Qualcuno ha barato durante il test a numero chiuso per medicina 2018? Google Trend, le IENE e un importante studio legale ritengono di avere abbastanza argomenti per supporre di si (e anche io mi sono fatto la mia idea)
Perché mai le IENE hanno chiesto ad un consulente SEO di rilasciare un intervista su Italia uno?
Molto probabilmente hai visto o vedrai il servizio nel quale vengo intervistato dall’inviato Fabio Agnello.
Come avrai capito dal tam tam che si è generato – di cui prima notizia ANSA fu battuta il 20/09/2018 – ti sto parlando della perizia finita ad Ottobre 2018 in mano al ministro dell’istruzione. La stessa che è stata utilizzata da un importantissimo studio legale come una delle prove che dimostrano che questo test, forse, non è andato proprio liscio come avrebbe dovuto.
In questo post intendo fare un riassunto del contenuto della mia relazione ma prima occorre partire da un importante concetto relativo a Google Trend, il software utilizzato per smascherare i “picchi d’interesse” incriminati.
In primis, se come immagino ti stai chiedendo cosa diamine sia Google Trend puoi approfondire leggendo questo approfondimento: Google Trend.
Se invece non vuoi leggere l’approfondimento e ti è sufficiente una sintesi eccoti servito.
Il funzionamento di Google trend in sintesi.
Google Trend è il software creato da Google che permette d’individuare i picchi d’interesse su un dato argomento, in un preciso lasso temporale e geografico.
Su Google Trend i valori vengono espressi su una scala che va da zero a cento. Sebbene possa sembrare semplice in realtà occorre fare attenzione perché, onde evitare fraintendimenti, ti dico subito che 100 non significa 100 ricerche e allo stesso modo 0 non significa nessuna ricerca.
GT infatti rileva e normalizza le “ricerche” sfruttando i dati a disposizione di Google. Il calcolo avviene sulla base del totale volume di ricerche generato in quel momento dagli utenti. Se su tutte le ricerche alcune spiccano GT le individua e ci permette di scoprirle.
100 dunque significa che, rispetto al volume di ricerche totali registrate dal motore di ricerca in quel preciso momento, quella parola risulta “di tendenza” rispetto a tutte le altre.
Ancora più chiaramente, Google stessa definisce Trend così nella sua documentazione ufficiale:
- Ogni punto dati viene diviso per le ricerche totali dell’area geografica e l’intervallo di tempo che rappresenta, al fine di confrontare la frequenza relativa. Se ciò non venisse fatto, le aree geografiche con il maggior volume di ricerca avrebbero sempre il ranking più alto.
- I risultati numerici vengono successivamente scalati in un intervallo da 0 a 100 in base alla proporzione dell’argomento su tutte le ricerche di tutti gli argomenti.
- Anche se per diverse aree geografiche viene indicato lo stesso interesse di ricerca per un termine, non significa che i relativi volumi di ricerca totali siano uguali.
- Sulla base di questo capiamo come Il numero zero possa indichi un basso volume di ricerca mentre, al contrario, il numero 100 indica un alto livello d’interesse per quella determinata parola (mille come dieci mila).
Ok, ora dovresti aver capito meglio come funziona Google Trend, vediamo dunque cosa dimostra la relazione tanto chiacchierata.
La perizia.
In estrema sintesi la relazione mostra come durante le ore del test Google abbia registrato numerosi “immotivati” picchi d’interesse riguardo la ricerca di più argomenti argomenti trattati nel test.
Ancora più semplicemente dimostra come durante i cento minuti del test in tanti siano andati alla ricerca di un ampio numero di risposte alle domande. Parliamo ovviamente di parole che difficilmente ci si sognerebbe di cercare la mattina per caso.
Il fatto che tali ricerche si siano svolte in quel lasso di tempo evidenzia come numerosissime persone – i picchi sono evidenti e lo sono ancora di più se rapportati al loro rapporto con il totale di ricerche effettuate in quel periodo di tempo – abbiano cercato tali argomenti.
Come dicevo prima è però importante sottolineare che non possiamo quantificarne esattamente il numero.
Altro fattore importante è che tutti i dati che provengono da Google Trend sono univoci e per tanto si riferiscono a soggetti diversi.
Google trend infatti non tiene conto delle ricerche effettuate più volte da una stessa persona ma, al contrario, definisce i “picchi” come tali proprio perché attestanti molte ricerche uguali, condotte da persone differenti, nello stesso arco temporale.
Il picco per essere tale deve inoltre mostrarsi prominente rispetto a tutte le ricerche Google effettuate in quel momento.
In questo ragionamento, sottolineo, devi tenere presente che Il punteggio che va da zero a cento viene assegnato tenendo conto dell’insieme di ricerche fatte in un area geografica ed in un dato periodo di tempo.
Curioso riscontrare il sovrapporsi di tante ricerche riguardanti esattamente le domande del test (in quel giorno e durante quelle ore) non trovi?
Secondo quanto rilevato da Google Trend, domande che nessuno doveva conoscere sono andate in #trendingtopic a tutti gli effetti! Teniamo inoltre presente che per alcune parole non ci sono dati storici rilevanti al punto che persino Semrush, probabilmente il software SEO più potente al mondo, non restituisce alcuna corrispondenza cosa che invece avviene per “frattali”, ovvero il plurale di “frattale”.
Questo testimonia come la prima di norma non abbia alcun riscontro di ricerca su base mensile mentre la seconda, plurale si. Questo è un altro elemento che mostra come il giorno le cose siano andate “insolitamente” rispetto al solito.
Cosa rileva la ricerca in sintesi?
> Cosa possiamo dunque affermare con certezza sulla base dei dati rilevati?
Possiamo affermare che durante le ore del test è stato rilevato da Google Trend un ingente mole di ricerche anomale perfettamente compatibili con le domande presenti nel test.
> Qual’è il numero esatto di persone che ha effettuato queste ricerche?
Non possiamo dirlo esattamente perché Google Trend non restituisce volumi di traffico ma stime relative. Nello specifico prende tutte le ricerche effettuate da soggetti diversi in una determinata area geografica ( città,regione, nazione) in quel periodo di tempo e poi assegna un punteggio da 0 a 100 alla parola oggetto in base al suo rapporto con tutte le ricerche avvenute nello stesso momento. Non ci è dunque possibile quantificare esattamente il numero di ricerche ma ci è possibile affermare che in un dato periodo di tempo si è registrato un importante incremento “anomalo” di ricerche perfettamente identiche.
Aspetto non di secondo ordine è che Trend, come dichiarato da Google stessa qui, utilizza tutti i sistemi più avanzati di cui dispone e prende in considerazione esclusivamente le variazioni sostanziali e non quelle di piccole entità.
> Cosa viene dunque inequivocabilmente messo in discussione dall’analisi?
L’analisi riferisce che:
- Un importante numero di persone diverse è andata alla ricerca delle risposte del test in un momento nel quale nessuno, fatta eccezione per chi stava facendo il test, sarebbe dovuto essere a conoscenza delle domande.
- i trend rilevati sono stati tali da consentire a Google Trend di rilevare ricerche dirette ma anche correlate.
- I trend di ricerca provengono da aree compatibili a quelle nelle quali si svolgeva il test.
Ancora più nello specifico abbiamo dunque un elemento di luogo: la geolocalizzazione, uno di tempo: giorno e ora esatta e uno d’intento: le ricerche che sono state registrate. Aggiungici ovviamente un origine dati pubblica, imparziale e comprovata (Google)…
Se tre indizi fanno una prova …