano che gli AI Overviews stanno già avendo un notevole successo in termini di coinvolgimento e frequenza d’uso.

A questo punto, è lecito chiedersi: conviene ancora investire in SEO tradizionale, o bisogna iniziare a ripensare le strategie per adeguarsi a un futuro dominato dall’intelligenza artificiale?

Google è sempre più orientato a trattenere l’utente all’interno del proprio ecosistema, limitando il traffico esterno e indirizzando l’attenzione verso contenuti sponsorizzati o selezionati. Questo cambiamento di paradigma potrebbe rappresentare una sfida senza precedenti per le PMI che si affidano alla visibilità organica per attrarre clienti. Per questo motivo quando ti parlo di visibilità online ti parlo anche di AI Overviews!

Ma nel panorama attuale Big G non è solo, come sai, la concorrenza di OpenAI e del suo Search GPT è sempre più una realtà.

SearchGPT: può davvero sfidare Google?

L’arrivo di SearchGPT segna una svolta nel mondo della ricerca online, una risposta diretta e immediata alle query, senza la necessità di scorrere tra decine di link.

Integrato in ChatGPT e non come motore di ricerca a sé, seleziona automaticamente quando attivare i risultati web, mantenendo il contesto della conversazione e offrendo la possibilità di approfondire con domande di follow-up (il modo naturale in cui conversi con i chatbot, domanda, dopo domanda).

Questa caratteristica ti permette di ottenere risposte mirate, basate sul contesto delle interazioni, senza perderti in una sequenza di pagine web.

Se il nuovo motore di ricerca di ChatGPT guadagnerà popolarità, i publisher avranno tutto l’interesse a comparire nei risultati per beneficiare del traffico di referral. Tuttavia, molti di loro hanno già bloccato i crawler di OpenAI, preoccupati che il proprio contenuto possa essere usato per addestrare i modelli di linguaggio AI.

Per questo, come puoi verificare qui tu stesso, OpenAI ha introdotto una soluzione che permette ai siti di apparire nei risultati di ricerca senza che i dati vengano usati per l’addestramento. Il sistema di ricerca di ChatGPT si basa infatti sia sui dati di Bing sia sul proprio crawler, OAI-SearchBot, per identificare e linkare i contenuti nei risultati, senza influire sui modelli generativi.

Un aspetto fondamentale inoltre è che SearchGPT non si basa sulla pubblicità per generare introiti, per cui offre risposte senza la necessità di dare priorità ai risultati sponsorizzati, mentre Google deve considerare le inserzioni a ogni modifica dell’algoritmo.

Secondo The Information, OpenAI sostiene attualmente perdite di 5 miliardi di dollari all’anno per mantenere ChatGPT, ma conquistare anche solo il 3% del mercato della ricerca di Google, che vale 175 miliardi di dollari, permetterebbe a OpenAI di ripagare tali costi.

Prospettive di crescita: SearchGPT sta realmente guadagnando terreno?

I dati recenti parlano chiaro: il motore di ricerca (o meglio, “di risposta”) di OpenAI sta vivendo un boom di traffico referral, con un picco ad agosto e settembre 2024.

Secondo Similarweb, le visite da ChatGPT.com sono cresciute esponenzialmente, con aumenti significativi verso piattaforme come YouTube (dal 0,17% in luglio al 3,9% in settembre) e Bing (dallo 0% in aprile al 1,8% in settembre).

Similarweb ottobre 2024 referral traffic yt e bing
Similarweb
similarweb grafico chatgpt crescita fino a settembre 2024
Similarweb

Kevin Indig, consulente per la crescita di Reddit e non solo, ha previsto che, mantenendo questo trend, ChatGPT potrebbe eguagliare il traffico di Google addirittura entro due anni, come puoi leggere qui.

Kevin Indig su X searchgpt batte Bing ottobre 2024

Ecco, su questo permettimi di avere dei dubbi, però mi sembrava utile segnalarti questa opinione autorevole, non certo proveniente dal primo che passa.

Tuttavia, non tutti i settori ne beneficiano allo stesso modo. Se da un lato GPT risponde in modo ottimale a query generali e informative, dall’altro è ancora in svantaggio rispetto a Google e Bing per quanto riguarda le ricerche locali o le query legate a tematiche di vita o salute (YMYL), dove precisione e affidabilità sono fondamentali.

Google, con i suoi risultati accurati per query complesse e localizzate, mantiene un netto vantaggio. Invece, GPT si basa ancora sui risultati di Bing per il grounding delle risposte, il che significa che la visibilità dei siti web in Bing influisce direttamente, come puoi leggere in questo interessante approfondimento di Dan Taylor.

E per quanto riguarda i contenuti aggiornati e di tendenza?

Anche su questo versante, SearchGPT se la cava bene, grazie alla rapida crescita della base utenti e alla popolarità delle interazioni con ChatGPT.

fonte similarweb successo chatgpt proiezione fino a 2026

Pensa che, di recente, perfino Sundar Pichai, CEO di Google, ha notato che le ricerche generate tramite chatbot sono spesso più dettagliate e articolate rispetto a quelle tipiche di un motore di ricerca tradizionale, permettendo all’intelligenza artificiale di cogliere con maggior precisione l’intento dell’utente.

Cosa significa tutto questo per il futuro del SEO?

Per gli imprenditori e gli esperti SEO, dunque, l’avvento di GPT implica un ripensamento della strategia di visibilità. Al momento, la raccomandazione principale è di mantenere una forte base SEO tradizionale, che rimane cruciale per ottenere risultati visibili anche su piattaforme di AI Search, come appunto GPT.

Ma è anche il momento di iniziare a sperimentare e monitorare il traffico proveniente da ChatGPT: impostare il 10-20% delle risorse SEO per testare l’AI Search può essere una mossa prudente per essere tra i primi a trarne vantaggio, qualora GPT conquisti una fetta rilevante del mercato.

Come sai, io sto già lavorando per il posizionamento su GPT da tempo; ottimizzare il tuo sito anche in quest’ottica, come avevo facilmente previsto, si rivela sempre più attuale.

SearchGPT rappresenta un’opportunità di visibilità unica, meno competitiva rispetto a Google e non ancora satura. Per ora, non è necessario cambiare radicalmente strategia, ma adattarsi alla nuova realtà del “motore di risposta” è una scommessa a basso rischio che potrebbe dare alti ritorni nel medio termine. E io, nel mio lavoro quotidiano, mi sono già attrezzato in tal senso.

Tra Google e SearchGPT: come cambiano le strategie di visibilità nella SEO

Se è vero che Google ha fatto passi da gigante nella semplificazione dell’accesso alle informazioni, le preoccupazioni restano. I proprietari di siti web e gli imprenditori digitali devono fare i conti con un motore di ricerca che, in nome dell’efficienza, rischia di alimentare bias e disinformazione.

La domanda rimane: Google è un alleato o un avversario nella battaglia per una visibilità online affidabile?

Ora, con l’ascesa di SearchGPT come primo vero concorrente basato su intelligenza artificiale, lo scenario diventa ancora più complesso. SearchGPT offre un’esperienza di ricerca più diretta, libera dalla pressione della pubblicità, e sta rapidamente guadagnando terreno.

GA4 data. Looker Studio visualized (Image from author, November 2024): Fonte Search Engine Journal
Fonte Search Engine Journal

Questa nuova realtà non solo introduce una concorrenza concreta per Google, ma ridefinisce il concetto di “ottimizzazione”: non si tratta più solo di posizionarsi su Google, ma di adattarsi anche agli algoritmi delle piattaforme AI.

In questo contesto, perciò, diventa fondamentale per le aziende avere consapevolezza delle dinamiche che governano sia Google sia i nuovi motori di AI Search. Per questo motivo, non fare da solo, non improvvisarti, ma rivolgiti a un consulente SEO che, dati alla mano, sappia supportarti in questo mondo così complesso.

Non basta più ottimizzare i contenuti; occorre capire come questi vengano interpretati, filtrati e manipolati per rispondere a esigenze che non sempre coincidono con l’accuratezza e l’imparzialità. Per i SEO e i content creator, questo significa iniziare a sperimentare strategie mirate per ottenere visibilità anche nei sistemi AI come SearchGPT, dove la logica degli snippet e delle posizioni potrebbe lasciare spazio a risposte dirette e conversazioni continue con l’utente.

Una cosa è certa: Google e SearchGPT continueranno a evolversi, influenzando profondamente le modalità con cui accediamo all’informazione.

Sta a noi professionisti SEO sfruttare al meglio entrambi questi strumenti, senza dimenticare che, in fondo, siamo tutti in balia di algoritmi e AI che, pur nell’efficacia, riflettono inevitabilmente i nostri stessi limiti e pregiudizi.

Dunque: se vuoi saperne di più su questo tema e migliorare il tuo posizionamento del tuo sito anche per i motori di AI Search, contattami pure.


Google e gli snippets contraddittori: Domande & Risposte

Perché Google offre snippet contraddittori?

Gli snippet di Google, noti per fornire risposte immediate, possono presentare risposte contraddittorie a seconda della formulazione della domanda. Questa tendenza può minare l’affidabilità del motore di ricerca, specialmente su temi delicati o di attualità.

Cosa significa il concetto di ‘bias’ nei risultati di ricerca?

Il bias nei risultati di Google indica una tendenza del motore di ricerca a favorire risposte che confermano le convinzioni dell’utente. Google tende infatti a proporre risposte che rispecchiano l’intento iniziale, anziché offrire una visione completa e bilanciata.

Quali sono i rischi per i piccoli imprenditori causati dagli snippet contraddittori?

Per i piccoli imprenditori, gli snippet contraddittori possono danneggiare la fiducia degli utenti nei contenuti proposti. Una strategia di contenuto coerente e chiara può aiutare a mitigare questi rischi e mantenere una buona reputazione online.

Roberto Serra

Mi chiamo Roberto Serra e sono un digital marketer con una forte passione per la SEO: Mi occupo di posizionamento sui motori di ricerca, strategia digitale e creazione di contenuti.

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